Original equipment manufacturer: differenze tra le versioni

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La produzione automobilistica (dei veicoli in generale) e quella informatica/elettronica sono i settori ove il termine è storicamente impiegato; la dizione è poi passata ad altri settori.
La produzione automobilistica (dei veicoli in generale) e quella informatica/elettronica sono i settori ove il termine è storicamente impiegato; la dizione è poi passata ad altri settori.


Nel settore auto l'OEM è il costruttore del veicolo<ref>https://vda-qmc.de/zertifizierung/iatf/</ref><ref>https://www.clubalfa.it/318377-analisi-strategica-della-fusione-tra-fiat-chrysler-e-psa</ref><ref>https://www.automotive-fleet.com/encyclopedia/oem</ref> (ad esempio: [[General Motors]], [[Toyota]], [[Volkswagen]], [[Stellantis]]).
Nel settore auto l'OEM è il costruttore del veicolo<ref>https://vda-qmc.de/zertifizierung/iatf/</ref><ref>https://www.clubalfa.it/318377-analisi-strategica-della-fusione-tra-fiat-chrysler-e-psa</ref><ref>https://www.automotive-fleet.com/encyclopedia/oem</ref> (ad esempio: [[General Motors]], [[Toyota]], [[Volkswagen]], [[Stellantis]]).


Nel settore digitale, l'OEM è il costruttore del sistema utilizzato dal cliente finale. Molti prodotti informatici originali contengono software su licenza ovvero non sviluppato dal costruttore dell'hardware (sono i produttori diversi da Apple, ad esempio [[HP]] o [[Samsung]] che utilizzano [[Windows]] e [[Android]], rispettivamente ). Nella vendita del [[software]] applicativo e di sistema, trova posto nell'ambito della politica delle [[licenza (informatica)|licenze d'uso]] la cessione dei diritti di preinstallazione ai produttori e agli assemblatori di [[personal computer]] e sistemi [[server]] proprietari. La cosiddetta ''licenza OEM''<ref>https://www.laleggepertutti.it/199690_software-proprietario-come-funziona-la-licenza</ref> è rilasciata dai grandi produttori di [[sistema operativo|sistemi operativi]], di programmi per la [[grafica]], di [[antivirus]], ecc. Tale accordo di licenza generalmente prevede la non trasferibilità dei diritti di licenza e altre limitazioni circa la non vendibilità del software separatamente dall'[[hardware]]. In altre parole: la dizione "licenza OEM" riferita ad un software (tipicamente il sistema operativo ma anche i driver/tool di periferiche hardware) significa che il programma è stato acquistato dal produttore, installato su quella macchina (spesso anche personalizzato con altri componenti) e il contratto sull'utilizzo del software è tra proprietario/utente e produttore OEM e non tra proprietario/utente e produttore del software. Quella licenza OEM vale unicamente per quella matricola di computer.
Nel settore digitale, l'OEM è il costruttore del sistema utilizzato dal cliente finale. Molti prodotti informatici originali contengono software su licenza ovvero non sviluppato dal costruttore dell'hardware (sono i produttori diversi da Apple, ad esempio [[HP]] o [[Samsung]] che utilizzano [[Windows]] e [[Android]], rispettivamente ). Nella vendita del [[software]] applicativo e di sistema, trova posto nell'ambito della politica delle [[licenza (informatica)|licenze d'uso]] la cessione dei diritti di preinstallazione ai produttori e agli assemblatori di [[personal computer]] e sistemi [[server]] proprietari. La cosiddetta ''licenza OEM''<ref>https://www.laleggepertutti.it/199690_software-proprietario-come-funziona-la-licenza</ref> è rilasciata dai grandi produttori di [[sistema operativo|sistemi operativi]], di programmi per la [[grafica]], di [[antivirus]], ecc. Tale accordo di licenza generalmente prevede la non trasferibilità dei diritti di licenza e altre limitazioni circa la non vendibilità del software separatamente dall'[[hardware]]. In altre parole: la dizione "licenza OEM" riferita ad un software (tipicamente il sistema operativo ma anche i driver/tool di periferiche hardware) significa che il programma è stato acquistato dal produttore, installato su quella macchina (spesso anche personalizzato con altri componenti) e il contratto sull'utilizzo del software è tra proprietario/utente e produttore OEM e non tra proprietario/utente e produttore del software. Quella licenza OEM vale unicamente per quella matricola di computer.


