Sorcer Striker

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sorcer Striker
videogioco
Schermata di gioco
Titolo originaleMahou Daisakusen
PiattaformaArcade, Sharp X68000, FM Towns, PlayStation 4, EZweb
Data di pubblicazioneArcade:
Giappone 1993

Sharp X68000:
Giappone 16 dicembre 1994
FM Towns:
Giappone febbraio 1995
EZweb:
Giappone 2005
PlayStation 4:
Giappone 2 novembre 2017

GenereSparatutto a scorrimento
TemaMedievale
OrigineGiappone
SviluppoRaizing
PubblicazioneAble Corporation, Electronic Arts Victor (X68000, FM Towns), Eighting (EzWeb), M2 (M2 Shot Triggers)
DirezioneHitoshi Akashi
ProduzioneMasato Mizushima
MusicheAtsuhiro Motoyama
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputGamepad, DualShock 4
SupportoCD-ROM, download
SerieMahō Daisakusen
Specifiche arcade
SchermoVerticale

Sorcer Striker, pubblicato in Giappone come Mahou Daisakusen (魔法大作戦?) è uno sparatutto a scorrimento del 1993 a tema medievale con elementi fantasy, sviluppato da Raizing per arcade e in seguito convertito per Sharp X68000, FM Towns e cellulari EZweb. È il primo gioco della trilogia di Mahou Daisakusen, che comprende inoltre Kingdom Grand Prix e Dimahoo.

M2 ShotTriggers ha messo in commercio il gioco per PlayStation 4 in Giappone il 2 novembre 2017[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un tempo non precisato, la mobilitazione dei goblin si espande gradualmente fino a creare un regno vero e proprio. Ciò preoccupa re Cadwenner, che lancia un attacco ai goblin riportando però un disastro totale. I goblin creano quindi un arsenale di armi magiche, di cui Cadwenner apprende l'esistenza: temendo per il proprio potere, egli mette un'enorme taglia sulla testa del re dei goblin. Rispondono all'appello quattro personaggi: il guerriero Gain, la streghetta Chitta, il samurai Miyamoto e il negromante Bornnam.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Sorcer Striker è un tipico sparatutto a scorrimento verticale, dove si controlla uno dei quattro personaggi giocabili, i quali pilotano strani apparecchi volanti, precursori degli aeroplani. Si usano il joystick, per gli spostamenti, e due tasti: uno serve per sparare e l'altro per sganciare bombe che distruggono tutti i nemici comuni presenti e indeboliscono i boss. Il fuoco primario è potenziato da monete disseminate nel percorso, che incrementano un po' alla volta la potenza di fuoco del giocatore. Durante i livelli del gioco sarà possibile incontrare fate enormi che trasportano forzieri, contenenti libri magici che permettono di aggiungere uno sparo secondario e possono essere potenziati con libri dello stesso colore.

Molti nemici pilotano apparecchi dall'aspetto futuristico: gli stessi boss sono perlopiù sorta di robot controllati dai goblin.

I livelli sono 6 più un extra stage: nei primi 5 bisogna sconfiggere numerosi nemici comuni e uno o più boss, mentre nel sesto sono presenti due soli nemici comuni ma ben cinque boss da affrontare in successione; nell'extra stage c'è da sostenere soltanto un nuovo scontro col penultimo dei cinque boss del sesto livello, stavolta in veste di miniboss.

Attacchi speciali[modifica | modifica wikitesto]

  • Frontale (Vento): Equipaggia la nave con potenti attacchi frontali.
  • Ampio (Ghiaccio): Equipaggia la nave di proiettili che coprono i lati della nave.
  • Autoguidato (Fuoco): Equipaggia la nave di proiettili autoguidati.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 è uscito il CD con la colonna sonora del gioco[2] , firmata da Atsuhiro Motoyama.

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Un adattamento manga è stato pubblicato da Shinseishiya nel 1994, approvato ufficialmente da Raizing, che diede note di progettazione e sketch del gioco come riferimento, alcuni dei quali sono stati inclusi nel manga come bonus[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sal Romano, Sorcer Striker for PS4 launches November 2 in Japan, in Gematsu, 3 ottobre 2017. URL consultato il 12 maggio 2019.
  2. ^ (JA) 魔法大作戦 / ライジング, su suruga-ya.jp. URL consultato il 12 maggio 2019.
  3. ^ (JA) 魔法大作戦 / 竜騎兵, su suruga-ya.jp. URL consultato il 12 maggio 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]