Via de' Bardi: differenze tra le versioni

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Il palazzo più importante della via è il [[Palazzo Capponi da Uzzano]], al numero 23, fatto costruire da [[Niccolò da Uzzano]], esecutore testamentario dell'[[Antipapa Giovanni XXIII]], nella prima metà del Quattrocento, su progetto forse di [[Lorenzo di Bicci]] o addirittura di [[Donatello]]. È detto anche ''Capponi delle Rovinate'', prendendo il nome dalle continue frane che solo tra il XVII e il XVIII secolo vennero arginate.
Il palazzo più importante della via è il [[Palazzo Capponi da Uzzano]], al numero 23, fatto costruire da [[Niccolò da Uzzano]], esecutore testamentario dell'[[Antipapa Giovanni XXIII]], nella prima metà del Quattrocento, su progetto forse di [[Lorenzo di Bicci]] o addirittura di [[Donatello]]. È detto anche ''Capponi delle Rovinate'', prendendo il nome dalle continue frane che solo tra il XVII e il XVIII secolo vennero arginate.


Poco lontano il [[Palazzo Canigiani]] fu fatto ristrutturare secondo la tradizione di [[Michelozzo]] sopra le mura di un antico ospedale, dedicato a [[Santa Lucia]], eretto nel [[1283]]. Ad una parete c'è un piccolo [[tabernacolo]] contenente una [[terracotta]] di [[Giovanni Della Robbia]] con ''la Vergine, Gesù Bambino e San Giovannino''.
Poco lontano il [[Palazzo Canigiani]], o degli Ilarioni, fu fatto ristrutturare secondo la tradizione di [[Michelozzo]] sopra le mura di un antico ospedale, dedicato a [[Santa Lucia]], eretto nel [[1283]]. Ad una parete c'è un piccolo [[tabernacolo]] contenente una [[terracotta]] di [[Giovanni Della Robbia]] con ''la Vergine, Gesù Bambino e San Giovannino''.


La [[Chiesa di Santa Lucia dei Magnoli]] è pure molto antica, ma l'aspetto attuale risale soprattutto ai pesanti rifacimenti del [[1584]] e del [[1732]]. Davanti alla chiesa un tabernacolo degli anni '50 ricorda l'arrivo in città di [[San Francesco d'Assisi]]: qui esisteva un ospedale per gli infermi nel quale si fermò a pregare e a dare aiuto. Altre targhe ricordano residenti famosi: al 12 [[Giovanni Papini]] e al 16 [[Francesco Redi]]. Vicino alla chiesa si trova anche il [[Palazzo degli Ilarioni]].
La [[Chiesa di Santa Lucia dei Magnoli]] è pure molto antica, ma l'aspetto attuale risale soprattutto ai pesanti rifacimenti del [[1584]] e del [[1732]]. Davanti alla chiesa un tabernacolo degli anni '50 ricorda l'arrivo in città di [[San Francesco d'Assisi]]: qui esisteva un ospedale per gli infermi nel quale si fermò a pregare e a dare aiuto. Altre targhe ricordano residenti famosi: al 12 [[Giovanni Papini]] e al 16 [[Francesco Redi]].


L'ultimo tratto di via de' Bardi arriva fino al [[Ponte Vecchio]]. Non si direbbe che si tratti della stessa strada per la presenza di edifici moderni molto diversi dal resto della via; in realtà la zona fu minata dai tedeschi in ritirata nell'agosto del [[1944]] e fatta saltare; fu poi frettolosamente ricostruita negli anni Cinquanta perdendo completamente l'antico fascino.
L'ultimo tratto di via de' Bardi arriva fino al [[Ponte Vecchio]]. Non si direbbe che si tratti della stessa strada per la presenza di edifici moderni molto diversi dal resto della via; in realtà la zona fu minata dai tedeschi in ritirata nell'agosto del [[1944]] e fatta saltare; fu poi frettolosamente ricostruita negli anni Cinquanta perdendo completamente l'antico fascino.

Versione delle 00:10, 17 mag 2008

Coordinate: 43°45′56.37″N 11°15′23.12″E / 43.765658°N 11.256422°E43.765658; 11.256422
Tabernacolo che ricorda San Francesco d'Assisi

Via de' Bardi è una via della zona di Oltrarno a Firenze, che va da via Guicciardini a piazza de' Mozzi. È una via stretta e lunga che scorre parallela al Lungarno Torrigiani e sulla quale si affacciano numerosi palazzi nobiliari, chiese e edifici storici.

La strada prende il nome dai Bardi, una delle più ricche famiglie di banchieri fiorentine, che in questa zona possedevano numerosi palazzi e terreni. La zona era franabile, come ricorda una targa del 1545 fatta mettere da Cosimo I de' Medici in seguito all'ennesimo crollo di casette popolari che venivano edificate nella zona.

Il palazzo più importante della via è il Palazzo Capponi da Uzzano, al numero 23, fatto costruire da Niccolò da Uzzano, esecutore testamentario dell'Antipapa Giovanni XXIII, nella prima metà del Quattrocento, su progetto forse di Lorenzo di Bicci o addirittura di Donatello. È detto anche Capponi delle Rovinate, prendendo il nome dalle continue frane che solo tra il XVII e il XVIII secolo vennero arginate.

Poco lontano il Palazzo Canigiani, o degli Ilarioni, fu fatto ristrutturare secondo la tradizione di Michelozzo sopra le mura di un antico ospedale, dedicato a Santa Lucia, eretto nel 1283. Ad una parete c'è un piccolo tabernacolo contenente una terracotta di Giovanni Della Robbia con la Vergine, Gesù Bambino e San Giovannino.

La Chiesa di Santa Lucia dei Magnoli è pure molto antica, ma l'aspetto attuale risale soprattutto ai pesanti rifacimenti del 1584 e del 1732. Davanti alla chiesa un tabernacolo degli anni '50 ricorda l'arrivo in città di San Francesco d'Assisi: qui esisteva un ospedale per gli infermi nel quale si fermò a pregare e a dare aiuto. Altre targhe ricordano residenti famosi: al 12 Giovanni Papini e al 16 Francesco Redi.

L'ultimo tratto di via de' Bardi arriva fino al Ponte Vecchio. Non si direbbe che si tratti della stessa strada per la presenza di edifici moderni molto diversi dal resto della via; in realtà la zona fu minata dai tedeschi in ritirata nell'agosto del 1944 e fatta saltare; fu poi frettolosamente ricostruita negli anni Cinquanta perdendo completamente l'antico fascino.

Bibliografia

  • Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.

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