Piovene (famiglia)

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I Piovene furono una famiglia aristocratica vicentina.

Stemma Piovene
La palladiana Villa Piovene, a Lonedo di Lugo di Vicenza

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia trae il nome da Piovene, oggi Piovene Rocchette, un piccolo centro del Vicentino dove fin dal basso medioevo e in età moderna avevano vasti possedimenti. Fecero parte della nobiltà di Vicenza ancor prima che la città si sottomettesse alla Repubblica di Venezia (1404) ed erano decorati con il titolo di conti da tempo immemorabile[1].

La famiglia si distinse anche sotto la Serenissima dando un gran numero di comandanti militari, uomini politici e ambasciatori: tra essi spicca Guido Piovene, signore di Drosia che, nel secolo XVI, conseguì per sé e per la propria discendenza varie prerogative militando al servizio di sovrani europei, quali i duchi di Savoia, i re di Francia e l'imperatore Carlo V[1][2].

Il 31 gennaio 1654 fu aggregata al patriziato veneziano versando centomila ducati per rimpinguare le casse dello Stato impegnato nella guerra di Candia[1][3]. Nel marzo 1797 le venne riconosciuto anche l'antico titolo comitale[1].

Dopo la caduta della Serenissima e l'istituzione del Regno Lombardo-Veneto, con SS. RR. del 18 dicembre 1817 e del 14 luglio 1820 il governo imperiale austriaco confermò alla famiglia Piovene rispettivamente la nobiltà e la dignità di conti dell'Impero d'Austria. Un ramo collaterale di questo casato, non aggregato al patriziato veneziano ma iscritto al Consiglio nobile di Vicenza, ottenne la conferma della propria nobiltà con le SS. RR. 25 agosto 1811, 5 maggio e 22 settembre 1820[1].

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Luoghi e architetture[modifica | modifica wikitesto]

Vicenza, Chiesa di San Lorenzo, Altare della famiglia Piovene

A Vicenza:

Nella provincia di Vicenza:

A Venezia:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Francesco Schröeder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Vol. 2, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, pp. 141-143.
  2. ^ Dizionario storico-portatile di tutte le venete patrizie famiglie, Giuseppe Bettinelli, 1780, p. 124.
  3. ^ John Temple-Leader, Libro dei nobili veneti ora per la prima volta messo in luce, Firenze, Tipografia delle Murate, 1866, p. 68.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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