Penelope jacquacu

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Guan di Spix
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Infraphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Galliformes
Famiglia Cracidae
Genere Penelope
Specie P. jacquacu
Nomenclatura binomiale
Penelope jacquacu
Spix, 1825
Areale
Areale del guan di Spix in Brasile

Il guan di Spix (Penelope jacquacu Spix, 1825) è un uccello galliforme della famiglia dei Cracidi. Il nome comune ricorda il naturalista tedesco Johann Baptist von Spix (1782-1826).[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le quattro sottospecie del guan di Spix differiscono per peso e piumaggio, e tra di loro ci sono intergradazioni. La loro lunghezza è di circa 66-76 cm . Il maschio e la femmina della sottospecie nominale (P. j. jacquacu) pesano rispettivamente 1,24-1,36 kg e 1,14 kg . Il maschio di P. j. orienticola pesa tra gli 1,4 e gli 1,78 kg, mentre la femmina tra gli 1,27 e gli 1,72 kg . La sottospecie nominale ha un piumaggio bronzeo verde oliva nelle parti superiori e rossiccio brillante in quelle inferiori. Il guan di Grant (P. j. granti) ha un colore molto più scuro: le parti superiori hanno una lucentezza blu-verde e le parti inferiori sono di color rosso scuro. P. j. speciosa presenta un piumaggio simile a quello della sottospecie nominale, mentre P. j. orienticola presenta dimensioni e colorazione intermedie tra P. j. jacquacu e P. j. granti.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il guan di Spix si nutre singolarmente o in piccoli gruppi familiari, per lo più nella parte alta delle chiome degli alberi, ma in alcune regioni si alimenta a terra. La sua dieta è composta principalmente da frutta e semi, sebbene sia stato anche segnalato che segua le formiche legionarie per nutrirsi di artropodi in fuga.[3]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Il periodo di riproduzione del guan di Spix varia geograficamente; esempi includono da gennaio a maggio in Venezuela e agosto e settembre in Perù. L'unico nido che è stato descritto era fatto di foglie e posto ad una altezza di circa 5 m su un albero. I periodi di incubazione e di involo non sono noti.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Penelope jacquacu è diffuso nella parte superiore del fiume Orinoco e nei bacini occidentali del Rio delle Amazzoni in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela. Andando da nord a sud la sequenza delle sottospecie è granti, orienticola, jacquacu e speciosa. Abita sia la foresta tropicale che la foresta di várzea (allagata stagionalmente). Nelle alture superiori del Perù e della Bolivia si trova nella foresta nebulosa, ad altitudini inferiori si trova nella foresta pluviale umida. Si presume che la specie sia sedentaria.[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono riconosciute quattro sottospecie di guan di Spix: Penelope jacquacu granti (guan di Grant) e il gruppo "guan di Spix" composto da P. j. jacquacu, P. j. orienticola e P. j. speciosa.[3] È stato considerato conspecifico con il guan zampescure ( P. obscura ) o guan crestato (P. purpurascens). P. j. speciosa una volta era considerata una razza di guan zampescure, e il "guan di Grant" era precedentemente considerato una specie separata.[3][4]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

L'IUCN ha valutato il guan di Spix come a rischio minimo. Il suo areale globale stimato si estende su circa 5,9 milioni di km², ed è comune in almeno parte di questa area. Tuttavia, la popolazione totale è sconosciuta e si pensa che sia in diminuzione. La specie è ampiamente cacciata per il cibo.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International. 2016, Penelope jacquacu, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Margaret Sandwith, Whose Bird? Men and Women Commemorated in the Common Names of Birds by Bo Beolens and Michael Watkins, in Ostrich, vol. 75, n. 1-2, 2004-03, pp. 78–78, DOI:10.2989/00306520409485417. URL consultato il 28 novembre 2022.
  3. ^ a b c d e f (EN) Josep del Hoyo e Guy M. Kirwan, Spix's Guan (Penelope jacquacu), Cornell Lab of Ornithology, 4 marzo 2020, DOI:10.2173/bow.spigua1.01. URL consultato il 28 novembre 2022.
  4. ^ South American Classification Committee, su www.museum.lsu.edu. URL consultato il 28 novembre 2022.
  5. ^ BirdLife International (2016). "Penelope jacquacu". IUCN Red List of Threatened Species. 2016: e.T22678386A92771552. doi:10.2305/IUCN.UK.2016-3.RLTS.T22678386A92771552.en. Retrieved 16 November 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Penelope jacquacu, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.