Notturno op. 32 n. 1 (Chopin)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Notturno op. 32 n. 1
CompositoreFryderyk Chopin
TonalitàSi maggiore
Tipo di composizioneNotturno
Numero d'operaop. 32
Epoca di composizione1836-1837
PubblicazioneWessel, Londra, 1837
M. Schlesinger, Parigi, 1837
A. M. Schlesinger, Berlino, 1837
DedicaMadame la Baronne Camille de Billing
Durata media5 min.
Organicopianoforte

Il Notturno op. 32 n. 1 in Si maggiore è una composizione di Fryderyk Chopin scritta fra il 1836 e il 1837.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Notturno in Si maggiore, come l'altro dell'op. 32 in La bemolle maggiore, fu composto tra il 1836 e l'anno successivo, ma, secondo alcuni studiosi, i primi abbozzi, riguardanti in particolare la prima sezione, dovrebbero risalire ad anni più giovanili, soprattutto per alcune caratteristiche vicine alle opere di Field i cui influssi sull'opera di Chopin sono avvertibili solo fino agli anni fra il 1831 e il 1832.[1]

Chopin amava molto questa sua composizione e la proponeva spesso ai propri alunni per un attento studio, come è dimostrato dalle molteplici annotazioni presenti sugli spartiti adoperati e che ci sono rimasti; in quello della signora Camille Dubois vi è grande ricchezza di appunti, di notevole importanza per la comprensione della diteggiatura voluta dal musicista. All'epoca i due notturni erano diventati molto popolari e apprezzati dal pubblico, tanto che August Wilhelmj ne fece in seguito una trascrizione per violino.[2]

Battute iniziali del Notturno in Si maggiore

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

Il brano occupa un posto particolare fra i Notturni chopiniani soprattutto per la sua costruzione. Simile a quello in Sol minore op. 15 n. 3 poiché presenta due sezioni ed è privo della ripresa, in realtà si distacca anche da quello per caratteristiche uniche.

Il primo tema, dolce e meditativo, è ben delineato, mentre il secondo è meno definibile e presenta una lunghezza notevole. Ha un aspetto di «melodia continua»,[2] realizzata con elementi della prima parte, viene ad assumere un aspetto di divagazione sognante. La pacatezza viene però interrotta all'improvviso, quasi un brusco risveglio che riconduce a una realtà drammatica. Dopo un accenno di cadenza, un lungo trillo sembrerebbe proporre la ripresa, ma un accordo di tonalità inaspettata porta a una nota ripetuta, minacciosa, un Fa suonato dalla mano sinistra, simile a un battito di tamburo che preannuncia la tragedia.[3] Le ultime battute del Notturno sono costituite da un recitativo tormentato e angosciato che spezza l'illusione del sogno; è una conclusione che va oltre ogni regola di costruzione e che Chopin non ripeterà più in altre composizioni.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ André Coeuroy, Chopin, Parigi, Plon, 1951
  2. ^ a b c Gastone Belotti, Chopin, Torino, EDT, 1984
  3. ^ James Hunecker, Chopin. The Man and his Music, Londra, Reeves, 1913
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica