Santuario della Madonna della Betulla

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Santuario della Madonna della Betulla
Santuario della Madonna della Betulla
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàMelle
Coordinate44°34′28.16″N 7°18′56.63″E / 44.57449°N 7.31573°E44.57449; 7.31573
Religionecattolica
TitolareMaria, madre di Gesù
Diocesi Saluzzo
Inizio costruzioneXII secolo
CompletamentoXIX secolo

Il santuario della Madonna della Betulla (in piemontese Madona d'la Biola[1]) è un edificio religioso della Val Varaita situato nel comune di Melle, in provincia di Cuneo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile

Il santuario è di origine medioevale, e probabilmente risale al XII secolo. Il nome deriva dalla miracolosa apparizione della Vergine Maria tra le fronde di un albero di betulla.[2] La Madonna sarebbe apparsa a un bambino che, al tempo delle invasioni barbariche, stava fuggendo dopo che i suoi genitori erano stati uccisi. Il bimbo stremato si addormentò nel luogo dove oggi sorge il santuario; al risveglio gli apparve la Madonna che lo consolò, lo depose in una sorta di culla ricavata nella roccia (della quale rimarrebbero tuttora le tracce) e gli raccomandò infine di pregare spesso e di continuare ad essere buono.[3] L'edificio originario era di modeste dimensioni, e ad esso risale probabilmente il frammento di un affresco quattrocentesco che raffigura una deposizione[4]. Il santuario venne trasformato nella seconda metà del Seicento[2] e poi subì un ulteriore ampliamento nel corso dell'Ottocento[4]. La festa patronale si svolge il 10 settembre. La Madonna della Betulla è spesso meta di passeggiate e picnic da parte di turisti ed escursionisti, anche d'inverno con le racchette da neve.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata del santuario
Un pilone nei pressi del santuario

L'edificio si trova a 1.160 metri di quota su un panoramico pianoro posto sul lato sinistro della Val Varaita, poco a sud del crinale che divide la vallata principale dal vallone secondario di Gilba.[6] Si tratta di una ampia costruzione a tre navate, ciascuna delle quali dotata di un altare. Il portale di ingresso è preceduto da un piccolo portico, e il campanile è addossato all'abside; vi si può accedere passando per la sacrestia[4]. Il complesso votivo ouò essere raggiunto con una pista sterrata, e nei paraggi si trovano vari piloni votivi riccamente decorati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In piemontese la lettera o si pronuncia come la u in italiano, vedi Pietro Cociancich, Leggere e scrivere in piemontese, su patrimonilinguistici.it, SPL (Comitato della Salvaguadia dei Patrimoni Linguistici). URL consultato il 5 aprile 2020., e a volte viene anche (erroneamente) trascritta in italiano come u.
  2. ^ a b Dettaglio del santuario, su santuaricristiani.iccd.beniculturali.it, Censimento dei santuari cristiani in Italia. URL consultato il 5 aprile 2020.
  3. ^ Il Santuario della Madonna della Betulla a Melle, su gruppomonviso.it. URL consultato il 6 aprile 2020.
  4. ^ a b c Santuario della Madonna della Betulla <Melle>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 aprile 2020.
  5. ^ Escursione al Santuario Madonna della Betulla, su vallidelmonviso.it, Espaci Monviso. URL consultato il 6 aprile 2020.
  6. ^ Rivista mensile del Club alpino italiano, Club Alpino Italiano, p. 484. URL consultato il 5 aprile 2020.

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