Palazzo del Banco di Napoli (Potenza)
Palazzo del Banco di Napoli a Potenza | |
---|---|
Vista frontale del Palazzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Località | Potenza |
Indirizzo | Corso XVIII Agosto 1860, 99 |
Coordinate | 40°38′18.95″N 15°48′24.03″E / 40.638596°N 15.806675°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1910-1914 |
Stile | neoclassico |
Uso | Sede locale del Banco di Napoli e del gruppo Intesa Sanpaolo |
Piani | 3 |
Realizzazione | |
Ingegnere | Guglielmo Boldoni |
Proprietario | Intesa Sanpaolo |
Committente | Banco di Napoli |
Il Palazzo del Banco di Napoli è un edificio storico di Potenza situato nel centro della città, in corso XVIII Agosto.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La sede potentina del Banco di Napoli fu la prima filiale di un istituto di credito ad essere aperta nel capoluogo dell'allora provincia di Basilicata[1], sebbene sin dal 1868 lo stesso Banco avesse ricevuto l'autorizzazione ad aprire sedi e succursali in tutte le province meridionali.[2] Il palazzo venne realizzato tra il 1910 ed il 1914 su progetto dell’ingegner Boldoni.[1][3] Danneggiato dal sisma del 1980, venne restaurato nel 1982 a cura dell'ingegner Donato Sparacio.[1] Attualmente è di proprietà del gruppo Intesa Sanpaolo, che ha acquisito la proprietà del Banco di Napoli nel 2002.[4]
Architettura[modifica | modifica wikitesto]
L'edificio è stato edificato in un lotto trapezoidale delimitato dalle strade preesistenti e presenta all'esterno, in corrispondenza del lato più corto, un piccolo giardino di pertinenza.[1][3] È realizzato in muratura portante e ricalca lo stile tipicamente neoclassico dei palazzi settecenteschi del Vanvitelli e del Fuga.[1][3] Costituito da tre piani adibiti ad uffici, collegati tra loro da una grande scalinata decorata con stucchi e marmo rosso di Verona[1][3], più un piano seminterrato utilizzato come caveau, il palazzo si sviluppa attorno all'atrio centrale, che è lo spazio più significativo dell'edificio a livello formale, funzionale ed estetico: adibito a sede degli sportelli al pubblico, è sormontato da un lucernario e si affaccia direttamente su corso XVIII Agosto tramite l'ingresso principale, venendo valorizzato dagli effetti di luce generati dai loggiati e dalle arcate decorate con stucchi.[1] Vista l'evidente similitudine dell'edificio con alcuni palazzi storici napoletani, venne considerato l'esempio di architettura colta nel capoluogo lucano, almeno fino all'avvento delle successive architetture di epoca fascista.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h V. Giambersio, pp. 46-47.
- ^ Invito a palazzo, su Intesa Sanpaolo Group. URL consultato l'11 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2020).
- ^ a b c d Palazzo del Banco di Napoli - Potenza, su wikimapia.org. URL consultato l'11 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2020).
- ^ Storia del banco di napoli, su Fondazione Banco di Napoli, 10 dicembre 2015. URL consultato l'11 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2020).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Valerio Giambersio, Guida all'architettura del Novecento a Potenza, Melfi, tip. Libria, 1995.