Dixie's Land: differenze tra le versioni

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{{Brano musicale|titolo = Dixie's Land|autore = Daniel Decatur "Dan" Emmett|genere = Marcia militare|anno = 1861|periodo = 1860-1865|didascalia = Inno degli Stati Confederati d'America dal 1860 al 1865}}
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'''''Dixie's Land''''', nota anche come '''''Dixie''''' oppure '''''DixieLand''''' o '''''I Wish I Was in Dixie''''', è una canzone popolare [[USA|statunitense]].
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'''''Dixie's Land''''', nota anche come '''''Dixie''''' oppure '''''DixieLand''''' o '''''I Wish I Was in Dixie''''', è una canzone popolare [[USA|statunitense]]. È tra i brani più distintivi prodotti in Nord America nel XIX secolo.


È tra i brani più distintivi prodotti in Nord America nel XIX secolo. Molte fonti ne attribuiscono la paternità a Daniel Decatur "Dan" Emmett dell'[[Ohio]], sebbene essa sia stata rivendicata da altri autori, persino quando Emmett era in vita, anche a causa della tardiva "registrazione brevettuale". Inizialmente usata durante i [[Minstrel show|minstrel shows]] intorno al 1850 si diffuse rapidamente fino a divenire l'[[inno nazionale]] degli [[Stati Confederati d'America]] (grazie ad essa gli abitanti degli stati del sud sono ancora oggi soprannominati ''Dixie'').; tra il 1861 e il 1865 sorsero delle varianti, i cui testi erano maggiormente orientati al conflitto in corso, la [[Guerra di secessione americana|Guerra di Secessione Americana]].
Fu l'[[inno nazionale]] degli [[Stati Confederati d'America]] tra il 1861 e il 1865 e proprio per questo motivo è considerata la più famosa canzone discriminatoria nei confronti dei neri americani. Per lo stesso motivo, ha contribuito a far sì che gli abitanti degli [[Stati Uniti]] del Sud venissero soprannominati ''Dixie''.


La canzone era una delle preferite del Presidente [[Abraham Lincoln]]: veniva suonata spesso durante i suoi comizi o le sue campagne elettorali e persino alla notizia della resa del Generale confederato [[Robert Edward Lee|Robert E. Lee]].<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/1909/02/07/archives/lincoln-called-for-dixie-had-it-played-after-richmonds-fall-because.html|titolo=Il Presidente Lincoln chiese Dixie alla notizia della caduta di Richmond}}</ref>
È stata particolarmente utilizzata nei cabaret di tipo [[Blackface]].


== Testo ==
== Struttura ==
"Dixie" è strutturata in battute da cinque mezzi in cui si alternano strofe e ritornelli, che seguono uno schema AABC. Originariamente cantata da un solista, o un ristretto gruppo di cantanti, che ripeteva le strofe mentre il resto della compagnia gli rispondeva; il verso ''look away'' era probabilmente una parte che veniva cantata da entrambi i gruppi e, con la diffusione della canzone, le voci del pubblico si aggiungevano a quelle del coro nel cantare il ritornello. In origine era suonata con un [[Tempo (musica)|tempo]] più lento di quello con cui viene riprodotta oggi: ritmicamente la musica è caratterizzata da una "struttura pesante e inelegante" il cui doppio-passo la rende adatta sia al ballo che alla marcia. "Dixie" impiega un singolo motivo musicale (due semicrome in anacrusi seguite da una nota più lunga) integrato con frasi lunghe. La melodia per formare la tonalità maggiore consiste in arpeggi per formare delle triadi musicali. Inoltre, la melodia del ritornello riesce ad emulare le inflessioni naturali della voce )in particolare la parola ''away'') e ciò può aver contribuito alla sua popolarità.

== Testo ==
Oh, I wish I was in the land of cotton,<br />
Oh, I wish I was in the land of cotton,<br />
Old times there are not forgotten.<br />
Old times there are not forgotten.<br />

Versione delle 23:25, 23 nov 2019

Dixie's Land
Artista
Autore/iDaniel Decatur "Dan" Emmett
GenereMarcia militare
Data1861
Campione audio

Dixie's Land, nota anche come Dixie oppure DixieLand o I Wish I Was in Dixie, è una canzone popolare statunitense.

È tra i brani più distintivi prodotti in Nord America nel XIX secolo. Molte fonti ne attribuiscono la paternità a Daniel Decatur "Dan" Emmett dell'Ohio, sebbene essa sia stata rivendicata da altri autori, persino quando Emmett era in vita, anche a causa della tardiva "registrazione brevettuale". Inizialmente usata durante i minstrel shows intorno al 1850 si diffuse rapidamente fino a divenire l'inno nazionale degli Stati Confederati d'America (grazie ad essa gli abitanti degli stati del sud sono ancora oggi soprannominati Dixie).; tra il 1861 e il 1865 sorsero delle varianti, i cui testi erano maggiormente orientati al conflitto in corso, la Guerra di Secessione Americana.

La canzone era una delle preferite del Presidente Abraham Lincoln: veniva suonata spesso durante i suoi comizi o le sue campagne elettorali e persino alla notizia della resa del Generale confederato Robert E. Lee.[1]

Struttura

"Dixie" è strutturata in battute da cinque mezzi in cui si alternano strofe e ritornelli, che seguono uno schema AABC. Originariamente cantata da un solista, o un ristretto gruppo di cantanti, che ripeteva le strofe mentre il resto della compagnia gli rispondeva; il verso look away era probabilmente una parte che veniva cantata da entrambi i gruppi e, con la diffusione della canzone, le voci del pubblico si aggiungevano a quelle del coro nel cantare il ritornello. In origine era suonata con un tempo più lento di quello con cui viene riprodotta oggi: ritmicamente la musica è caratterizzata da una "struttura pesante e inelegante" il cui doppio-passo la rende adatta sia al ballo che alla marcia. "Dixie" impiega un singolo motivo musicale (due semicrome in anacrusi seguite da una nota più lunga) integrato con frasi lunghe. La melodia per formare la tonalità maggiore consiste in arpeggi per formare delle triadi musicali. Inoltre, la melodia del ritornello riesce ad emulare le inflessioni naturali della voce )in particolare la parola away) e ciò può aver contribuito alla sua popolarità.

Testo

Oh, I wish I was in the land of cotton,
Old times there are not forgotten.
Look away, look away, look away Dixie Land!
In Dixie's Land, where I was born in,
early on one frosty mornin'.
Look away, look away, look away Dixie Land!
I wish I was in Dixie, Hooray! Hooray!
In Dixie's Land I'll take my stand,
to live and die in Dixie.
Away, away, away down south in Dixie!
Away, away, away down south in Dixie!
There's buckwheat cakes and Injun batter,
Makes you fat or a little fatter.
Look away! Look away! Look away! Dixie Land
Then hoe it down and scratch your gravel,
To Dixie's Land I'm bound to travel.
Look away! Look away! Look away! Dixie Land
I wish I was in Dixie, Hooray! Hooray!
In Dixie's Land I'll take my stand,
to live and die in Dixie.
Away, away, away down south in Dixie!
Away, away, away down south in Dixie!

Bibliografia

  • Emanuele Cassani, Italiani nella guerra civile americana 1861-1865, Prospettiva Editrice, Siena, 2006. ISBN 978-88-7418-410-1

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