Il termine viene inoltre ampiamente usato nel mondo della stampa digitale, cartucce per stampanti laser e a getto d'inchiostro. Le "cartucce OEM" sono cartucce nuove, marcate dai produttori delle stampanti (OEM).<ref>{{Cita web|http://www.etira.org/images/content/Guide%20to%20Clones%20-italiano-%20styled.pdf|28-6-2013}}</ref>
Il termine viene inoltre ampiamente usato nel mondo della stampa digitale, cartucce per stampanti laser e a getto d'inchiostro. Le "cartucce OEM" sono cartucce nuove, marcate dai produttori delle stampanti (OEM).<ref>{{Cita web|http://www.etira.org/images/content/Guide%20to%20Clones%20-italiano-%20styled.pdf|28-6-2013}}</ref>

Il termine si impiega tradizionalmente nella produzione di parti di veicoli come l'automobile, le quali sono prodotte <u>con apporto quasi totale</u> dei fornitori della casa automobilistica.


In [[Italia]], nel mercato automobilistico (e nell'ambito di motori in genere) si parla di ''primo impianto'' per indicare una parte montata in origine (come ad esempio l'[[air bag]]) nello stabilimento di assemblaggio della casa automobilistica (o, comunque, sotto il controllo tecnico di questa nel caso di un assemblatore finale). Questo vale anche per i classici componenti soggetti a consumo/usura (i ricambi che solitamente si sostituiscono nel corso dei tagliandi, ad esempio la [[Batteria (chimica)|batteria]] o il [[filtro dell'olio]]). Ma la casa automobilistica non produce né la batteria né il filtro, così come quasi tutta la componentistica del veicolo, per cui montare sul mezzo un prodotto di marca ed almeno equivalente per qualità e prestazioni, non pregiudica la garanzia, così come previsto dal regolamento europeo CE 1400/2002, la ''Block Exemption Regulation'', più nota con l'acronimo BER o legge [[Mario Monti|Monti]], che ha svincolato l'effettuazione dei tagliandi presso la rete ufficiale della casa, anzi vietando di fatto la definizione di "ricambio originale" solamente da parte delle case automobilistiche.
In [[Italia]], nel mercato automobilistico (e nell'ambito di motori in genere) si parla di ''primo impianto'' per indicare una parte montata in origine (come ad esempio l'[[air bag]]) nello stabilimento di assemblaggio della casa automobilistica (o, comunque, sotto il controllo tecnico di questa nel caso di un assemblatore finale). Questo vale anche per i classici componenti soggetti a consumo/usura (i ricambi che solitamente si sostituiscono nel corso dei tagliandi, ad esempio la [[Batteria (chimica)|batteria]] o il [[filtro dell'olio]]). Ma la casa automobilistica non produce né la batteria né il filtro, così come quasi tutta la componentistica del veicolo, per cui montare sul mezzo un prodotto di marca ed almeno equivalente per qualità e prestazioni, non pregiudica la garanzia, così come previsto dal regolamento europeo CE 1400/2002, la ''Block Exemption Regulation'', più nota con l'acronimo BER o legge [[Mario Monti|Monti]], che ha svincolato l'effettuazione dei tagliandi presso la rete ufficiale della casa, anzi vietando di fatto la definizione di "ricambio originale" solamente da parte delle case automobilistiche.

Versione delle 15:01, 8 ago 2021

Un original equipment manufacturer (OEM, lett. "produttore di apparecchiature originali") è un'azienda che realizza un prodotto originale ovvero a proprio marchio.

