Siamo i ribelli della montagna
Siamo i ribelli della montagna | |
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Artista | |
Autore/i | Emilio Casalini (Cini) Angelo Rossi (Lanfranco) |
Genere | Folk |
Stile | Canto popolare |
Esecuzioni notevoli | Mario De Micheli, Üstmamò, Modena City Ramblers & Bandabardò |
Data | 1944 |
«Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir.»
Siamo i ribelli della montagna (conosciuto anche come Dalle belle città) è un canto partigiano di origine ligure.[1]
Origine
[modifica | modifica wikitesto]È uno dei pochissimi canti partigiani originali di cui sia rimasta traccia: venne composto nel marzo del 1944 alla Cascina Grilla,[2] da soldati della 3ª brigata d'assalto, che operava sul monte Tobbio, in provincia di Alessandria.[1] Viene attribuito a Emilio Casalini, detto "Cini", che, assieme ai partigiani della Brigata[3], sarebbe l'autore delle parole, e a Angelo Rossi, detto "Lanfranco", giovane partigiano, già studente di musica.[1][2] I due lo avrebbero composto durante un turno di guardia, prendendo appunti su carta da pacchi.[2] Sulla genesi del brano si segnala la testimonianza diretta del partigiano Carlo De Menech, allora diciottenne commissario politico del 5º distaccamento, che si trova contenuta in un dattiloscritto del 1975 depositato presso l'Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria (ISRAL).[4][5]
Successivamente, la canzone si diffonderà tra i combattenti della VI zona "Genova", per poi divenire uno dei canti della Brigata Mingo.[2]
Incisioni
[modifica | modifica wikitesto]La canzone è stata reinterpretata, tra gli altri, da:
- Mario De Micheli in Canti della Resistenza italiana, I Dischi del Sole (1962)
- Üstmamò in Materiale resistente (1995)
- Modena City Ramblers, insieme alla Bandabardò in Appunti partigiani (2005)
- I ratti della Sabina, che registrarono una versione della canzone mettendola in libero download sul loro sito, senza però pubblicarla in alcun disco ufficiale[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c S. Pivato, pp. 179-180.
- ^ a b c d Avanti Popolo, p. 141.
- ^ Dalle belle città, su ildeposito.org (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).
- ^ Franco castelli, Un canto nato alla Benedicta: Siamo i ribelli della montagna, su isral.it (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2013).. Di Carlo De Menech si veda anche Siamo i ribelli della montagna (PDF), in Urbs - Periodico trimestrale dell'Accademia Urbense di Ovada, VIII, n. 1-2, Ovada, 1995, pp. 58-67.
- ^ C. Susara (2014), Le canzoni dei Modena City Ramblers, tomo II, Da Appunti Partigiani a Niente di nuovo sul fronte occidentale 2005-2013, Digital Index Editore, a proposito de "I ribelli della montagna".
- ^ Siamo i ribelli della montagna (Dalle belle città), su isral.it. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2014).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Stefano Pivato, Bella Ciao. Canto e politica nella storia d'Italia, Roma-Bari, Laterza, 2005, ISBN 88-420-7586-8.
- AA. VV., Avanti Popolo. Due secoli di canti popolari e di protesta civile, a cura di Istituto Ernesto De Martino, Milano, Hobby & Work, 1998.
- Franco Castelli, Siamo i ribelli, ovvero: la tormentata storia di un canto di libertà, in Benedicta 1944: l'evento la memoria, Associazione Memoria della Benedicta, 2004, pp. 65–86.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Testo di Siamo i ribelli della montagna, su antiwarsongs.org.
- Testo, accordi e audio della canzone, su ildeposito.org. URL consultato il 26 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).