Polytrichum strictum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Polytrichum strictum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Viridiplantae
Divisione Bryophyta
Classe Polytrichopsida
Ordine Polytrichales
Famiglia Polytrichaceae
Genere Polytrichum
Specie P. strictum
Nomenclatura binomiale
Polytrichum strictum
Menzies ex Brid., 1801

Polytrichum strictum Menzies ex Brid., 1801 è una specie di muschio appartenente alla famiglia Polytrichaceae.[1][2] Ha una distribuzione prevalente olartica circumboreale, ma è presente anche in Sud America e Antartide.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Come altre specie nelle Polytrichaceae, Polytrichum strictum ha foglie con una singola costa, lamelle verticali, una cuticola idrorepellente e rizoidi che ancorano la pianta al substrato.[4]

Presenta ciuffi densi di steli sottili, lunghi da 6–12 cm, che formano cuscini larghi 20–40 cm.[3][5]

Le foglie sono strette e lanceolate, adese al fusto quando asciutte, discoste ed erette quando umide.[3]

La resta rossastra delle foglie (formata dalla costa leggermente sporgente) e i margini foliari lisci e involuti, consentono di distinguere P. strictum dalle altre specie di Polytrichum; solo P. juniperinum condivide queste caratteristiche [5], ma le due specie crescono in habitat e substrati differenti: P. strictum cresce in ambienti paludosi con predilezione per i suoli organici, in contrasto con la natura infestante e la preferenza per i terreni minerali che caratterizzano P. juniperinum.[5][6]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Strutture riproduttive maschili, dotate di coppe a spruzzo.

Polytrichum strictum è una specie dioica,[3] con strutture riproduttive maschili e femminili prodotte separatamente da gametofiti aploidi (1n). Come in altre specie di Polytrichum, gli anteridi si sviluppano sulla parte terminale delle piante maschili e si gonfiano e scoppiano a maturazione, lanciando i gameti maschili in aria; sono dotati di coppe a spruzzo, che facilitano ulteriormente la dispersione dei gameti sfruttando l'energia delle gocce d'acqua.[4] I pochi fortunati gameti che atterranno in prossimità dell'archegonio di una pianta femminile, usano i loro due flagelli per risalire lungo il collo dell'archegonio sino a raggiungerne la base rigonfia o ventre, dove uno di essi feconda l'ovulo.

Sporofito immaturo, con la caliptra chiaramente visibile.

Una volta che la fecondazione ha avuto luogo, lo zigote si sviluppa nello sporofito diploide (2n), che è formato da un piede, inserito nel ventre dell'archegonio, una seta, un peduncolo non ramificato che consente lo sviluppo in altezza dello sporofito, e una capsula, costituita essenzialmente dallo sporangio al cui interno si formano le spore aploidi.[4] La capsula è ricoperta da una caliptra di colore bianco sporco, che a maturazione viene espulsa dall'allungamento delle setae.[3][4] All'interno della capsula, ciascuno sporocita va incontro a meiosi per produrre quattro spore aploidi (1n); quando queste sono mature, la caliptra viene espulsa e le spore vengono rilasciate attraverso il peristoma, circondato da 64 denti nematodonti.[3][4] In presenza di condizioni e di substrato adeguati, le spore germinano in un protonema filamentoso, da cui emerge il gametofito, completando il ciclo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Polytrichum strictum è diffuso in Canada, nella parte settentrionale degli Stati Uniti, in Groenlandia, in Islanda, nelle isole Faroe, nella parte settentrionale dell'Europa e dell'Asia, nella parte meridionale delk Sud America e in Antartide.[2][3]

È caratteristico degli habitat torbosi paludosi dominati dai muschi di sfagno, ma può anche essere trovato nelle brughiere umide, nella tundra, nei prati di carice e nelle foreste torbose da basse ad alte altitudini; nei climi più caldi, è in gran parte confinato nelle paludi relitte. Il suo microhabitat è in cima ai cumuli di torba, che spesso contribuisce a formare.[3]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Sezione di foglia di P. strictum che mostra lamelle, costa e margine fogliare involuto.

Polytrichum strictum è considerata una importante specie pioniera nelle torbiere, in grado di tollerare un’ampia gamma di condizioni ambientali e regimi di disturbo.[7] È determinante nel prevenire il Criosollevamento nelle torbiere e la ricerca suggerisce che può essere utilizzato nel ripristino di aree di torba instabili, anche se si sa poco se aiuta o ostacola la crescita dello sfagno.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Polytrichum strictum, su World Flora Online. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  2. ^ a b (EN) Polytrichum strictum, su Encyclopedia of Life. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Polytrichum strictum in Flora of North America @ efloras.org, su www.efloras.org. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  4. ^ a b c d e (EN) Glime J., Bryophyte Ecology, Volume 1: Physical Ecology, su Bryophyte Ecology, 2007. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  5. ^ a b c (EN) Atherton, I., Bosanquet, S.,& Lawley, M., Mosses and Liverworts of Britain and Ireland - A Field Guide, Plymouth, UK, British Bryological Society, 2010, pp. 326, ISBN 9780956131010.
  6. ^ (EN) Pojar, J., & Mackinnon, A., Plants of Coastal British Columbia, Vancouver, BC, Lone Pine, 2004, p. 452, ISBN 1551055325.
  7. ^ (EN) Sobze, J.M., Gauthier, M.E., Xu, B., & Schoonmaker, A., Peatland Site Revegetation (PDF), su Boreal Research Institute, 2013. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  8. ^ (EN) Groeneveld, E.V.G., & Rochefort, L., Polytrichum strictum as a Solution to Frost Heaving in Disturbed Ecosystems: A Case Study with Milled Peatlands (PDF), in Restoration Ecology, vol. 13, n. 1, 2005, pp. 74–82, DOI:10.1111/j.1526-100x.2005.00009.x.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica