Ratto (fumetto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Ratto (personaggio))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ratto
arco narrativo a fumetti
Copertina di Rat-Man Collection n. 70, dove è stata pubblicata la prima parte della saga
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
TestiLeo Ortolani
DisegniLeo Ortolani
EditorePanini Comics
Collana 1ª ed.Rat-Man Collection nn. 70-71
1ª edizionegennaio – marzo 2009
Albi2 (completa)
Genereumoristico, avventura, parodia

Ratto è un arco narrativo a fumetti realizzata nel 2009 da Leo Ortolani. Essa si ispira alla serie di film di Rambo interpretata da Sylvester Stallone, reinterpretata con riferimento alla serie umoristica Rat-Man, creata dallo stesso Ortolani.

È stata pubblicata per la prima volta nel 2009 nei numeri 70 e 71 di Rat-Man Collection nelle due storie Ratto e Ratto II - La vendetta.

Nel 2016 la saga è stata riproposta a colori in un unico albo dal titolo Ratto.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La saga fuori cronologia non è di facile lettura perché si svolge su due piani narrativi paralleli distinti che poi si uniscono.

Il primo è quello che vede Rat-Man che decide di fare una vacanza in Eutanesìa, un paese sconvolto dalla guerra civile, in compagnia dei suoi amici Brakko e Jordan, che vengono fatti prigionieri del feroce colonnello Wanga.

L'altro piano narrativo ci fa entrare direttamente in questa guerra civile, puntando i riflettori su Ratto, uno dei soldati migliori mai visti in azione, il Rat-Man che poteva essere e non è stato, un eroe spietato, senza morale, cieco assassino, un Rat-Man che, in crisi di identità, lasciata la sua città e la sua calzamaglia, ha deciso di seguire la strada delle armi diventando un freddo guerrigliero mercenario. Ratto durante una missione decide di portare via dalla guerra Gesù (in realtà, un crocifisso con Cristo sopra, che lui considera come una cosa animata al pari di Piccettino). Ma poi, una volta giunto nel mondo civile, lontano dai confini della Eutanesìa, riesce a suo modo a capire che in realtà è proprio nella guerra – tra gli ultimi – che Cristo vorrebbe stare e quindi lo riporta indietro.

Nel secondo capitolo della saga Rat-Man viene aiutato a salvare i suoi amici da colui che tutti chiamano "GUERRA" (il Sylvester Stallone del film John Rambo), mentre Ratto, tornato in zona di guerra, perde di vista Gesù e inizia a costruire una micidiale arma che userà per uccidere il colonnello Wanga.

Alla fine della saga le due linee narrative si uniscono e i due universi si incontrano per riflettere sulla guerra e su Rat-Man. Rat-Man si ritrova infatti faccia a faccia con Ratto, il se stesso che ha sposato la vendetta e, in una delle sue molteplici manifestazioni, la guerra invece della pace. Al termine della vicenda Rat-Man si riconosce nella persona che riproduce atti di distruzione e di annullamento dell'umanità, in nome di idoli ingannatori. Un riconoscimento e un confronto che appare tragico, ma che, nelle ultime vignette, si rivela essere superficiale e passeggero. Con un abile gioco di gag fantozziane Rat-Man da testimone diventa prima vittima di sé stesso e poi protagonista della rimozione di massa che sembra caratterizzare così chiaramente la nostra società, la nostra contemporaneità. Rat-Man e Ratto riprendono alla fine ognuno la propria strada.

Genesi dell'opera e storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

La saga di Ratto nasce inizialmente come omaggio al Rambo di Stallone. Il personaggio di Ratto è infatti "una versione ortolaniana di Rambo",[2] un freddo guerrigliero mercenario, "armato fino ai denti"[3], con le sembianze di Rat-Man ma col desiderio di morte e la spietatezza di un killer, che parla abitualmente col crocifisso.[4]

