Serapione (stratego)
Serapione (in greco antico: Σεραπίων?, Serapíon; ... – 41 a.C.) è stato un funzionario egizio del periodo tolemaico.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
È probabile che Serapione fosse lo stesso Serapione che servì come ambasciatore di Gaio Giulio Cesare durante la guerra civile alessandrina (48-47 a.C.), ma non è certo.[1] Serapione è attestato come governatore militare (στρατηγός, strategós) di Cipro nel 43 a.C. sotto il regno di Cleopatra, quando, senza autorizzazione della regina mandò aiuti militari al cesaricida Gaio Cassio Longino, che era fuggito in Asia;[2] forse questa mossa era stata istigata da Arsinoe IV, sorella di Cleopatra esiliata a Efeso.[3] Nel 41 a.C. Cleopatra, assicuratosi l'appoggio del generale romano Marco Antonio, fece uccidere la sorella e arrestare il gran sacerdote del tempio di Artemide a Efeso e Serapione, che si era rifugiato a Tiro e che fu probabilmente giustiziato.[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Grant 2011, pp. 70, 101.
- ^ Appiano, Bell. civ., IV, 61; Grant 2011, pp. 101-102; Roller 2010, p. 75.
- ^ Grant 2011, p. 102.
- ^ Appiano, Bell. civ., V, 9; Cassio Dione, XLVIII, 24.2; Grant 2011, p. 172; Roller 2010, p. 79.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana. ((EN) The Roman History — traduzione in inglese su LacusCurtius).
- (GRC) Cassio Dione, Historia Romana.
((EN) Roman History — traduzione in inglese su LacusCurtius).
- Fonti storiografiche moderne
- Michael Grant, Cleopatra, Hachette UK, 2011, ISBN 978-1-78022-114-4.
- Duane W. Roller, Cleopatra: A Biography, Oxford University Press, 2010, ISBN 978-0-19-975258-4.
