Gianni Corbi: differenze tra le versioni
Riga 25: | Riga 25: | ||
Nel [[1971]] fu tra i firmatari dell'appello contro il commissario [[Luigi Calabresi]] |
Nel [[1971]] fu tra i firmatari dell'appello contro il commissario [[Luigi Calabresi]] |
||
Il [[Dossier Mitrokhin]], al report n°35, lo accusa di essere stato una spia al soldi del [[Kgb]] da prima del 1972 <ref>http://www.unknown.it/materiale/mitrokhin.html</ref>. |
|||
==Collegamenti esterni== |
|||
<references/> |
|||
==Fonti== |
==Fonti== |
Versione delle 11:46, 9 lug 2009
Gianni Corbi (Avezzano, 1926 – Roma, 31 luglio 2001) è stato un giornalista italiano.
Biografia
Figlio di un avvocato abruzzese, da parte di madre è parente con gli scrittori Sandro De Feo e Nicola De Feo, zii materni. Nipote da parte di padre di Bruno Corbi, militante e parlamentare del Partito Comunista Italiano.
Si trasferisce negli anni precedenti allo scoppio della Seconda guerra mondiale a Roma, al seguito della famiglia, diventando un attivo antifascista, e fondando, con i compagni di studio Ferdinando Agnini e Nicola Rainelli, l' "Associazione degli studenti universitari", movimento repubblicano e clandestino.
Dopo l'armistizio del 1943, le azioni di sabotaggio organizzate da Corbi si moltiplicano, e con Maurizio Ferrara da vita al "Csa, comitato studentesco di agitazione".
Al termine della guerra Corbi si dedica al giornalismo, scrivendo per Il Messaggero, e, grazie a contatti con Arrigo Benedetti, entra nel ruolo di caporedattore, nel 1955, del neonato mensile L'espresso, diretto dallo stesso Benedetti e con Eugenio Scalfari come vicedirettore.
Dal marzo del 1968 all'aprile del 1970 diviene direttore della rivista, che abbandonerà all'età del pensionamento.
Nel 1971 fu tra i firmatari dell'appello contro il commissario Luigi Calabresi
Il Dossier Mitrokhin, al report n°35, lo accusa di essere stato una spia al soldi del Kgb da prima del 1972 [1].