Chiesa di Santa Maria Assunta (Bardi, Pione)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàPione (Bardi)
Coordinate44°37′03.5″N 9°37′54.6″E / 44.617639°N 9.631833°E44.617639; 9.631833
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanta Maria Assunta
Diocesi Piacenza-Bobbio
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1809
Completamento1826

La chiesa di Santa Maria Assunta, nota anche come pieve di Pione, è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche, situato nel piccolo borgo di Pione, frazione di Bardi, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo di culto originario fu forse costruito in epoca alto-medievale.[1]

Accanto alla pieve, da cui risultavano dipendere nel XIV secolo sei cappelle dei dintorni, sorgeva un ospedale per pellegrini; quest'ultimo fu soppresso nel XV secolo, mentre nel secolo successivo le cappelle furono elevate a sedi parrocchiali autonome, causando il graduale decadimento dell'importanza della pieve.[1]

Nel 1809 l'antico tempio fu demolito e nel contempo furono avviati i lavori di costruzione di una nuova chiesa neoclassica; la prima porzione dell'edificio fu completata nel 1813, mentre la seconda, iniziata nel 1822 unitamente al campanile, fu terminata nel settembre del 1826.[2]

Nel 1931 il luogo di culto fu sottoposto a restauri.[2]

Tra il 1965 e il 1966 la chiesa fu risistemata, mentre nel 1974 il campanile fu ristrutturato.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata
Abside e lato nord

La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una nicchia sulla sinistra e due cappelle per lato, con ingresso a est e presbiterio absidato a ovest.[2]

La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata come il resto dell'edificio, è tripartita da quattro lesene; al centro è collocato l'ampio portale d'ingresso ad arco ribassato, delimitato da una cornice in rilievo, mentre più in alto, al di sopra di un sottile cornicione, si apre un finestrone a lunetta; a coronamento si staglia un frontone triangolare con cornice in aggetto.[2]

Sulla destra, in continuità col prospetto principale, si eleva su un alto basamento a scarpa il campanile, ornato con tre ordini di specchiature rettangolari con spigoli smussati; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto; in sommità, oltre il cornicione perimetrale in aggetto, si eleva la lanterna a base circolare, ornata con quattro lesene; a coronamento si erge una guglia conica in rame.[2]

Dai fianchi, scanditi da lesene, aggettano i volumi delle cappelle laterali e, sulla sinistra, della sagrestia e della canonica; in sommità si aprono due finestre rettangolari per lato; sul retro si allunga il presbiterio absidato, illuminato da due monofore laterali e da un finestrone centrale strombato.[2]

All'interno la navata è coperta da una volta a botte lunettata, ornata con affreschi raffiguranti soggetti religiosi e motivi geometrici, eseguiti da Ugo Lagasi nel XX secolo; i fianchi sono decorati con una serie di lesene coronate da capitelli dorici in stucco, a sostegno del cornicione perimetrale.[2]

In corrispondenza della prima campata si apre sulla sinistra un nicchione absidato, contenente il fonte battesimale; ai lati della seconda e della terza campata si affacciano, attraverso ampie arcate a tutto sesto, le cappelle, ornate con stucchi eseguiti da Gian Battista Giani tra il 1811 e il 1813; la cappelle, coperte da volte a botte dipinte, sono dedicate rispettivamente a san Michele e a san Biagio sulla destra e alla Madonna Addolorata e alla Madonna del Rosario sulla sinistra.[2]

Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale, retto da paraste doriche; l'ambiente, coperto da una volta a botte lunettata affrescata, accoglie l'altare maggiore in legno dorato retto da telamoni; sul fondo l'abside, scandita da lesene doriche, è chiusa superiormente dal catino con spicchi a vela lunettati;[2] alla base è collocato il coro ligneo intagliato risalente al XVII secolo,[3] mentre al centro si staglia all'interno di un'ancona la pala raffigurante l'Addolorata con il Cristo morto, eseguita da Robert De Longe.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 159.
  2. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di Santa Maria Assunta "Pione, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  3. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta a Pione [collegamento interrotto], su iatfornovo.it. URL consultato il 17 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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