Provincia di Tinghir

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Provincia di Tinghir
provincia
Localizzazione
StatoBandiera del Marocco Marocco
RegioneDrâa-Tafilalet
Amministrazione
CapoluogoTinghir
Territorio
Coordinate
del capoluogo
31°30′53″N 5°31′58″W / 31.514722°N 5.532778°W31.514722; -5.532778 (Provincia di Tinghir)
Superficie13 007 km²
Abitanti322 412[1] (2014)
Densità24,79 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+0
ISO 3166-2MA-TIN
Cartografia

La provincia di Tinghir è un suddivisione amministrativa del Marocco ad economia prevalentemente rurale nella regione di Drâa-Tafilalet. Il suo nome deriva dal capoluogo Tinghir.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia di Tinghir ha una superficie di 13007 km² e confina con le seguenti unità territoriali:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La provincia di Tinghir è stata istituita nel 2009 – decreto 2-09-319 dell'11 giugno – per scorporo dalle province di Ouarzazate (regione di Souss-Massa-Draâ) e Errachidia (regione di Meknès-Tafilalet. Le sue municipalità e comuni rurali di Boulmane-Dadès, oltre che ai comuni rurali delle città di Toudgha e Taghzoute (dintorni di Tinghir), facevano parte della provincia di Ouarzazate, mentre i comuni rurali dei dintorni di Alnif (dintorni di Tinghir) e quelli di Assoul, facevano parte della provincia di Errachidia.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte dei suoi abitanti sono di lingua berbera e costituiti dalle tribù Aït Seddrat di Dadès, di Aït Atta, di Aït Morghad, di Aït Haddidou e di Aït Tdoghte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Haut-commissariat au Plan, Note sur les premiers résultats du Recensement Général de la Population et de l’Habitat 2014, su rgph2014.hcp.ma. URL consultato il 28 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ministère de l'Intérieur, Monographie de la province de Tinghir (PDF), Centre régional d'investissement de Souss-Massa-Drâa, 2010, p. 36. URL consultato il 2 novembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Marocco: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Marocco