Paolo Paoletti

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Paolo Paoletti
Paoletti in uniforme di arbitro federale
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Rugby a 15
Ruolo Tallonatore
Ritirato 1980
Carriera
Attività di club[1]
1969-72Frascati
1972-74CUS Genova
1974-80Brescia
Attività da giocatore internazionale
1972-76Bandiera dell'Italia Italia20 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 4 febbraio 2011

Paolo Paoletti (Frascati, 1º maggio 1952Grottaferrata, 29 marzo 2020) è stato un rugbista a 15, arbitro di rugby a 15 e attore teatrale italiano, il cui ruolo in carriera agonistica era quello di tallonatore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel Frascati, in cui debuttò nel 1969, ivi militò fino al 1972; per un biennio militò nel CUS Genova, giungendo secondo al suo primo anno a un solo punto dal Petrarca campione d'Italia; nel 1974 si trasferì al Brescia dove vinse lo scudetto alla sua prima stagione.

Esordì in Nazionale a Lisbona il 2 aprile 1972, in un incontro di Coppa delle Nazioni contro il Portogallo, e l'anno successivo prese parte al tour in Africa australe del 1973, la prima grande spedizione azzurra extraeuropea[1]. Furono in totale 20 gli incontri internazionali di Paoletti, l'ultimo dei quali nel 1976 a Parma contro la Romania; tra gli altri tour cui prese parte figurano quelli del 1974 in Inghilterra, del 1975 in Scozia e del 1976 in Galles.

Dopo il ritiro dalla carriera agonistica intraprese quella di arbitro dal 1982 al 1992, in parallelo alla sua professione di insegnante di scuola superiore.

Nel 2012 Paoletti fu in scena in teatro nel dramma Finding Murdoch, adattamento dall'originale inglese della neozelandese Margot McRae[2], che narra la storia di Keith Murdoch, ex giocatore degli All Blacks che, dopo essere stato escluso nel 1972 da un tour a causa di una rissa mentre la squadra era in Galles, non fece ritorno in patria e sparì in Australia, rendendosi irreperibile per anni[2]. Paoletti ha interpretato il protagonista della storia[2].

È scomparso il 29 marzo 2020 a Grottaferrata nel cui ospedale era ricoverato[3].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per 10 presenze in Nazionale (brevetto 2750)[4]»
— 1974
immagine del nastrino non ancora presente
Ovale d'oro con fronda FIR
«Per comprovata quarantennale attività tecnica e atletica[5]»
— 9 marzo 2019

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dondi saluta gli azzurri del ’73, su solorugby.org, 13 marzo 2008. URL consultato il 26 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2008).
  2. ^ a b c Stefano Semeraro, Cattivi questi All Blacks. Anche a teatro, in La Stampa, 15 novembre 2012. URL consultato il 17 gennaio 2013.
  3. ^ Cordoglio di FIR per la scomparsa di Paolo Paoletti, azzurro numero 267, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 30 marzo 2020. URL consultato il 31 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2020).
  4. ^ Benemerenze sportive di Paolo Paoletti, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
  5. ^ Oro con fronda, su ilciar.it, Club Italia Amatori Rugby, 3 settembre 2019. URL consultato il 14 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2019).

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