Chelonia mydas: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
== Descrizione ==
Si distingue dalle altre tartarughe marine per il [[carapace]] dotato di quattro paia di [[scuto|scuti]] costali, una sola placca prefrontale sulla testa, che è robusta, voluminosa ed arrotondata, la punta del becco corneo della mascella superiore non ricurvo ad uncino e gli scudi del carapace mai embricati.<br />
Si distingue dalle altre tartarughe marine per il [[carapace]] dotato di quattro paia di [[scuto|scuti]] costali, una sola placca prefrontale sulla testa, che è robusta, voluminosa ed arrotondata, la punta del becco corneo della mascella superiore non ricurva ad uncino e gli scudi del carapace mai embricati.<br />
Il maschio si distingue dalla femmina per la coda più robusta (più larga e lunga) e le unghie degli arti anteriori più lunghe.<br />
Il maschio si differenzia dalla femmina per la coda più robusta (più larga e lunga) e per le unghie degli arti anteriori più lunghe.<br />
La colorazione della corazza è bruno-olivastra, con striature e macchie gialle o marmorizzate. I giovani sono più uniformemente bruno-olivastri, con gli arti bordati di giallo.
La colorazione della corazza è bruno-olivastra, con striature e macchie gialle o marmorizzate. Gli esemplari giovani sono più uniformemente bruno-olivastri, con gli arti bordati di giallo.
L'adulto è lungo fino a 140 cm. circa, per un peso che può raggiungere i 500 kg.
L'adulto è lungo fino a 140 cm circa, con un peso che può raggiungere i 500 kg.


== Biologia ==
== Biologia ==
Il suo stile di vita è simile a quello della tartaruga comune (''[[Caretta caretta]]''), dalla quale differisce soprattutto per le imponenti migrazioni, anche di 2000 km, che a migliaia gli adulti compiono in gruppo spostandosi dalle zone dove sostano per cibarsi a quelle di accoppiamento e ovodeposizione. È ritenuta la più adatta al nuoto tra le tartarughe viventi.
Il suo stile di vita è simile a quello della tartaruga comune (''[[Caretta caretta]]''), dalla quale differisce soprattutto per le imponenti migrazioni, anche di 2000 km, che a migliaia gli adulti compiono in gruppo spostandosi dalle zone dove sostano per cibarsi a quelle di accoppiamento e ovodeposizione. È ritenuta la più adatta al nuoto fra le tartarughe viventi.

=== Alimentazione ===
=== Alimentazione ===

Si nutre prevalentemente di fanerogame marine e per questo la si rinviene soprattutto in aree ricche di praterie sommerse.
Si nutre prevalentemente di fanerogame marine e per questo la si rinviene soprattutto in aree ricche di praterie sommerse.


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== Distribuzione e habitat ==
== Distribuzione e habitat ==

La specie è cosmopolita di mari tropicali e subtropicali. Vive in acque pelagiche e costiere, in vicinanza delle barriere coralline e di coste sabbiose, dalla superficie fino a 30-40 metri di profondità.
La specie è cosmopolita di mari tropicali e subtropicali. Vive in acque pelagiche e costiere, in vicinanza delle barriere coralline e di coste sabbiose, dalla superficie fino a 30-40 metri di profondità.


È presente anche nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], con alcuni siti di nidificazione concentrati soprattutto nella parte sud-occidentale
È presente anche nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] con alcuni siti di nidificazione concentrati soprattutto nella parte sud-occidentale


