Richard Llewellyn

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Richard Llewellyn Lloyd (Londra, 8 dicembre 1906Dublino, 30 novembre 1983) è stato uno scrittore britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di padre gallese, si seppe soltanto dopo la morte che la sua affermazione di essere nato a St.David's era falsa essendo realmente nato a Hendon, quartiere a nord di Londra[1].

Ha viaggiato per quasi tutta la vita.[2] Prima della seconda guerra mondiale ha lavorato come minatore e, durante il conflitto, è stato capitano delle Guardie Gallesi. Dopo la guerra lavorò come giornalista e come sceneggiatore per la MGM. Si sposò due volte e passò gli ultimi anni della sua vita ad Eilat, in Israele.

Tematica[modifica | modifica wikitesto]

Molti dei suoi romanzi sono ambientati in Galles. Il più noto è il primo, Com'era verde la mia valle (How Green was my Valley) che ha ottenuto riconoscimenti internazionali e da cui è stato tratto l'omonimo film; entrambi trattano del mondo delle comunità minerarie del sud del Galles, dove l'autore trascorse la propria infanzia coi nonni. I protagonisti delle opere di Llewellyn spesso assumono nuove identità, come il personaggio di Edmund Trothe le cui avventure sono narrate in diversi libri di spionaggio.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • How Green Was My Valley (1939)
  • None but the Lonely Heart (1943)
  • A Few Flowers for Shiner (1950)
  • A Flame for Doubting Thomas (1954)
  • Sweet Witch (1955)
  • Mr. Hamish Gleave (1956)
  • The Flame of Hercules (1957)
  • Warden of the Smoke and Bells (1958)
  • Chez Pavan (1959)
  • Up into the Singing Mountain (1960)
  • A Man in a Mirror (1964)
  • Sweet Morn of Judas' Day (1965)
  • Down Where the Moon is Small (1966)
  • Bride of Israel My Love (1973)
  • Hill of Many Dreams (1974)
  • Green, Green My Valley Now (1975)
  • At Sunrise, the Rough Music (1976)
  • Tell Me Now and Again (1977)
  • A Night of Bright Stars (1979)
  • I Stand on a Quiet Shore (1982)

Al cinema[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ True birthplace of Wales's literary hero, su BBC News. URL consultato il 23 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2014).
  2. ^ Richard Lloyd, su Oxford Dictionary of National Biography. URL consultato il 23 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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