SM UB-122

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SM UB-122
Modello di un sommergibile classe UB III
Descrizione generale
Tiposommergibile costiero
ClasseU-Boot Tipo UB III
ProprietàKaiserliche Marine
Ordine21 maggio 1917
CantiereAG Weser, Brema
Varo2 febbraio 1918
Entrata in servizio4 marzo 1918
Destino finalearresosi il 24 novembre 1918, affondato il 1 luglio 1921.
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione643 t
Dislocamento in emersione512 t
Lunghezza55,85 m
Larghezza5,8 m
Pescaggio3,72 m
Profondità operativa50 m
Propulsione
Velocità in immersione 7,5 nodi
Velocità in emersione 13,9 nodi
Autonomia
  • in superficie: 8.500 miglia nautiche (15.742 km) a 6 nodi (11,1 km/h)
  • in immersione: 55 miglia nautiche (102 km) a 4 nodi (7,4 km/h)
Equipaggio3 ufficiali, 31 marinai
Armamento
Artiglieria
  • 1 cannone SK L/30 da 88 mm
Siluri
  • 5 × tubi siluro da 50 cm
  • 10 siluri
Altro
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L'SM UB-122 fu un sommergibile costiero appartenente al tipo UB III in servizio alla Kaiserliche Marine tedesca durante la prima guerra mondiale. Era uno dei 329 sottomarini che servirono l'impero tedesco e prese parte nella guerra navale nella prima battaglia dell'Atlantico. Finita la guerra fu consegnato agli Alleati, affondando il 1 luglio 1921 mentre veniva rimorchiato per la demolizione.

Il sommergibile UB-122, appartenente alla classe UB-III, fu impostato presso il cantiere navale AG Weser di Brema (numero costruzione 295) il 21 maggio 1917, varato il 2 febbraio 1918 ed entrato in servizio il 4 marzo dello stesso anno.[1] Il sommergibile UB-122 era lungo 55,85 m largo 5,8 m e con un pescaggio di 3,7 m.[2] Aveva due alberi di trasmissione e a ciascuno di essi erano accoppiati un motore diesel Körting a 6 cilindri erogante 550 CV (405 kW) e un motore elettrico Siemens-Schuckert da 394 CV (290 kW).[2] I due serbatoi di olio combustibile (35 + 36 t di olio combustibile) consentivano un'autonomia di 8.500 nm (15.742 km ) a 6 nodi (11,1 km/h) in superficie. Con una carica delle batterie aveva una autonomia massima in immersione di 55 nm (102 km) a 4 nodi (7 km/h). La velocità massima raggiungibile era di 13,6 nodi (25,2 km/h) in superficie e 8 nodi (14,8 km/h) in immersione.[2] L'armamento si componeva di un cannone SK L/30 da 88 mm e 5 tubi lanciasiluri (4 a prua e uno a poppa) da 500 mm (10 siluri).[2] L'equipaggio era composto da 3 ufficiali e 31 tra sottufficiali e marinai. La profondità massima raggiungibile era pari a 50 metri che veniva raggiunta in 30 secondi.[1] Il costo del sommergibile fu di 3.654.000 papiermark.

L'unità, al comando dell'obertleutnant zur see Alexander Magnus, fu assegnata alla 3ª Flottiglia sommergibili.[3] Lo UB-122 salpò per la prima volta da Kiel per una missione operativa il 17 luglio, dirigendosi a est verso la costa orientale della Gran Bretagna rientrando in Germania il 6 agosto 1918 senza aver riportato alcun successo.[4] La seconda operazione, durata dal 6 settembre al 4 ottobre 1918, portò lo UB 122 da Helgoland attorno alla Scozia e all'Irlanda fino alla costa della Cornovaglia. Il 4 ottobre 1918 il sommergibile rientrò nel porto di Wilhelmshaven senza aver riportato alcun successo.[4]

Dopo la firma dell'armistizio di Compiègne le unità della Kaiserliche Marine si arresero agli Alleati.[5] Lo UB 122, al comando di Friedrich Träger, si arrese ad Harwich il 20 novembre 1918 venendo esposto al pubblico a Southampton nel dicembre successivo.[5] Trasferito a Portsmouth furono smontati i motori diesel assegnati al un cementificio ad Halling, nel Kent, mentre quelli elettrici all'industria britannica.[5] Venduto per demolizione fu rimorchiato via da Portsmouth affondando, secondo i documenti dell'Ammiragliato, il 1 luglio 1921 a causa del maltempo.[5] Un relitto,[N 1]. identificato come quello dello UB 122, e stato scoperto sulle distese fangose vicino a Humblebee Creek, nei pressi dell'isola di Grain.[5]

  1. ^ Secondo i documenti dell'Ammiragliato britannico nell'aerea del fiume Medway si trovano i relitti di altri tre sommergibili tedeschi: UB-144, UB-145 e UB-150
  1. ^ a b Herzog 1993, p. 60.
  2. ^ a b c d Rössler 1996, p. 85-86.
  3. ^ Herzog 1993, p. 73.
  4. ^ a b Bendert 2000, p. 85.
  5. ^ a b c d e Daily Mail.
  • (DE) Harald Bendert, Die UB-Boote der Kaiserlichen Marine, 1914-1918. Einsätze, Erfolge, Schicksal, Hamburg, Verlag E.S. Mittler & Sohn GmbH, 2000, ISBN 3-8132-0713-7.
  • (EN) Erich Gröner, Dieter Jung e Martin Maass, German Warships 1815–1945, U-boats and Mine Warfare Vessels. Vol. 2, London, Conway Maritime Press, 1991, ISBN 0-85177-593-4.
  • (DE) Bodo Herzog, Deutsche U-Boote 1906–1966, Munich, Karl Müller, 1993, ISBN 3-86070-036-7.
  • (DE) Eberhard Rössler, Die deutschen U-Boote und ihre Werften: eine Bilddokumentation über den deutschen U-Bootbau; in zwei Bänden. Vol.1, Munich, 1979, ISBN 3-7637-5213-7.
  • (DE) Eberhard Rössler, Geschichte des deutschen U-Bootbaus Band 1, Munich, Bernard & Graefe, 1996, ISBN 3-86047-153-8.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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