Paolo Cossi

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Paolo Cossi (Pordenone, 11 maggio 1980) è un fumettista italiano, soprannominato dalla critica il folletto del fumetto[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli studi[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Cossi nasce a Pordenone nel 1980. Segue corsi di fumetto con Davide Toffolo, Giorgio Cavazzano e Romeo Toffanetti. Dal 1997 tiene corsi di tecnica del fumetto nelle scuole, nonché di sensibilizzazione a questo medium.

Nel 2002 vince il 1º premio al concorso Jacovitti, che gli permette di frequentare gratuitamente la Scuola del Fumetto di Milano. Nello stesso anno pubblica il suo primo libro: Corona. L'uomo del bosco di Erto. Inizia così la sua carriera di scrittore fumettista.

Riviste[modifica | modifica wikitesto]

ALP (su testi di Andrea Gobetti), Linus, Sette e La lettura (Corriere della sera), Piccolo Missionario.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 vince il Premio Albertarelli dell'A.N.A.F.I. come migliore giovane disegnatore italiano, per aver messo in luce uno stile personale che attinge a un'elegante commistione fra disegno classico e segno ironico[2].

Nel 2009 Premio Condorcet Aron per la democrazia consegnato dal Parlamento della Comunità Francese con il libro "Medz Yeghern, il grande male", pubblicato poi anche in Francia, Spagna, Corea, Paesi Bassi con grande successo.

Nel 2010 vince il Premio Diagonale come migliore autore straniero a Bruxelles.

Oggi[modifica | modifica wikitesto]

Nelle sue opere si sente molto questo attaccamento alla natura dei boschi e delle montagne, in particolare le Alpi.

I suoi libri sono stati pubblicati in Italia, Francia, Spagna, Belgio, Corea, Paesi Bassi, Norvegia, Armenia, Stati Uniti.

Nel 2016 fonda l'Archivio del fumetto d'Alta Quota "Paolo Cossi" - Andreis (PN) sostenuto dall'Associazione Culturale Màcheri

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ B. Silbe, La montagna di Cossi è un fumetto d’arte, "Il Giornale" 03/12/2006
  2. ^ Dalla biografia di Paolo Cossi su Zam

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN78809183 · ISNI (EN0000 0000 8158 5039 · SBN VIAV106354 · LCCN (ENnb2007020309 · GND (DE142318523 · BNF (FRcb15947787r (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2007020309