Niceta Eugeniano
Niceta Eugeniano (in greco Νικήτας Εὐγενειανός?; XII secolo) è stato uno scrittore bizantino.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Della sua vita non si sa quasi nulla e le maggiori informazioni in proposito sono desunte dalle sue stesse opere. Fu quasi certamente amico di Teodoro Prodromo (forse ne fu allievo) e precettore di Stefano Comneno, figlio di Costantino Comneno e dunque appartenente a un ramo della famiglia regnante.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Drosilla e Caricle
[modifica | modifica wikitesto]Niceta Eugeniano fu autore di un romanzo bizantino d'amore, di nove libri, prevalentemente in versi dodecasillabi.[2] Secondo l'indicazione di un manoscritto, il Par. gr. 2908 (copiato attorno al 1500 da Giorgio Ermonimo[3]), il romanzo fu scritto "in imitazione del beatissimo filosofo Prodromo"; gli studiosi ritengono che il Prodromo in questione sia Teodoro Prodromo e datano quindi la composizione del romanzo a dopo la sua morte.[4]
Il romanzo è conservato in quattro manoscritti, tutti derivanti dal medesimo archetipo Ω,[5] e non sembra aver attirato particolari attenzioni da parte degli umanisti.[6] Niceta Eugeniano attinge qui a piene mani dalle Etiopiche di Eliodoro di Emesa, ma anche dal Rodante e Dosicle di Teodoro Prodromo, mentre non è sempre chiaro il suo rapporto con l'Ismine e Isminia di Eustazio Macrembolita. Gli studi hanno comunque mostrato che Niceta Eugeniano deve aver composto la propria opera almeno un decennio dopo Eustazio Macrembolita.[7]
Monodie per Teodoro Prodromo
[modifica | modifica wikitesto]Niceta Eugeniano compose tre monodie (cioè lamenti funebri) per la morte di Teodoro Prodromo, una in prosa e due in versi.[8]
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]Altre opere attribuite a Niceta Eugeniano sono:[8]
- due epitalami per una coppia di sposi non identificata, uno in dodecasillabi e l'altro in esametri;
- una collezione di epigrammi, parafrasi di carmi già contenuti nell'Antologia Palatina, utilizzati anche nel romanzo;
- una orazione funebre per Stefano Comneno (m. 1156/7);
- una lettera, diretta Εἰς Γραμματικὴν ἐρωμένην (in greco classico: Eis Grammatikēn erōmenēn; in greco bizantino: Is Grammatikin eromenin; "All'amata Grammatica").
Tutte queste opere sono anonime nei manoscritti e sono state attribuite a Niceta Eugeniano sulla base dello stile. A Niceta Eugeniano è stato attribuito anche un breve carme in lode di Cariclea, l'eroina delle Etiopiche di Eliodoro, precedentemente attribuito a Teodoro Prodromo.[9]
Attribuzioni discusse
[modifica | modifica wikitesto]A Niceta Eugeniano sono state variamente attribuite le seguenti opere, la cui paternità non è tuttavia certa:[1]
- una serie di esercizi grammaticali, alcuni dei quali trovano riscontro nell'orazione funebre;
- una satira (nei manoscritti Ἀνάχαρσις ἢ Ανανίας, Anacharsis ē Ananias, Anacharsis i Ananias, "Anacarsis o Ananias");
- un'ulteriore monodia, la cui attribuzione è ora rifiutata.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Jeffreys 2012, pp. 341-2.
- ^ Solo tre sezioni sono in esametri: III 263-88 e 197-320 (canzoni) e VI 205-35 (un lamento). Jeffreys 2012, p. 344.
