Piedivalle

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Piedivalle
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Comune Preci
Territorio
Coordinate42°52′55.99″N 13°02′15.55″E / 42.882219°N 13.037654°E42.882219; 13.037654 (Piedivalle)
Altitudine611 m s.l.m.
Abitanti35 (2001)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Piedivalle
Piedivalle

Piedivalle è una frazione del comune di Preci (PG) disposta lungo il corso del fiume Campiano, a 611 m s.l.m., ed all'incrocio con un itinerario montano storico che porta a Visso [1]. Secondo i dati del censimento Istat del 2001, gli abitanti sono 35 [2] Archiviato il 27 ottobre 2020 in Internet Archive..

Insieme alle vicine comunità di Acquaro e Valle, sorse per ospitare le famiglie che desideravano la protezione dei monaci dell'abbazia di Sant'Eutizio.

Nel paese si trova la chiesa di San Giovanni Battista (XVI secolo), con un portale risalente al 1535, e la chiesa di Santa Maria del Ponte (XVII secolo) [3].

A breve distanza, il monumento principale dell'intera valle Castoriana è costituito dall'abbazia [4], fondata dal leggendario monaco siriano Eutizio, nel V secolo: egli fu maestro di vita per san Benedetto e santa Scolastica. Essa si trova nella stretta valle posta tra i monti Moricone e Macchialunga, erede dei primi insediamenti fondati dal monaco Spes, di cui rimangono alcune tracce nella grotta dell'abbazia. All'interno è conservato anche un Reliquiario del 1544, in argento, rame ed oro, contenente il cilicio del santo [5].

Gli eventi principali sono rappresentati dalla Festa di Sant'Eutizio, il 23 maggio, e dalla Festa della Madonna del Ponte, a ferragosto [6] Archiviato il 6 settembre 2007 in Internet Archive.. Il 9 dicembre invece si svolge lu focaracciu, così detto nell'intera vallata, mentre a Piedivalle come nella guaita di Sant'Eutizio "lu cirquijolu": l'accensione di falò di ginestra nella notte per ricordare la leggendaria traslazione angelica della Santa Casa di Nazaret fino a Loreto [7]. La filastrocca cantata nell'occasione recita:

«venite a scallavve tutti quanti
sia dereto che davanti,
e in questa serata bella
co lu vinu e la ciammella
sia a lu bieju che a lu bruttu,
j'atturimo lu cunnuttu.»