Ordine tuscanico

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Schema dell'Ordine tuscanico secondo Vignola
Ordine tuscanico confrontato con gli altri ordini architettonici.
Tuscanico secondo Andrea Palladio, ne I quattro libri dell'architettura.
Il pianto terra della Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia è realizzato con l'ordine tuscanico.

L'ordine tuscanico o ordine toscano[1] (dal latino tuscanĭcus con il significato di etrusco[2]) è un ordine architettonico dell'architettura etrusca, presente storicamente nell'architettura romana e successivamente in quella rinascimentale Italiana.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'ordine tuscanico viene descritto da Vitruvio nel trattato De Architectura. Quest'ultimo gli attribuisce un'origine etrusca e ne dà una descrizione sommaria, concedendogli poca considerazione.[3] Non si può escludere che sia stato un adattamento in terra italica dell'ordine dorico, di cui mantiene quasi tutte le caratteristiche più importanti, anche se generalmente abbandona il fusto scanalato e riduce lo spessore dell'echino e dell’abaco.[4] Al tempo di Vitruvio, veniva ancora utilizzato prevalentemente in costruzioni lignee.

Nella codificazione rinascimentale degli ordini, la distinzione dal dorico è spesso accademica e difficile da interpretare nelle architetture, per cui, nel descrivere uno stesso monumento, gli studiosi utilizzano entrambi i termini.[5] La probabile origine etrusca dell'ordine tuscanico ne favorì il largo utilizzo nel Granducato di Toscana a partire dal duca Cosimo I.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le caratteristiche principali di questo ordine architettonico sono le seguenti:

  • Base: l'ordine tuscanico è costituito da un semplice toro o una modanatura con profilo a semicerchio convesso;
  • Fusto: come nell'ordine dorico ma più snello, senza vistosa rastremazione verso l’alto, liscio. Tuttavia molti fusti, che oggi sembrano lisci, avevano in origine un rivestimento in stucco che riproduceva le scanalature;
  • Capitello: è più articolato rispetto all'ordine dorico e con abaco ed echino più schiacciati, meno imponenti rispetto al dorico;
  • Architrave: teoricamente come nell'ordine dorico;
  • Fregio: teoricamente come nell'ordine dorico ma con triglifi e, al posto delle metope, bassorilievi semplici;
  • Cornice: teoricamente come nell'ordine dorico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ TUSCANICO - Treccani, su Treccani. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  2. ^ tuscanico - Treccani, su Treccani. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  3. ^ Joseph Rykwert, La colonna danzante. Sull'ordine in architettura, 2010, pag. 248.
  4. ^ James S. Ackerman, The Tuscan/Rustic Order: A Study in the Metaphorical Language of Architecture, Journal of the Society of Architectural Historians, 42.1 (March 1983:15-34).
  5. ^ Maria Vitiello, La committenza medicea nel Rinascimento: opere, architetti, orientamenti linguistici, Gangemi, 2004, ISBN 978-88-492-0709-5. URL consultato il 13 marzo 2023.

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