Nel [[2009]] sono stati rinvenuti, seppur pochissimi esemplari, anche nelle coste italiane, precisamente nel [[Golfo di Manfredonia]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/01/manfredonia-nuota-la-tartaruga-verde.html ''A Manfredonia nuota la tartaruga verde''], «la Repubblica»osto 2009</ref> e in [[Sardegna]] non lontano da [[Castelsardo]]<ref>Cristina Nadotti, [http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/ambiente/tartaruga-cts/tartaruga-cts/tartaruga-cts.html ''Una tartaruga verde trovata in Sardegna''], «la Repubblica»gosto 2009</ref>.
Nel [[2009]] ne sono stati rinvenuti pochissimi esemplari anche lungo le coste italiane, precisamente nel [[Golfo di Manfredonia]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/01/manfredonia-nuota-la-tartaruga-verde.html "A Manfredonia nuota la tartaruga verde"], in ''la Repubblica'', 1º agosto 2009.</ref> e in [[Sardegna]] non lontano da [[Castelsardo]]<ref>Cristina Nadotti, [http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/ambiente/tartaruga-cts/tartaruga-cts/tartaruga-cts.html "Una tartaruga verde trovata in Sardegna"], in ''la Repubblica'', 13 agosto 2009.</ref>.


== Stato di conservazione ==
== Stato di conservazione ==

Versione delle 13:34, 29 giu 2014

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Tartaruga verde

Chelonia mydas
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseReptilia
SottoclasseAnapsida
OrdineTestudines
SottordineCryptodira
SuperfamigliaChelonioidea
FamigliaCheloniidae
GenereChelonia
SpecieC. mydas
Nomenclatura binomiale
Chelonia mydas
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Testudo mydas

La tartaruga verde (Chelonia mydas (Linnaeus, 1758)) è una tartaruga marina della famiglia Cheloniidae.[2]

Descrizione

Si distingue dalle altre tartarughe marine per il carapace dotato di quattro paia di scuti costali, una sola placca prefrontale sulla testa, che è robusta, voluminosa ed arrotondata, la punta del becco corneo della mascella superiore non ricurva ad uncino e gli scudi del carapace mai embricati.
Il maschio si differenzia dalla femmina per la coda più robusta (più larga e lunga) e per le unghie degli arti anteriori più lunghe.
La colorazione della corazza è bruno-olivastra, con striature e macchie gialle o marmorizzate. Gli esemplari giovani sono più uniformemente bruno-olivastri, con gli arti bordati di giallo. L'adulto è lungo fino a 140 cm circa, con un peso che può raggiungere i 500 kg.

Biologia

Il suo stile di vita è simile a quello della tartaruga comune (Caretta caretta), dalla quale differisce soprattutto per le imponenti migrazioni, anche di 2000 km, che a migliaia gli adulti compiono in gruppo spostandosi dalle zone dove sostano per cibarsi a quelle di accoppiamento e ovodeposizione. È ritenuta la più adatta al nuoto fra le tartarughe viventi.

Alimentazione

Si nutre prevalentemente di fanerogame marine e per questo la si rinviene soprattutto in aree ricche di praterie sommerse.

Riproduzione

La stagione riproduttiva va da luglio a marzo. La femmina si accoppia e depone le uova ogni 2-3 anni: sulla spiaggia, scava con le natatoie 5-7 buche nelle quali, ad intervalli di 10-15 giorni, depone circa 100 uova a guscio bianco e molle, per un numero complessivo stagionale di circa 500 unità. L'incubazione dura 50-60 giorni, in dipendenza delle condizioni climatiche. Si calcola che solo un neonato su 500 riesca a raggiungere la maturità sessuale.

Distribuzione e habitat

La specie è cosmopolita di mari tropicali e subtropicali. Vive in acque pelagiche e costiere, in vicinanza delle barriere coralline e di coste sabbiose, dalla superficie fino a 30-40 metri di profondità.

È presente anche nel Mediterraneo con alcuni siti di nidificazione concentrati soprattutto nella parte sud-occidentale

Nel 2009 ne sono stati rinvenuti pochissimi esemplari anche lungo le coste italiane, precisamente nel Golfo di Manfredonia[3] e in Sardegna non lontano da Castelsardo[4].

Stato di conservazione

La IUCN Red List classifica C. mydas come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]

Note

  1. ^ a b (EN) Seminoff 2004, Chelonia mydas, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Chelonia mydas, in The Reptile Database.
  3. ^ "A Manfredonia nuota la tartaruga verde", in la Repubblica, 1º agosto 2009.
  4. ^ Cristina Nadotti, "Una tartaruga verde trovata in Sardegna", in la Repubblica, 13 agosto 2009.

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