obZen

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obZen
album in studio
ArtistaMeshuggah
Pubblicazione3 marzo 2008
Durata52:42
Dischi1
Tracce9
Genere[1]Technical death metal
Djent
EtichettaNuclear Blast
ProduttoreMeshuggah
RegistrazioneFear and Loathing Studio, Stoccolma (Svezia)
FormatiCD, 2 LP, download digitale, streaming
Meshuggah - cronologia
Album precedente
(2005)
Album successivo
(2009)

obZen è il sesto album in studio del gruppo musicale svedese Meshuggah, pubblicato il 3 marzo 2008 dalla Nuclear Blast.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Composto da nove brani, si tratta del primo album del gruppo inciso con il bassista Dick Lövgren. Come affermato dal chitarrista del gruppo, Mårten Hagström, il titolo dell'album è un gioco di parole fra obscene (osceno) e Zen, la pratica spirituale. Non è una parola che ha che fare con la religione, quanto piuttosto un commento alla tendenza umana di trovare sollievo e relax commettendo atti osceni.[3]

Per la promozione dell'album, il 14 maggio 2008 il gruppo ha pubblicato il video musicale per la terza traccia Bleed.[4]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Combustion – 4:11
  2. Electric Red – 5:53
  3. Bleed – 7:24
  4. Lethargica – 5:49
  5. obZen – 4:26
  6. This Spiteful Snake – 4:54
  7. Pineal Gland Optics – 5:14
  8. Pravus – 5:12
  9. Dancers to a Discordant System – 9:36

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2008) Posizione
massima
Finlandia[5] 21
Francia[5] 123
Svezia[5] 16
Svizzera[5] 99

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jon Wiederhorn, Meshuggah Showed the Djent Bands the Meaning of Brutal With 'obZen', su Loudwire, 9 marzo 2018. URL consultato il 5 gennaio 2023.
  2. ^ Meshuggah: la tracklist di "obZen", su truemetal.it, 29 novembre 2007. URL consultato il 27 gennaio 2020.
  3. ^ Paolo Bianco, MESHUGGAH - in un'audio-intervista esclusiva, svelato il significato di obZen, il nuovo disco, su musicametal.blogosfere.it, 1º febbraio 2008. URL consultato il 27 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2010).
  4. ^ (EN) MESHUGGAH: 'Bleed' Video Available, su Blabbermouth.net, 14 maggio 2008. URL consultato il 31 gennaio 2020.
  5. ^ a b c d (NL) Meshuggah – obZen, su Ultratop. URL consultato il 27 gennaio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]