Piergiorgio Bellocchio

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Piergiorgio Bellocchio

Piergiorgio Bellocchio (Piacenza, 15 dicembre 1931Piacenza, 18 aprile 2022) è stato un critico letterario e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fondatore, insieme a Grazia Cherchi e Augusto Vegezzi nel 1962 della rivista Quaderni piacentini, che ha animato fino alla chiusura[1], ha vinto con i racconti I piacevoli servi (Mondadori, Milano 1966) il premio Pozzale di Empoli[2]. Nel 1969 è stato il primo direttore responsabile di Lotta Continua, organo ufficiale dell'omonima formazione extraparlamentare, non ne seguì però l'evoluzione redazionale[3].

Dal 1977 al 1980 ha diretto la casa editrice Gulliver di Milano; nel 1985 ha fondato, con Alfonso Berardinelli, la rivista letteraria Diario. Nel 1995 fu perito di Susanna Tamaro nella causa intentata contro Daniele Luttazzi, la cui parodia, Va' dove ti porta il clito, era accusata di essere un plagio. Il ricorso fu respinto dai giudici.[4]

Le sue prose critiche sono raccolte in Dalla parte del torto (Einaudi, Torino 1989), Eventualmente (Rizzoli, Milano 1993), L'astuzia delle passioni (Rizzoli, Milano 1995), Oggetti smarriti (Baldini Castoldi Dalai, Milano 1996), Al di sotto della mischia. Satire e saggi (Scheiwiller, Milano 2007) e Diario 1985-1993 (con Alfonso Berardinelli), Macerata, Quodlibet, 2010. Nel 2020 viene pubblicata da Quodlibet la raccolta Un seme di umanità.

Fratello del regista Marco Bellocchio, viveva a Piacenza, dove è poi morto nel 2022 all'età di 90 anni.[5]

Pensiero sociale[modifica | modifica wikitesto]

Da critico sociale marxista, Bellocchio riteneva che il consumismo avesse sconfitto definitivamente il comunismo e le sue lotte, a suo dire troppo ideologiche nel portare avanti la lotta in fabbrica e troppo poco "sociali". Così come non riteneva la liberazione sessuale una vera liberazione, ma un prodotto del consumismo e un'industria[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • I piacevoli servi, Mondadori, 1966;
  • Dalla parte del torto, Einaudi, Torino 1989;
  • Eventualmente, Rizzoli, Milano, 1993;
  • L'astuzia delle passioni, Rizzoli, Milano, 1995;
  • Oggetti smarriti, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 1996;
  • AA VV. Dal grande fiume al mare, Pendragon, 2003, pp. 320;
  • Al di sotto della mischia. Satire e saggi, Scheiwiller, Milano 2007;
  • (con Alfonso Berardinelli) Diario 1985-1993, Quodlibet, Macerata, 2010;
  • Un seme di umanità. Note di letteratura, Quodlibet, Macerata, 2020;
  • Diario del Novecento (a cura di Gianni D'Amo), Il Saggiatore, Milano, 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Goffredo Fofi e Vittorio Giacopini (a cura di), Prima e dopo il '68. Antologia dei Quaderni piacentini, Roma, Minimum Fax, 1998, p. 5, ISBN 88-86568-51-7.
  2. ^ Edizione 1966 - Premio Pozzale Luigi Russo, su premiopozzale.it. URL consultato il 24 aprile 2022.
  3. ^ Luigi Bobbio, Lotta continua. Storia di un'organizzazione rivoluzionaria., Roma, Savelli, 1979, p. 72.
  4. ^ Giulia Borgese, Luttazzi Tamaro: parodia non è reato, in Corriere della Sera, 16 novembre 1995. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  5. ^ È morto lo scrittore, giornalista e critico letterario Piergiorgio Bellocchio, su Il Post, 19 aprile 2022. URL consultato il 24 aprile 2022.
  6. ^ Quaderni piacentini. URL consultato il 19 aprile 2022.

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Controllo di autoritàVIAF (EN79158455 · ISNI (EN0000 0001 0991 9302 · SBN CFIV101202 · LCCN (ENnr95031984 · GND (DE119340275 · BNF (FRcb135985040 (data) · J9U (ENHE987007391945705171 · CONOR.SI (SL54092131 · WorldCat Identities (ENlccn-nr95031984