Il Borsacchiotto: differenze tra le versioni

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'''''Il Borsacchiotto''''' era un [[programma televisivo]] [[italia]]no, trasmesso per 10 puntate il lunedì sera su [[Rai 2|Rete 2]] dal 23 maggio al 1 agosto [[1977]]<ref name="radiocorriere1">''Giochiamo al «Borsacchiotto»'', [[Radiocorriere TV]], 1977, n. 21, p. 84</ref><ref>''Telequiz anticonformista'', [[Radiocorriere TV]], 1977, n. 29, p. 34</ref>. Era uno quiz condotto da Carlo Croccolo, che cantava anche la sigla ("''O la borsa o la vita''"), con il supporto della "''Ragioniera''" [[Loredana Piazza]].
'''''Il Borsacchiotto''''' era un [[programma televisivo]] [[italia]]no, trasmesso per 10 puntate il lunedì sera su [[Rai 2|Rete 2]] dal 23 maggio al 1 agosto [[1977]]<ref name="radiocorriere1">''Giochiamo al «Borsacchiotto»'', [[Radiocorriere TV]], 1977, n. 21, p. 84</ref><ref>''Telequiz anticonformista'', [[Radiocorriere TV]], 1977, n. 29, p. 34</ref>. Era un quiz condotto da Carlo Croccolo, che cantava anche la sigla ("''O la borsa o la vita''"), con il supporto della "''Ragioniera''" [[Loredana Piazza]].


==Il programma==
==Il programma==
Il meccanismo del gioco era ispirato a quello della [[borsa valori]] (da cui il [[neologismo]] "borsacchiotto", fusione di borsa e orsacchiotto). Ogni settimana quattro concorrenti dovevano scegliere dei "pacchetti azionari" abbinati a personaggi famosi dello sport, della politica, della cultura o del cinema.
Il meccanismo del gioco era ispirato a quello della [[borsa valori]] (da cui il [[neologismo]] "borsacchiotto", fusione di borsa e orsacchiotto). Ogni settimana quattro concorrenti dovevano scegliere dei "pacchetti azionari" abbinati a personaggi famosi dello sport, della politica, della cultura o del cinema.


A inizio gioco i concorrenti potranno chiedere quindici azioni a testa, intestate ai diversi personaggi. Le azioni potranno poi essere puntate nei diversi giochi e raddoppiate (in caso di vincita) o perse. Il vincitore del gioco doveva poi indicare al pubblico una specifica qualità fisica o caratteriale in base alla quale il pubblico avrebbe dovuto dare un valore alle diverse azioni dei personaggi<ref name="radiocorriere1"/> È evidente che il vincitore doveva scegliere una caratteristica in cui il suo personaggio era molto forte in modo da guadagnare rispetto agli altri; questo meccanismo era anche la chiave comica del programma, visto che in certi casi il pubblico si trovava a a valutare caratteristiche inconsuete come le gambe di [[Giulio Andreotti|Andreotti]].
A inizio gioco i concorrenti ottenevano quindici azioni a testa, intestate ai diversi personaggi. Le azioni potevano poi essere puntate nei diversi giochi e raddoppiate (in caso di vincita) o perse. Il vincitore del gioco doveva poi indicare al pubblico una specifica qualità fisica o caratteriale in base alla quale il pubblico avrebbe dovuto dare un valore alle diverse azioni dei personaggi<ref name="radiocorriere1"/> È evidente che il vincitore doveva scegliere una caratteristica in cui il suo personaggio era molto forte in modo da guadagnare rispetto agli altri; questo meccanismo era anche la chiave comica del programma, visto che in certi casi il pubblico si trovava a a valutare caratteristiche inconsuete, come le gambe di [[Giulio Andreotti|Andreotti]].


Fra i giochi a cui dovevano partecipare i concorrenti c'era ''Passaparola'', in cui si dovevano indovinare tre parole mediante associazione di idee, ''I mistificatori'' in cui bisognava individuare quale fra tre persone che dichiarano di chiamarsi allo stesso modo e di esercitare la medesima professione è quella autentica.
Fra i giochi a cui dovevano partecipare i concorrenti c'era ''Passaparola'', in cui si dovevano indovinare tre parole mediante associazione di idee, ''I mistificatori'' in cui bisognava individuare quale fra tre persone che dichiarano di chiamarsi allo stesso modo e di esercitare la medesima professione è quella autentica.

Versione delle 14:46, 28 ott 2020

Il Borsacchiotto
PaeseItalia
Anno1977
Generevarietà
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreCarlo Croccolo
RegiaMario Landi
Rete televisivaRete 2

Il Borsacchiotto era un programma televisivo italiano, trasmesso per 10 puntate il lunedì sera su Rete 2 dal 23 maggio al 1 agosto 1977[1][2]. Era un quiz condotto da Carlo Croccolo, che cantava anche la sigla ("O la borsa o la vita"), con il supporto della "Ragioniera" Loredana Piazza.

Il programma

Il meccanismo del gioco era ispirato a quello della borsa valori (da cui il neologismo "borsacchiotto", fusione di borsa e orsacchiotto). Ogni settimana quattro concorrenti dovevano scegliere dei "pacchetti azionari" abbinati a personaggi famosi dello sport, della politica, della cultura o del cinema.

A inizio gioco i concorrenti ottenevano quindici azioni a testa, intestate ai diversi personaggi. Le azioni potevano poi essere puntate nei diversi giochi e raddoppiate (in caso di vincita) o perse. Il vincitore del gioco doveva poi indicare al pubblico una specifica qualità fisica o caratteriale in base alla quale il pubblico avrebbe dovuto dare un valore alle diverse azioni dei personaggi[1] È evidente che il vincitore doveva scegliere una caratteristica in cui il suo personaggio era molto forte in modo da guadagnare rispetto agli altri; questo meccanismo era anche la chiave comica del programma, visto che in certi casi il pubblico si trovava a a valutare caratteristiche inconsuete, come le gambe di Andreotti.

Fra i giochi a cui dovevano partecipare i concorrenti c'era Passaparola, in cui si dovevano indovinare tre parole mediante associazione di idee, I mistificatori in cui bisognava individuare quale fra tre persone che dichiarano di chiamarsi allo stesso modo e di esercitare la medesima professione è quella autentica.

Come nella realtà, le azioni possono cambiare di valore (boom o crack)in base a determinate notizie lette dal conduttore. Al termine dei giochi viene dichiarato vincitore il giocatore che ha accumulato il maggior valore in azioni.

Note

  1. ^ a b Giochiamo al «Borsacchiotto», Radiocorriere TV, 1977, n. 21, p. 84
  2. ^ Telequiz anticonformista, Radiocorriere TV, 1977, n. 29, p. 34
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