Chiesa di Santa Maria del Carmine (Alessandria): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m - refuso
Riga 27: Riga 27:
È del 27 settembre [[1290]] un [[Breve apostolico|breve]] di [[indulgenza]] concessa da [[papa Niccolò IV]] alla «''Ecclesia Sancti Nicolai de Alexandria, ordinis Beatæ Virginis Mariæ de Monte Carmelo''». Questa è la prima testimonianza scritta relativa alla presenza dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]] in Alessandria, e da essa si deduce che fossero sul territorio ben prima del 1290. Gli Statuti di Alessandria vengono in soccorso per identificare una chiesa di San Nicolò, situata ''extra mœnia'': «''in contrata, quæ consueverat esse retro sanctum Nicolaum''»<ref>{{Cita|Codex Statutorum|p. 212}}</ref>.
È del 27 settembre [[1290]] un [[Breve apostolico|breve]] di [[indulgenza]] concessa da [[papa Niccolò IV]] alla «''Ecclesia Sancti Nicolai de Alexandria, ordinis Beatæ Virginis Mariæ de Monte Carmelo''». Questa è la prima testimonianza scritta relativa alla presenza dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]] in Alessandria, e da essa si deduce che fossero sul territorio ben prima del 1290. Gli Statuti di Alessandria vengono in soccorso per identificare una chiesa di San Nicolò, situata ''extra mœnia'': «''in contrata, quæ consueverat esse retro sanctum Nicolaum''»<ref>{{Cita|Codex Statutorum|p. 212}}</ref>.


Durante il XIII secolo, circa un secolo dopo la fondazione della città di Alessandria, il tessuto urbano ''intra mœnia'' subisce sensibili mutamenti: la [[cattedrale di San Pietro (Alessandria)|cattedrale di San Pietro]], edificata contestualmente alla nascita di Alessandria e demolita per decreto napoleonico nel [[1803]], ha trasferito l'asse centrale della città che prima ruotava attorno alla [[chiesa di Santa Maria di Castello (Alessandria)|chiesa di Santa Maria di Rovereto]], nuove chiese e nuovi edifici vedono la luce. In questo contesto di forti cambiamenti i carmelitani alessandrini chiesero il permesso alla [[Santa Sede]], inseguito accordato, di trasferirsi ''infra eamdem villam''<ref>{{Cita|Giuseppe Antonio Chenna|p. 166}}</ref>.
Durante il XIII secolo, circa un secolo dopo la fondazione della città di Alessandria, il tessuto urbano ''intra mœnia'' subisce sensibili mutamenti: la [[cattedrale di San Pietro (Alessandria)|cattedrale di San Pietro]], edificata contestualmente alla nascita di Alessandria e demolita per decreto napoleonico nel [[1803]], ha trasferito l'asse centrale della città che prima ruotava attorno alla [[chiesa di Santa Maria di Castello (Alessandria)|chiesa di Santa Maria di Rovereto]], nuove chiese e nuovi edifici vedono la luce. In questo contesto di forti cambiamenti i carmelitani alessandrini chiesero il permesso alla [[Santa Sede]], in seguito accordato, di trasferirsi ''infra eamdem villam''<ref>{{Cita|Giuseppe Antonio Chenna|p. 166}}</ref>.


===XIV secolo===
===XIV secolo===

Versione delle 01:24, 9 apr 2022

Santa Maria del Carmine
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
LocalitàAlessandria
IndirizzoVia dei Guasco, 11, Alessandria
Coordinate44°54′52.85″N 8°36′57.5″E / 44.91468°N 8.615973°E44.91468; 8.615973
ReligioneCattolica di romano
TitolareNostra Signora del Monte Carmelo
OrdineCarmelitani
DiocesiAlessandria
Stile architettonicoGotico lombardo
Inizio costruzione~1320
Completamento1576

La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico, tra i più antichi della città di Alessandria, fondato dall'Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo.

Storia

Contesto

È del 27 settembre 1290 un breve di indulgenza concessa da papa Niccolò IV alla «Ecclesia Sancti Nicolai de Alexandria, ordinis Beatæ Virginis Mariæ de Monte Carmelo». Questa è la prima testimonianza scritta relativa alla presenza dei carmelitani in Alessandria, e da essa si deduce che fossero sul territorio ben prima del 1290. Gli Statuti di Alessandria vengono in soccorso per identificare una chiesa di San Nicolò, situata extra mœnia: «in contrata, quæ consueverat esse retro sanctum Nicolaum»[1].

Durante il XIII secolo, circa un secolo dopo la fondazione della città di Alessandria, il tessuto urbano intra mœnia subisce sensibili mutamenti: la cattedrale di San Pietro, edificata contestualmente alla nascita di Alessandria e demolita per decreto napoleonico nel 1803, ha trasferito l'asse centrale della città che prima ruotava attorno alla chiesa di Santa Maria di Rovereto, nuove chiese e nuovi edifici vedono la luce. In questo contesto di forti cambiamenti i carmelitani alessandrini chiesero il permesso alla Santa Sede, in seguito accordato, di trasferirsi infra eamdem villam[2].

XIV secolo

La costruzione della chiesa è databile intorno agli anni '20 del XIII secolo per opera, come si è già scritto, dei carmelitani. Gli stessi, nella seconda metà dello stesso secolo, ingrandiscono l'edificio considerato troppo piccolo, e aggiungono un chiostro nel lato nord della chiesa.

XV secolo

A partire dal 1466 ebbero inizio lavori di abbellimento e ingrandimento della chiesa. Furono costruire le navate laterali, alcune cappelle e la sagrestia nel 1576.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti