Sodio (sommergibile)

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Sodio
Descrizione generale
TipoSommergibile di media crociera
ClasseTritone
Proprietà Regia Marina
Kriegsmarine
CantiereCRDA, Monfalcone
Impostazione3 maggio 1943
Varo16 marzo 1944
Destino finaleaffondato da attacco aereo il 16 marzo 1945
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione1058 t
Dislocamento in emersione866 t
Lunghezza63,15 m
Larghezza6,98 m
Pescaggio4,87 m
Profondità operativa130 m
Propulsione2 motori diesel da 1.200 CV
2 motori elettrici da 400 CV
Velocità in immersione 8 nodi
Velocità in emersione 16 nodi
Autonomiain superficie: 5.400 miglia a 8 nodi; in immersione 80 miglia a 4 nodi[1]
Equipaggio5 ufficiali 44 sottufficiali e comuni
Armamento
Artiglieria1 cannone da 100/47 Mod. 1938 per smg
2 mitragliere singole Scotti-Isotta-Fraschini 20/70
Siluri4 tubi lanciasiluri da 533 mm a prora
2 tubi lanciasiluri da 533mm a poppa
dati presi da [1], [1] e [2]
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Il Sodio è stato un sommergibile della Regia Marina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

All'annuncio dell'armistizio si trovava ancora in costruzione sullo scalo dei cantieri di Monfalcone[3].

Catturato dai tedeschi, fu ridenominato U. IT. 9; la costruzione continuò, molto a rilento causa la carenza di materiali[3].

Solo il 16 marzo 1944 si poté vararlo[3].

Il 16 marzo 1945 l’U. IT. 9, non ancora divenuto efficiente, fu colpito durante un bombardamento aereo alleato ed affondò, insieme al gemello Litio (U. IT. 8), nel porto di Monfalcone[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b A. Turrini, Almanacco dei sommergibili, Tomo II, Rivista Marittima, 2003.
  2. ^ II serie da Navypedia.
  3. ^ a b c d Museo della Cantieristica Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
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