Precisazioni

Essendo un termine tecnico-specialistico, la definizione in sé richiede delle precisazioni:

  • 1) apparecchiatura: ci si riferisce ad un sistema ovvero un prodotto finito complesso (veicolo, impianto termico, computer, ecc.);
  • 2) originale significa "realizzato/marchiato/commercializzato";
  • 3) a volte l'OEM è anche definito "casa madre" in quanto è il costruttore che realizza il prodotto originale impiegando componenti approvvigionati dai fornitori diretti;
  • 4) la casa madre, per definizione, anche quando si limitasse ad assemblare il prodotto finito o, persino, a far apporre il proprio marchio, è il detentore del progetto esecutivo dell'intero sistema, ivi comprese le specifiche tecniche dei particolari/componenti "a disegno" (termine che sta per "personalizzato", non a catalogo, non standard) fabbricati dai vari fornitori della catena; questa è una precisazione cruciale: il prodotto/sistema/macchina originale è spesso realizzato concretamente dai fornitori (per lo meno la componentistca) ma su progettazione/qualifica della casa madre nonché su sua stretta sorveglianza produttiva della catena di fornitura;
  • 5) mentre OEM indica che l'azienda effettua la sola produzione, le aziende ODM si occupano sia della progettazione che della produzione. Nel linguaggio corrente, ad ogni modo, si utilizza spesso il termine OEM anche quando il "costruttore" o il "produttore" ha anche normalmente sviluppato il prodotto/sistema;
  • 6) in maniera equivalente, i ricambi e gli accessori "di marca" ovvero quelli originali del produttore del sistema fanno parte della componentistica OES.

Utilizzo

La produzione automobilistica (dei veicoli in generale) e quella informatica/elettronica sono i settori ove il termine è storicamente impiegato; la dizione è poi passata ad altri settori.

Nel settore auto l'OEM è il costruttore del veicolo[1][2][3] (ad esempio: General Motors, Toyota, Volkswagen, Stellantis).

Nel settore digitale, l'OEM è il costruttore del sistema utilizzato dal cliente finale. Molti prodotti informatici originali contengono software su licenza ovvero non sviluppato dal costruttore dell'hardware (sono i produttori diversi da Apple, ad esempio HP o Samsung che utilizzano Windows e Android, rispettivamente ). Nella vendita del software applicativo e di sistema, trova posto nell'ambito della politica delle licenze d'uso la cessione dei diritti di preinstallazione ai produttori e agli assemblatori di personal computer e sistemi server proprietari. La cosiddetta licenza OEM[4] è rilasciata dai grandi produttori di sistemi operativi, di programmi per la grafica, di antivirus, ecc. Tale accordo di licenza generalmente prevede la non trasferibilità dei diritti di licenza e altre limitazioni circa la non vendibilità del software separatamente dall'hardware. In altre parole: la dizione "licenza OEM" riferita ad un software (tipicamente il sistema operativo ma anche i driver/tool di periferiche hardware) significa che il programma è stato acquistato dal produttore, installato su quella macchina (spesso anche personalizzato con altri componenti) e il contratto sull'utilizzo del software è tra proprietario/utente e produttore OEM e non tra proprietario/utente e produttore del software. Quella licenza OEM vale unicamente per quella matricola di computer.

Il termine viene inoltre ampiamente usato nel mondo della stampa digitale, cartucce per stampanti laser e a getto d'inchiostro. Le "cartucce OEM" sono cartucce nuove, marcate dai produttori delle stampanti (OEM).[5]

In Italia, nel mercato automobilistico (e nell'ambito di motori in genere) si parla di primo impianto per indicare una parte montata in origine (come ad esempio l'air bag) nello stabilimento di assemblaggio della casa automobilistica (o, comunque, sotto il controllo tecnico di questa nel caso di un assemblatore finale). Questo vale anche per i classici componenti soggetti a consumo/usura (i ricambi che solitamente si sostituiscono nel corso dei tagliandi, ad esempio la batteria o il filtro dell'olio). Ma la casa automobilistica non produce né la batteria né il filtro, così come quasi tutta la componentistica del veicolo, per cui montare sul mezzo un prodotto di marca ed almeno equivalente per qualità e prestazioni, non pregiudica la garanzia, così come previsto dal regolamento europeo CE 1400/2002, la Block Exemption Regulation, più nota con l'acronimo BER o legge Monti, che ha svincolato l'effettuazione dei tagliandi presso la rete ufficiale della casa, anzi vietando di fatto la definizione di "ricambio originale" solamente da parte delle case automobilistiche.

Note

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