Philodromus margaritatus

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Philodromus margaritatus
Femmina fotografata vicino a Livorno (Toscana)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Thomisoidea
Famiglia Philodromidae
Genere Philodromus
Specie P. margaritatus
Nomenclatura binomiale
Philodromus margaritatus
(Clerck, 1757)

Philodromus margaritatus (Clerck, 1757) è un ragno appartenente alla famiglia Philodromidae[1][2][3][4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato sulle Dolomiti sopra a Canazei (Trentino)

Il prosoma e l'opistosoma sono grigio-giallognolo chiaro, punteggiati di marrone e nero e coperti di setole bianche; le zampe sono giallo chiaro, con anelli marrone-nero più o meno evidenti[4]. Il maschio ha una lunghezza corporea media di 5-7 mm, mentre la femmina, più grande, di 8-10 mm[4].

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nella forma laevipes filmato a Burgwald (Assia)

Gli esemplari si rinvengono frequentemente sui tronchi degli alberi, specialmente se coperti da licheni, con i quali possono mimetizzarsi grazie al colore criptico[3][4]. Gli adulti appaiono in maggio-giugno[3].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è attestata in pressoché tutta Europa (ma non si hanno dati riguardo alla sua presenza in alcuni paesi e in alcune isole quali Irlanda e Islanda), ed è presente anche in Turchia, Caucaso, tutta la Russia, il Kazakistan, la Corea e il Giappone[1][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Philodromus margaritatus (Clerck 1757), su Fauna Europaea. URL consultato il 25 novembre 2018.
  2. ^ (EN) Philodromus margaritatus (Clerck 1757), su Encyclopedia of Life. URL consultato il 25 novembre 2018.
  3. ^ a b c (EN) Philodromus margaritatus, su Spider Recording Scheme. URL consultato il 25 novembre 2018.
  4. ^ a b c d e (EN) Philodromus margaritatus (Clerck, 1757), su araneae - Spiders of Europe. URL consultato il 25 novembre 2018.

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