Sante Bartolai

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Sante Bartolai (Highland Park, 1º aprile 1917Savoniero, 1979) è stato un partigiano e presbitero statunitense naturalizzato italiano.

Cittadino americano nato in Illinois da genitori originari di Sant'Annapelago si trasferisce bambino in Italia con la famiglia. Ordinato sacerdote il 1º maggio 1942, è subito nominato curato di Palagano e responsabile dell'Azione Cattolica Italiana per i giovani dei paesi della valle destra del Dragone. Avverso al fascismo fin dalla promulgazione delle leggi razziali, organizza attivamente e sostiene le prime bande partigiane di autodifesa nella Valle del Dragone[1]. Coinvolto negli scontri del 9 marzo nei pressi di Savoniero tra militi fascisti e la banda di Nello Pini, don Sante Bartolai sceglie di rimanere ad assistere i militi feriti evitandogli la fucilazione da parte dei partigiani vittoriosi. A Montefiorino don Sante viene arrestato, picchiato e tradotto a Modena per essere poi trasferito a Fossoli e da lì a Mauthausen. Al campo di concentramento, pur fortemente debilitato, sopravvive e viene liberato dall'arrivo degli americani il 5 maggio 1945. Dopo la guerra è nominato parroco di Savoniero e lì rimane fino alla morte avvenuta nel 1979. La sua esperienza è raccontata nel libro autobiografico Da Fossoli a Mauthausen. Il 19 marzo 2014, 70º anniversario della strage di Monchio, è stato a lui dedicato il parco del paese di Savoniero.

  • Da Fossoli a Mauthausen, Istituto Storico della Resistenza, Modena (1966)
  1. ^ anpi.it (PDF). URL consultato l'8 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  • E. Gorrieri, La Repubblica di Montefiorino. Per una storia della Resistenza in Emilia, Il Mulino, Bologna 1966
  • Pietro Alberghi, Attila sull'Appennino. La strage di Monchio e le origini della lotta partigiana nella Valle del Secchia , Istituto Storico della Resistenza, Modena 1969
  • Sr. Imelde Ranucci, Lagrime e sangue. 8 settembre 1943 - 30 maggio 1945, TEIC, Modena 1969

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