Sebastiano Barbanti

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Sebastiano Barbanti

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
- Movimento 5 Stelle (fino al 27/01/2015)
- Misto (dal 27/01/2015 al 05/02/2015)
- Misto/Alternativa Libera-Pos (dal 05/02/2015 al 17/11/2015)
- Misto (dal 17/11/2015 al 17/03/2016)
- Partito Democratico (dal 17/03/2016)
CircoscrizioneCalabria
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2016)
In precedenza:
M5S (fino al 2015)
Ind. (2015-2016)
Titolo di studioLaurea in scienze statistiche ed attuariali
ProfessioneQuadro intermedio

Sebastiano Barbanti (Cosenza, 30 novembre 1976) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 30 novembre 1976 a Cosenza, si è laureato in Scienze statistiche ed attuariali.

Elezione a deputato[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato alla Camera dei deputati, ed eletto deputato della XVII Legislatura, nella circoscrizione Calabria, nelle liste del Movimento 5 Stelle.

Il 26 gennaio 2015 annuncia, assieme ad altri 8 deputati (Tancredi Turco, Walter Rizzetto, Mara Mucci, Aris Prodani, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Marco Baldassarre, Gessica Rostellato) e il senatore Francesco Molinari, la sua fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle, accusandolo di fare una opposizione "duramente distruttiva, becera, casinista", andando a formare il successivo 5 febbraio con Massimo Artini (espulso dal M5S) la nuova componente "Alternativa Libera" nel gruppo misto alla Camera, a cui si aggrega Possibile di Pippo Civati, all'interno della quale rimane fino al 17 novembre 2015, data in cui torna tra i non iscritti del misto.[1][2][3]

Adesione al Partito Democratico[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 marzo 2016 annuncia la sua adesione al Partito Democratico,[4] passando così nella maggioranza del governo Renzi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Movimento 5 Stelle, Rizzetto a capo dei ribelli: «Da oggi gruppo misto», su Giornalettismo, 27 gennaio 2015. URL consultato il 22 aprile 2023.
  2. ^ M5s, altri 10 se ne vanno: "Noi no pedine in mano a burattinai". Poi urla e sputi contro uno di loro, su la Repubblica, 27 gennaio 2015. URL consultato il 22 aprile 2023.
  3. ^ Movimento 5 Stelle, Rizzetto a capo dei ribelli: «Da oggi gruppo misto», su giornalettismo.com, Giornalettismo, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  4. ^ L'ex M5S passa al Pd, sui social minacce di morte: "Ti scanno, maiale", su L'Huffington Post. URL consultato il 16 marzo 2016.

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