Rita Drávucz

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Rita Drávucz
NazionalitàBandiera dell'Ungheria Ungheria
Altezza160 cm
Pallanuoto
RuoloAttaccante
Termine carriera2018
Carriera
Squadre di club1
1994-1995Szolnok
1995-1996Villanó Fókák Kecskemét
1996-2000Szentes
2000-2001Lerici Sport
2001-2004Orizzonte CT
2004-2010Fiorentina
2010-2011Szeged Szeged
2011-2012Pro Recco
2017III Kerületi
Nazionale
1996-2012Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati mondiali 1 1 0
Coppa del Mondo 1 0 0
Campionati europei 1 1 3
Campionati ungheresi 4 0 0
Campionati italiani 4 5 0

Vedi maggiori dettagli

1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 24 agosto 2024

Rita Drávucz (Szolnok, 14 aprile 1980) è un'ex pallanuotista ungherese, che ha rappresentato per tre volte l'Ungheria ai Giochi olimpici.

Nuotatrice a livello agonistico fino ai quattordici anni, passò poi a praticare la pallanuoto ottenendo un buon successo. Fu convocata nelle giovanili della nazionale e, dal 1996, fece parte della nazionale seniores. Militò nel frattempo nella squadra dello Szentesi Vízilabda Klub.

In nazionale maggiore, ottenne come primo piazzamento il settimo posto ai mondiali del 1998. A questo, fece seguito il quarto posto agli europei del 1999.

Nel 2000 vinse lo scudetto ai campionati ungheresi e prese parte alle qualificazioni per disputare le sue prime Olimpiadi, senza ottenerla. Dalla stagione successiva, si trasferì in Italia, dove giocò con la squadra del Lerici. In quell'anno vinse l'oro agli europei di casa, sconfiggendo in finale proprio la nazionale italiana. Un mese più tardi, in occasione dei mondiali di Fukuoka si assistette alla rivincita in finale, che questa volta vide prevalere l'Italia; Rita Drávucz conquistò comunque la sua prima medaglia iridata, un argento.

Continuò a giocare nel campionato italiano, trasferendosi nell'Orizzonte Catania e vincendo al termine della stagione sia il titolo italiano che la Coppa dei Campioni. Fu eletta inoltre capocannoniera del campionato italiano per tre anni di fila.

Nel 2003 vinse l'argento ai campionati europei, venendo sconfitta dall'Italia in finale. Nello stesso anno, fu quinta ai mondiali di Barcellona. Prese parte alle Olimpiadi di Atene, dove la squadra magiara si classificò sesta[1]. Dopo le Olimpiadi, lasciò Catania per trasferirsi alla Fiorentina Waterpolo[2], dove restò per i successivi sei anni.

Nel 2005 vinse la medaglia d'oro ai mondiali di Montréal, mentre l'anno successivo fu bronzo agli europei di Belgrado.

Nel 2007 vinse nuovamente lo scudetto italiano e fu capocannoniera del campionato. Nel 2008 vinse il bronzo agli europei di Malaga e prese parte alle Olimpiadi di Pechino[1], dove la squadra ungherese perse la sfida per la medaglia di bronzo contro l'Australia. Rita Drávucz fu molto apprezzata anche per il suo aspetto, ottenendo il terzo posto nella classifica delle donne più belle delle Olimpiadi[3][4].

Ai mondiali di Roma 2009 la nazionale ungherese si accontentò della settima piazza, mentre agli europei di Zagabria 2010 fu quinta classificata. Ai mondiali di Shanghai 2011 ottenne invece il nono piazzamento.

Nella stagione 2011/2012 militò nella Pro Recco, con la quale vinse la sua quarta Coppa dei Campioni[5]. Nel 2012, agli europei di Eindhoven, Rita Drávucz ottenne la medaglia di bronzo insieme alle compagne. Nello stesso anno, prese parte alle sue terze e ultime Olimpiadi, quelle di Londra, che terminarono come le precedenti con il quarto posto e la sconfitta in finale per il bronzo contro l'Australia[1].

In seguito ad un infortunio e alla scelta di dedicarsi alla famiglia, Rita Drávucz smise di praticare la pallanuoto dopo le Olimpiadi di Londra[6]. Tornò a giocare nella stagione 2017/2018 con la squadra del Keruleti[7], ritirandosi definitivamente dopo l'esperienza[8].

Sua figlia Flora nacque con una patologia congenita rara, la malattia di Charcot-Marie-Tooth[9]. Per questo motivo, Rita Drávucz divenne una testimonial a favore dell'integrazione sociale e sportiva delle persone disabili[10][11] e diede vita alla fondazione WonderFlora & CMT Alapítványt, attiva nel sostegno alle persone affette dalla CMT[12].

Szentes: 1996-97, 1997-98, 1998-99, 1999-2000
Orizzonte Catania: 2001-02, 2002-03, 2003-04
Fiorentina: 2006-07
Orizzonte Catania: 2001-02, 2003-04
Fiorentina: 2006-07
Pro Recco: 2011-12
Fiorentina: 2007
Fukuoka 2001: Argento
Montréal 2005: Oro
Perth 2002: Oro
Long Beach 2004: Argento
Budapest 2001: Oro
Lubiana 2003: Argento
Belgrado 2006: Bronzo
Malaga 2008: Bronzo
Eindhoven 2012: Bronzo
Croce d'Oro dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Argento dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Bronzo dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c (EN) Rita Drávucz, su sports-reference.com. URL consultato il 24 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2020).
  2. ^ PALLANUOTO, Fiorentina WP Campione d'Italia, su firenzeviola.it. URL consultato il 24 agosto 2024.
  3. ^ Rita alla ricerca del tricolore dopo il bronzo tra le belle, su corrierefiorentino.corriere.it. URL consultato il 24 agosto 2024.
  4. ^ Pallanuoto, la Bianchi è già preolimpica, su ilpiccolo.gelocal.it. URL consultato il 24 agosto 2024.
  5. ^ Pallanuoto femminile, la Gmg Pro Recco è campione d’Europa, su genova24.it. URL consultato il 24 agosto 2024.
  6. ^ (HU) Drávucz Rita belehúzott a fiúknak, su borsonline.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.
  7. ^ (HU) A bajnoki cím után megjött Drávucz Rita étvágya a vb-re, su mno.hu. URL consultato il 24 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2018).
  8. ^ (HU) Drávucz Rita: Nem úszom halálra magam, de most élvezem igazán a vizet, su sport365.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.
  9. ^ (HU) Kislánya ritka genetikai betegségéről vallott Drávucz Rita, su life.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.
  10. ^ (HU) A fogyatékossággal élők is szeretik a különórákat…, su kulonoram.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.
  11. ^ (HU) Versenysport – Neked mit ad és mi az ára?, su kulonoram.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.
  12. ^ Wonderflora: Storia di una supereroina con CMT e della sua supermamma, su acmt-rete.it. URL consultato il 24 agosto 2024.
  13. ^ (HU) MAGYAR KÖZLÖNY (PDF), su kozlonyok.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.
  14. ^ (HU) Kemény Dénes kapta a legmagasabb állami kitüntetést, su origo.hu. URL consultato il 24 agosto 2024.

Collegamenti esterni

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