Santuario di Santa Maria del Castello (Carpenedolo)

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Voce principale: Carpenedolo.
Santuario di Santa Maria del Castello
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàCarpenedolo
Coordinate45°21′49.61″N 10°25′56.06″E / 45.36378°N 10.43224°E45.36378; 10.43224
Religionecattolica
TitolareMaria Immacolata
Diocesi Brescia
ArchitettoGiovanni Battista Marchetti
Inizio costruzioneXVIII secolo
Carpenedolo, Santuario di Santa Maria del Castello
Carpenedolo, affresco Immacolata

Il santuario di Santa Maria del Castello è un edificio religioso di Carpenedolo, in provincia di Brescia.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della chiesa risalgono probabilmente alla cappella esistente nel castello di Carpenedolo, già presente nel 1043.[1] I primi documenti che attestano la costruzione del santuario risalgono al 1750, come ricorda la lapide posta ai piedi dell'edificio. La costruzione è attribuita all'architetto Giovanni Battista Marchetti attivo a Brescia. Al santuario si accede tramite una grande scala, risalente al 1779, che sostituisce il ponte levatoio e la porta del castello.

La pianta della basilica si sviluppa sulla base di due croci allineate. Al centro, quattro gruppi di semicolonne reggono gli archi, sui quali poggia il tiburio poligonale.

All'interno della struttura, adiacente al santuario, dal 1970 è allestito un museo che raccoglie oggetti facenti parte del patrimonio artistico della parrocchia, fra i quali: calici, candelabri, casule, croci, ostensori, pianete e quadri.[2]

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Sculture[modifica | modifica wikitesto]

Importanti decorazioni scultoree sono riferite al ciborio dietro l'altare, ornato da statue di angeli e dalle quattro virtù, opera di "Andrea Solarius" 1769, come attesta un cuore in stucco posto dietro l'altare.

Dipinti[modifica | modifica wikitesto]

  • Madonna del Castello nel coro, affresco tardo medievale, autore ignoto
  • Beata Vergine con il Bambino, olio su tela di Pietro Ricchi "il Lucchese", 1650 circa
  • Natività di Gesù, olio su tela di Francesco Maffei, 1647 circa
  • Visitazione di Maria Vergine a Santa Elisabetta, olio su tela di Francesco Maffei, 1647 circa
  • San Francesco di Sales e altri santi, olio su tela di Luigi Sigurtà, 1760
  • Estasi di San Filippo, olio su tela, XVIII secolo
  • Immacolata, affresco di Luigi Trecourt, 1856 circa (nicchia sulla scalinata del santuario).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo Nuova Storia, Brescia, 1978.
  2. ^ Antonio Fappani (a cura di), Museo del santuario della Madonna del Castello di Carpenedolo, in Enciclopedia bresciana, vol. 10, Brescia, La Voce del Popolo, 1993, OCLC 163182040.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Umberto Treccani, Storia di Carpenedolo, Brescia, 1924. ISBN non esistente
  • Emilio Spada, Eugenio Zilioli, Carpenedolo Nuova Storia, Brescia, 1978. ISBN non esistente
  • Emilio Spada, Santuario Madonna del Castello in Carpenedolo, Brescia, 1980. ISBN non esistente

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