Ortolani, nelle scrittura di questa parodia, non ha però il semplice scopo di omaggiare la saga cinematografica di Rambo. Diversamente da altre parodie cinematografiche realizzate da Leo Ortolani, come Star Rats, Il Signore dei Ratti, 299 + 1 e Avarat, dove l'autore ha mantenuto l'impianto narrativo originale, in questo caso il personaggio e l'impianto narrativo vengono stravolti di proposito. Tramite la costruzione di Ratto e gli sviluppi delle sue avventure l'autore porta il lettore a confrontarsi con le distorsioni e i paradossi della contemporaneità e a riflettere sui veri valori della esistenza umana.[5][6][7]

La saga di Ratto viene pubblicata per la prima volta nel 2009 nei numeri 70 e 71 di Rat-Man Collection nelle due storie Ratto e Ratto II - La vendetta dedicate alla serie di film di Rambo interpretata da Sylvester Stallone di cui Leo Ortolani è stato sempre un grande appassionato e su cui non poteva "non fare un fumetto".[8] Viene poi riproposta nei numeri 36 e 37 di Tutto Rat-Man fra dicembre 2010 e aprile 2011.

Nel 2016 le due storie sono state riproposte a colori in un unico albo dal titolo Ratto.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'autore Leo Ortolani

La saga di Ratto è stata apprezzata dal pubblico e dalla critica. "Ratto è una delle storie più amate del personaggio, una parodia di Rambo che nel suo svolgersi diventa una riflessione tout court sulla guerra e la sua stupidità, in cui Leo Ortolani dimostra tutto il suo talento d’autore e la sua originalità".[9]

Guglielmo Nigro della rivista "Lo Spazio Bianco" esalta la qualità della satira di Ortolani:[5]

«Nei numeri 70 e 71 della serie inedita, [...], egli costruisce quella che è probabilmente la più efficace espressione di satira sulle guerre ideologiche del nuovo millennio che sia stata realizzata in un fumetto.»

e sottolinea la vera profonda finalità della parodia realizzata da Ortolani:

«Rat-Man è un pretesto, le parodie sono un pretesto, il divertimento è il modo più utile e intelligente, nel caso di Ratto, per veicolare altri spunti di riflessione e metterci a confronto con i paradossi della nostra contemporaneità. Un’operazione espressiva e comunicativa rara e, per questo, ancora più preziosa.»

Anche V.Oliva di uBC Fumetti apprezza e sottolinea la denuncia contenuta nella saga di Ratto:[6]

«Ed è appunto ciò che Ortolani ci mostra in RATTO: quanto sia sporca la guerra; quanto siano stupidi e meschini gli esseri umani: quelli che la fanno; e quelli che non ne sono sfiorati neppure quando l'hanno sotto gli occhi. Quelli che ne fanno uno spettacolo da lustrini e ballerini per una torpida umanità che vive davanti alla tv; e quella torpida umanità.»

e la forza con cui Leo Ortolani riesce a esprimerla:

«È raro trovare una condanna del dramma mediatico, lo spettacolo di maggior successo dei nostri tempi, più forte di questa pronunciata da Ortolani.»

Il seguito di Ratto nella Quadrilogia dei Sacrificabili[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Quadrilogia dei Sacrificabili.

Ispirato dalla realizzazione nel 2010 dell'ensemble cast d'azione I mercenari - The Expendables di Sylvester Stallone,[10][11] Leo Ortolani decide di fare tornare in scena il personaggio di Ratto in una nuova saga senza limiti di cast, che narra eventi successivi alle avventure di Ratto raccontate nella saga del 2009. In una intervista concessa in occasione della pubblicazione della Quadrilogia dei Sacrificabili, lo stesso Ortolani afferma:[12]

«Torna RATTO, il reduce di guerra ispirato dai film di RAMBO, che stavolta si unirà agli EXPENDABLES per una missione molto particolare.»

