Museo e tesoro del duomo di Monza: differenze tra le versioni
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Versione delle 13:14, 20 mar 2020
Museo e tesoro del duomo di Monza | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | File:Monza-Stemma.png Monza |
Indirizzo | Duomo di Monza, via Lambro, 2 |
Coordinate | 45°35′01.82″N 9°16′32.3″E / 45.58384°N 9.27564°E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte e Numismatica |
Istituzione | 1963 |
Gestione | Fondazione Gaiani |
Visitatori | 43 472 (2022) |
Sito web | |
Il Museo e tesoro del duomo di Monza, già Museo capitolare del duomo Filippo Serpero, è un museo italiano con sede a Monza.
Storia
Istituito nel 1963 come Museo Serpero, il Museo si sviluppa come struttura ipogea sotto il Chiostrino del Duomo. Il progetto dell'architetto I. Battistoni è manifestamente ispirato al modello del Museo di S. Lorenzo a Genova di Franco Albini. L'originaria struttura è stata notevolmente ampliata e riaperta al pubblico nel 2007. Vi si accede da via Lambro, a sinistra della facciata del Duomo.
Il museo conserva opere celeberrime dell'antichità e dell'alto medioevo, a partire dalla dotazione di suppellettili liturgiche donata dalla regina dei Longobardi Teodolinda. Il tesoro è stato successivamente arricchito da Berengario I re d'Italia e dai Visconti.
Tra il 1797 e il 1815, a seguito delle spoliazioni napoleoniche, il tesoro è stato requisito e trasferito a Parigi nel Cabinet des Médailles della Bibliothèque nationale da cui ha fatto successivamente ritorno a Monza solo dopo il Congresso di Vienna.
Alcuni oggetti, come la Corona di Agilulfo e l'Evangelario di Ariberto, tuttavia non fecero più ritorno da Parigi, rubati e fusi per ricavarne l'oro nel 1804.
La nuova sede del museo, realizzata su progetto architettonico dell'architetto Cini Boeri e museologico di Roberto Cassanelli, è interamente sotterranea e presenta una nutrita serie di opere d'arte dal Trecento al Novecento. Questa parte è intitolata Museo Gaiani.
Opere principali
- Affresco della Messa
- Ampolle dei pellegrini
- Arazzi con le storie di san Giovanni Battista
- Bibbia di Alcuino
- Busti reliquiari
- Calice di Gian Galeazzo Visconti
- Chioccia con i pulcini
- Corona Ferrea
- Corona di Teodolinda
- Croce di Teodolinda (detta anche «di San Gregorio Magno»)
- Croce di Agilulfo
- Croce di Berengario
- Dittico di Stilicone
- Dittico di Claudiano
- Dittico di re Davide e san Gregorio
- Evangeliario di Teodolinda
- Legatura di Berengario
- Reliquiario del dente di san Giovanni Battista
- Spada di Estorre Visconti
- Statua di san Giovanni Battista
- Tabernacolo in avorio (XV secolo)
- Tazza di zaffiro
Nel museo sono inoltre conservati due pani d'argento donati da Napoleone Bonaparte all'offertorio della messa per la sua incoronazione a re d'Italia avvenuta il 26 maggio 1805 nel duomo di Milano.
Galleria d'immagini
-
Dittico di re Davide e san Gregorio
avorio, VI secolo -
Reliquiario del dente di san Giovanni Battista
-
Chiostro Museo del Duomo (1729)
-
Affreschi del chiostro del Museo del Duomo
Bibliografia
- Luigi Di Corato, Graziano Alfredo Vergani Museo e tesoro del duomo di Monza Guida breve - Silvana 2007 ISBN 8836610048
- Roberto Conti, Il Tesoro, Monza 1983.
- Roberto Conti (a cura di), Monza. Il Duomo e i suoi tesori, Milano 1988.
- L. Vitali (a cura di), Il Tesoro del Duomo di Monza, Milano 1966.
Voci correlate
- Duomo di Monza
- Monza
- Sarcofago di Audasia Cales
- Sarcofago del Buon Pastore
- Tomba di Ursina Castiglioni
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo e tesoro del Duomo di Monza
Collegamenti esterni
- I tesori del duomo di Monza, su comune.monza.mi.it. URL consultato il 6 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2009).
- Storia dei tesori del duomo di Monza, su comune.monza.mi.it. URL consultato il 28 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2009).
- Sito del Museo del duomo di Monza, su museoduomomonza.it. URL consultato il 10 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2019).
- Sito ufficiale del duomo di Monza, su duomomonza.it.
Template:Musei della Lombardia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 264574969 · WorldCat Identities (EN) viaf-264574969 |
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