Rhipidomys macrurus

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Rhipidomys macrurus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Thomasomyini
Genere Rhipidomys
Specie R.macrurus
Nomenclatura binomiale
Rhipidomys macrurus
Gervais, 1855

Rhipidomys macrurus (Gervais, 1855) è un roditore della famiglia dei Cricetidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 113 e 157 mm, la lunghezza della coda tra 136 e 190 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 30 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 24 mm e un peso fino a 112 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti dorsali sono bruno-rossastre, mentre le parti ventrali sono bianche o color crema, spesso con la base dei peli grigia. Le orecchie sono grandi e brunastre. I piedi sono relativamente lungh, larghi e robusti con una macchia dorsale scura che talvolta si estende fin sulle dita e i lati dorati. La coda è leggermente più lunga della testa e del corpo, è uniformemente bruno-rossastra scura, occasionalmente più chiara all'estremità dove è presente un ciuffo di peli. Il cariotipo è 2n=44 FN=48-52.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa negli stati brasiliani di Bahia, Goiás, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Piauí, San Paolo, Tocantins e nel Paraguay orientale.

Vive nelle foreste a galleria e nelle macchie di boschi del Cerrado.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.macrurus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Patton, J., Catzeflis, F., Weksler, M. & Percequillo, A. 2008., Rhipidomys macrurus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhipidomys macrurus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Costa & al., 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa BMA, Geise L, Pereira LG & Costa LP, Phylogeography of Rhipidomys (Rodentia: Cricetidae: Sigmodontinae) and description of two new species from southeastern Brazil [collegamento interrotto], in Journal of Mammalogy, vol. 92, n. 5, 2011, pp. :945-962.
  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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