Ratto riappare quindi nel 2011 nei numeri 82, 83, 84 e 85 di Rat-Man Collection nelle quattro storie I Sacrificabili, E qualcuno morirà, I Dimenticati e Battaglia a Gerusalemme che compongono la Quadrilogia dei Sacrificabili.[13] In questa saga Ratto è affiancato dai miti dei film d'azione degli anni ottanta e novanta di cui Ortolani è un grande appassionato. A fianco delle icone dei film d'azione e dell'ex membro dei "Sacrificabili", Ratto, Ortolani decide di mettere in scena addirittura Gesù, commentando:[14]

«Anche qui, l’idea di fondo è presa da quella di Stallone: riunire le icone degli action movie anni Ottanta in un unico film. Qui, in una storia, senza limiti di cast. E siccome avevo già creato il personaggio di RATTO, un ex soldato dal passato violentissimo che si muove portandosi dietro un crocifisso, è naturale che loro fossero i suoi ex compagni di battaglie. Ho pigiato un po’ l’acceleratore e dall’idea di portarli a combattere la Morte, è venuta fuori questa Action-Pasqua. E il confronto diretto con Gesù.»

Nella Quadrilogia dei Sacrificabili Ortolani rivela, attraverso brevi flashback, alcuni dettagli sulle origini di Ratto: a differenza di Rat-Man ha sempre avuto la maschera (era già lì), è stato il secondo uomo ad entrare nella squadra mercenaria dei "Sacrificabili" e il nome di RATTO gli è stato dato proprio dal fondatore dei "Sacrificabili" chiamato "IL VECCHIO" (il Clint Eastwood di Gunny, ma dotato dell'autobus corazzato di L'uomo nel mirino), quando lo ha reclutato nella sua squadra.

E al termine di questa saga si uniscono definitivamente i due percorsi in precedenza paralleli e distinti di Rat-Man e Ratto, che ritrova, a fine avventura, la salvezza dell'anima e la sua via e diventa o torna ad essere il Rat-Man dell'origine, che avrebbe dovuto essere, il supereroe della Città Senza Nome.

Merchandising[modifica | modifica wikitesto]

Una delle otto uscite della collana I 1000 volti di Rat-Man è dedicata proprio al personaggio di Ratto; pubblicata nel marzo 2016 dalla Panini Comics, racchiude un piccolo volumetto con la descrizione del personaggio e una statua di Ratto realizzata da Infinite Statue.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Uscito Ratto, su rat-man.org. URL consultato il 21 novembre 2016.
  2. ^ Panini, Rat-Man di Leo Ortolani: nuovi dettagli sull’edizione a colori di Ratto, su badcomics.it. URL consultato il 21 settembre 2016.
  3. ^ La copertina di Rat-Man Collection 70, su rat-man.org. URL consultato il 21 settembre 2016.
  4. ^ RAT-MAN E... IL DIVINO, su rat-man.com. URL consultato il 18 ottobre 2016.
  5. ^ a b Ratti, guerra e satira – Rat-Man e’ vivo, su lospaziobianco.it. URL consultato il 24 novembre 2016.
  6. ^ a b Giochi di guerra, su ubcfumetti.com. URL consultato il 24 novembre 2016.
  7. ^ Il Vangelo secondo Rat-Man, su ubcfumetti.com. URL consultato il 24 novembre 2016.
  8. ^ È UNA LUNGA STRADA…, su rat-man.com. URL consultato il 30 settembre 2016.
  9. ^ Rat-Man sempre più a colori!, su dimensionefumetto.it. URL consultato il 23 novembre 2016.
  10. ^ Il mondo di Rat-Man, su mediacritica.it. URL consultato il 16 settembre 2016.
  11. ^ La Passione di Rat-Man - la quadrilogia dei "Sacrificabili", su ubcfumetti.com. URL consultato il 16 settembre 2016.
  12. ^ EFFE intervista Leo Ortolani, su effe.barbablu.info. URL consultato il 23 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2019).
  13. ^ Ortolani la definisce così nel forum del suo sito Archiviato il 22 settembre 2015 in Internet Archive.. Stefano Priarone nell'articolo Gesù perdona, Rambo no. Ratto forse su Rat-Man Collection n. 86 la definisce anche "Quadrilogia di Gerusalemme" o "Quadrilogia di Gesù".
  14. ^ Leo Ortolani, la fede a strisce, su famigliacristiana.it. URL consultato il 21 settembre 2016.
  15. ^ La prima uscita dei 1000 volti di Rat-Man, su rat-man.org. URL consultato il 24 novembre 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Fumetti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di fumetti