Phalanger vestitus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cusco di Stein
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Diprotodontia
Sottordine Phalangeriformes
Superfamiglia Phalangeroidea
Famiglia Phalangeridae
Sottofamiglia Phalangerinae
Tribù Phalangerini
Genere Phalanger
Specie P. vestitus
Nomenclatura binomiale
Phalanger vestitus
(Milne-Edwards, 1877)
Areale

Il cusco di Stein (Phalanger vestitus Milne-Edwards, 1877) è un marsupiale arboricolo della famiglia dei Falangeridi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I maschi hanno una lunghezza testa-corpo di 32,7-43,7 cm e una coda di 30,5-40,4 cm; le femmine, più grandi, hanno una lunghezza testa-corpo di 35,3-45,5 cm e una coda di 33,3-38,7 cm. Avendo un areale piuttosto vasto, il manto del cusco di Stein varia molto da una regione all'altra, sia nella lunghezza del pelo che nella sua colorazione. Si va da esemplari dal manto breve color bruno-argento chiaro, attraverso esemplari intermedi dalla colorazione simile a quella del cusco di montagna (P. carmelitae), a esemplari dal manto lungo color marrone scuro, simili al cusco sericeo (P. sericeus)[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Attivo soprattutto al crepuscolo e di notte, il cusco di Stein è essenzialmente vegetariano: mangia frutti e foglie ma integra la sua dieta con insetti e uova di volatili. Si ritiene che la femmina partorisca un unico piccolo[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il cusco di Stein è endemico della Nuova Guinea. Vive, con quattro popolazioni molto distanziate tra loro, nelle foreste pluviali di montagna, a quote comprese tra i 1200 e i 2200 m.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Phalanger vestitus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Phalanger vestitus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Bulletin of the British Museum (1965).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi