Ospedale di San Luca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ospedale di San Luca
La facciata dell'ospedale su via Moretto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàBrescia
Indirizzo
  • piazzetta San Luca
  • piazzetta Giuseppe Tovini
  • via Felice Cavallotti
  • via Moretto
  • via San Martino della Battaglia
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione24 maggio 1447

L'ospedale maggiore di Brescia, altresì nominato ospedale di San Luca o ospedale grande[1]; è stato un antico ospedale della città di Brescia. Situato nell'edificio noto come Crociera di San Luca, viene fondato nel 1447, diventando così uno degli ospedali più antichi d'Italia. Trasferito nel 1884[2], la Crociera ha conosciuto diverse destinazioni d'uso, fino al progetto di recupero come galleria d'arte contemporanea il cui concorso si è tenuto alla fine del Novecento.

Questa voce riguarda la zona di:
Via Moretto
Visita il Portale di Brescia

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione di un grande ospedale che unificasse in una sola struttura tutte le funzioni fino a quel momento svolte da numerose, piccole istituzioni sparse in città viene avviata nel 1447 e portata a termine nel 1452. Il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura a pianta cruciforme, da cui la tradizionale denominazione di "Crociera di San Luca", sebbene il braccio ovest non sia mai stato realizzato. L'ospedale di San Luca rappresenta uno dei più antichi ospedali d'Italia, preso a modello da analoghe strutture coeve come la Ca' Granda a Milano[3], eretta dal 1456 in poi con forma di croce perfetta inscritta entro un quadrato[4].

La costruzione dell'ospedale ingloba alcune case degli Umiliati di Gambara e quelli del monastero di San Luca di Quinzano d'Oglio. La permanenza secolare dell'ospedale in questo edificio dura fino al 1884[2], quando viene trasferito presso l'ex convento di san Domenico, demolito nel secondo dopoguerra[4].

Trasferito l'ospedale, la Crociera di San Luca conosce diverse destinazioni d'uso: biblioteca popolare circolante, palestra della società sportiva Forza e Costanza, sede della Esposizione Operaia e dell'Istituto sociale di istruzione, finché nel 1937 il comune decide di trasformarla in sala cinematografica[4].

Crociera di San Luca sul lato di Via Felice Cavallotti.

Il prospetto su corso Giuseppe Zanardelli, già ricostruito dall'architetto Luigi Tombola nel 1889, viene ulteriormente modificato da Giacomo Mutti nel 1956, intervento reso necessario dopo che, nel 1954, un incendio aveva distrutto parte della facciata. Un ulteriore intervento viene eseguito nel 1960 con la costruzione del moderno edificio ancora visibile[4].

Alla fine del Novecento, l'amministrazione comunale cittadina ha bandito un concorso per la trasformazione della Crociera di san Luca in centro d'arte e cultura contemporanea. Il progetto risultato vincitore è opera degli architetti Giorgio Goffi e Mario Mento, in collaborazione con gli associati spagnoli Luis Moreno Mansilla ed Emilio Tunon[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il prospetto nord della crociera, come detto, ha perso totalmente l'aspetto originario dopo l'intervento del 1960. Originale, invece, è la facciata sud, su via Moretto, con lesene di ordine dorico e ordine ionico sovrapposte, finestrone centrale e frontone triangolare a coronamento, tipologia molto simile a una tradizionale facciata di edificio chiesastico.

La chiesa di San Luca[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Luca (Brescia).

Fondata nel Duecento, ha subito i primi rifacimenti nel Quattrocento quando è entrata a far parte della struttura dell'ospedale come cappella principale. Una ricostruzione più radicale è stata eseguita nel Settecento, mentre nell'Ottocento l'orientamento è stato invertito per l'apertura del nuovo ingresso su via San Martino della Battaglia.

Contiene discrete opere d'arte pittorica e scultorea. Nella chiesa sono sepolti il Beato Giuseppe Tovini e il pedagogista Vittorino Chizzolini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonino Mariella, Ospedale Maggiore, in Le origini degli ospedali bresciani (PDF), Brescia, Fratelli Geroldi, 1963, pp. 99-117. URL consultato il 31 dicembre 2018. Ospitato su Ateneo di Brescia.
    «Nota 57. L'Ospedale Maggiore ebbe all'inizio parecchi nomi: Ospedale Grande, Ospedale nuovo, Ospedale S. Luca ecc. che si usavano indistintamente. Si affermò e rimase solo quello di Ospedale Maggiore.»
  2. ^ a b Antonino Mariella, Le origini degli ospedali bresciani (PDF), Brescia, Fratelli Geroldi, 1963, p. 112. URL consultato il 31 dicembre 2018. Ospitato su Ateneo di Brescia.
    «L'ospedale Maggiore fu trasportato nel 1884 nell'ex convento di S. Domenico»
  3. ^ Antonino Mariella, Le origini degli ospedali bresciani (PDF), Brescia, Fratelli Geroldi, 1963, pp. 111-112. URL consultato il 31 dicembre 2018. Ospitato su Ateneo di Brescia.
    «Il nuovo ospedale dovette impressionare [...] anche quelli delle altre città della Lombardia. Infatti i ventiquattro milanesi deputati per il governo e la costruzione del loro Ospedale Maggiore si rivolsero il 12 aprile 1456 ai presidenti dell'ospedale Maggiore di Brescia, chiedendo consigli di ordine finanziario e tecnico, e informazioni generali per la buona riuscita della loro opera. Per la circostanza fu inviato a Brescia Giovanni Moneta, che doveva raccogliere notizie e dati utili da riferire ai suoi illustri mandanti»
  4. ^ a b c d e Braga, Simonetto, pp. 26-27.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]