Giovanni Battista Bertini (vetraio): differenze tra le versioni

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La reputazione dell'officina del Bertini si diffuse rapidamente in estranei anche all'estero da dove provennero diverse dalla Francia, dalla Russia, dall'Inghilterra, dalla Spagna e dall'America.
La reputazione dell'officina del Bertini si diffuse rapidamente in estranei anche all'estero da dove provennero diverse dalla Francia, dalla Russia, dall'Inghilterra, dalla Spagna e dall'America.

Versione delle 10:33, 8 gen 2019

Giovanni Battista Bertini (Milano, 11 dicembre 179928 maggio 1849) è stato un pittore, vetraio e orafo italiano. Fu principalmente noto per avere creato il grande finestrone centrale della facciata del Duomo di Milano.

Biografia

Nacque da Giuseppe e da Giuditta Fusi e si unì in matrimonio con Teresa Zetta dalla quale ebbe Giulio, Pompeo, Giuseppe, Achille, Alessandro e Antonio.

I suoi primi tentativi come restauratore di vetrate cominciarono nel 1822 con felici risultati che ne lo posero in grado di operare alcuni restauri agli antichi vetri del Duomo; pochi anni dopo ottenne altre importanti commesse fra cui queli, sempre per la cattedrale milanese, dei finestroni dietro al coro e nei due bracci, e il medio della facciata,[1] in cui rappresentò l'Assunzione di Maria Vergine su disegno di Luigi Sabatelli. Successivamente ebbe altri incarichi presso la chiesa di S. Francesco d'Assisi, per quella di S. Alessandro in Milano e per il battistero di Pisa.

La reputazione dell'officina del Bertini si diffuse rapidamente in estranei anche all'estero da dove provennero diverse dalla Francia, dalla Russia, dall'Inghilterra, dalla Spagna e dall'America.

Morì a Milano il 28 maggio del 1849 a 49 anni sotto la parrocchia di S. Maria della Passione ed ebbe sepoltura nel cimitero di Porta Tosa.[2] Successivamente, alla demolizione di quel cimitero, le spoglie furono trasferite al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.

Note

  1. ^ C. Cantù, Storia di Milano, Milano, Tip. Guglielmini, 1859, p. 140, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
  2. ^ Forcella, Vincenzo, Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri, Milano, Tip. Bortolotti di G. Prato, 1889, p. 140, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.

Bibliografia