Querula purpurata

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Corvo beccafrutta golaviola
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Tyrannides
Famiglia Cotingidae
Genere Querula
Vieillot, 1816
Specie Q. purpurata
Nomenclatura binomiale
Querula purpurata
(Müller, 1776)

Il corvo beccafrutta golaviola (Querula purpurata (Müller, 1776)) è un uccello passeriforme della famiglia Cotingidae, unica specie ascritta al genere Querula Vieillot, 1816[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico del genere, Querula deriva dal latino e si riferisce al verso di questi uccelli, mentre il nome della specie, purpurata, significa "colorata di porpora", in riferimento alla colorazione della gola.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Maschio impagliato.
Femmina impagliata.

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 25–35 cm di lunghezza, per un peso di 87-122 g: le femmine, a parità d'età, sono più piccole e leggere rispetto ai maschi, ed anche fra le varie popolazioni sussistono differenze di taglia (ad es. gli uccelli centroamericani sono più grandi rispetto a quelli delle Guyane)[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto è una via di mezzo fra quello di un merlo e di una rondine.
Il piumaggio è nero su tutto il corpo: nei maschi la gola, i lati del collo e la parte superiore del petto (come intuibile dal nome comune sono di color porpora, caratteristica questa assente nelle femmine. In ambedue i sessi le zampe ed il becco sono nerastri: gli occhi, invece, sono di colore bruno.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Maschio in natura.

Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, che passano la maggior parte della giornata nella canopia alla ricerca di cibo: a differenza di molte specie simili, che hanno costumi generalmente solitari, i merli beccafrutta golaviola tendono a muoversi in gruppetti di 3-8 individui, spesso in associazioni con altri uccelli frugivori di maggiori dimensioni, che si tengono in costante contatto uditivo mediante richiami simili a squittii.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La dieta di questi uccelli, a dispetto del nome comune, si compone sì di frutta, ma soprattutto di insetti: ciononostante, i corvi beccafrutta golaviola svolgono un importante ruolo di dispersori di semi di piante da frutto, visto che non li digeriscono e quindi li espellono tramite le feci o rigurgitandoli[4].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Maschio in esibizione in Ecuador.

La stagione riproduttiva cade durante la stagione delle piogge, variando a seconda della porzione di areale presa in considerazione (seconda metà dell'anno nel nord, prima metà dell'anno al sud)[3]: i maschi si esibiscono in parate che prevedono l'arruffamento delle penne purpuree golari a formare una gorgiera, simile a quelle osservabili ad esempio in alcune specie di colibrì.

A differenza di molte specie di cotingidi, i corvi beccafrutta golaviola nidificano in colonie: i nidi, a forma di coppa e fatti di rametti intrecciati, vengono costruiti e difesi accanitamente dall'intero gruppo, i cui membri si occupano anche di covare a turno il singolo uovo che la femmina vi depone. I nidiacei, che schiudono dopo circa quattro settimane, sono ciechi ed implumi alla nascita, e nel giro di 32-33 giorni (tempo insolitamente lungo per uccelli che vengono imbeccati prevalentemente con cibo di origine animale) sono in grado di involarsi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Maschio a Panama.
Esemplare fra la vegetazione in Costa Rica.

Il corvo beccafrutta golaviola occupa un areale piuttosto vasto e diviso in due aree principali: la prima è costituita dalla zona compresa fra l'estremo sud-est del Nicaragua, la valle del Rio Magdalena e l'Ecuador nord-occidentale, la seconda comprende il massiccio della Guiana e gran parte del bacino dell'Amazzonia, dalle pendici orientali delle Ande ecuadoregne, peruviane e boliviane a est fino al medio corso dei tributari meridionali del Rio delle Amazzoni, mentre curiosamente questi uccelli sembrerebbero mancare dal corso del Rio Negro[3].

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta pluviale ad alto tasso di umidità, al di sotto dei 700 m di quota.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2013, Querula purpurata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Cotingidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 18 aprile 2016.
  3. ^ a b c (EN) Purple-throated Fruitcrow (Querula purpurata), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 19 aprile 2016.
  4. ^ Parrado-Rosselli, A. & Amaya-Espinel, J. D., Feeding Behavior of Purple-throated Fruitcrow (Querula purpurata: Cotingidae)in the Colombian Amazon and Its Implications for Seed Dispersal, in Biotropica, vol. 38, n. 4, 2006, p. 561–565, DOI:10.1111/j.1744-7429.2006.00164.x.

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