- ^ Jeffreys 2012, p. 344 lo dice "from the early fifteenth [century]", ma alla pagina precedente aveva affermato che il manoscritto era stato copiato da Giorgio Ermonimo "ca. 1500". Giorgio Ermonimo lavorò nella seconda metà del sec. XV: vd. Ernst Gamillscheg e Dieter Harlfinger, Repertorium der Griechischen Kopisten (800-1600), 1. Teil: Handschriften aus Bibliotheken Grossbritanniens, Bd. A: Verzeichnis der Kopisten, Wien, Verlag der österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1981, n° 61. Vd. anche Erich Trapp, Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, 3. Teil: Δ... – Ἡσύχιος, Wien, Verlag der österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1978, n° 6125. Il manoscritto Par. gr. 2908 è elencato tra quelli di Giorgio Ermonimo in RGK, 2. Teil: Handschriften aus Bibliotheken Frankreichs und Nachträge zu den Bibliotheken Grossbritanniens, Bd. A: Verzeichnis der Kopisten, n° 80.
- ^ Conca 1990, pp. 8-9 e 30.
- ^ Oltre al già citato Paris, Biblioteca nazionale di Francia, gr. 2908 (in sigla P; XVex. sec.), gli altri manoscritti sono: Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, gr. 412 (M; XIII sec.); Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urbinate gr. 134 (U; XVmed. sec.); Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e Doni 341 (F; XVex. sec.). Secondo l'editore critico dell'opera, Conca 1990, pp. 7-17, lo stemma codicum è bipartito: da un lato il solo M, dall'altro un codice perduto da cui derivano da un lato P, dall'altro un altro codice perduto da cui originarono UL. Giorgio Ermonimo, nel copiare P, e l'autore del codice che ha originato UL dovevano aver presente M.
- ^ Jeffreys 2012, p. 344.
- ^ Jeffreys 2012, pp. 348-50.
- ^ a b Jeffreys 2012, p. 341.
- ^ L'attribuzione a Niceta Eugeniano è di Bianchi 2010. In precedenza il carme era stato studiato ed edito in Heliodori Emeseni Aethiopica, Aristides Colonna recensuit, Romae, Typis regiae officinae polygraphicae, 1938, pp. 371-72.; con nuovi aggiustamenti in Aristide Colonna, Un epigramma di Teodoro Prodromo sulla «Cariclea» di Eliodoro, in Sergio Felici (a cura di), «Humanitas» classica e «Sapientia» cristiana. Scritti offerti a Roberto Iacoangeli, Roma, Libreria Ateneo Salesiano, pp. 61-63, ISBN 9788821302312. In entrambi i casi, il Colonna attribuiva il carme a Teodoro Prodromo (nell'edizione eliodorea dubitativamente).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Drosilla e Caricle
[modifica | modifica wikitesto]- Jean Fr. Boissonade (ed.), Nicetae Eugeniani narrationem amatoriam et Constantini Manassis fragmenta, I-II, Parisiis 1819: edizione con traduzione latina e testo a fronte.
- ristampato in: G. A. Hirschig, Ph. Le Bas, J. Lapaume, J.-Fr. Boissonade (edd.), Ἐρωτικῶν λόγων συγγράφεις. Erotici scriptores Graeci, Parisiis 1856.
- Rudolf Hercher (ed.), Ἐρωτικῶν λόγων συγγράφεις. Erotici scriptores Graeci, vol. II, Lipsiae 1859: edizione critica.
- Fedor A. Petrovskij (a c. di) Nikita Evgenian. Povest' o Drosille i Kharikle, Mosca 1969: traduzione russa.
- Quintino Cataudella (a c. di), Niceta Eugeniano. Le avventure di Drosilla e Charicle, Palermo 1988: traduzione italiana.
- Nicetas Eugenianus, De Drosillae et Chariclis amoribus, edidit Fabricius [= Fabrizio] Conca; apparatui fontium operam dedit Andreas Giusti, Amsterdam, J. C. Gieben, 1990, ISBN 978-90-70-26595-3.
- Fabrizio Conca (a c. di), Il romanzo bizantino del XII secolo. Teodoro Prodromo – Niceta Eugeniano – Eustazio Macrembolita – Constantino Manasse, Torino 1994: traduzione italiana con testo a fronte e commento.
- Karl Plepelits (a c. di.), Niketas Eugenianos. Drosilla und Charikles, Stuttgart 2003: traduzione tedesca e commento.
- Joan Burton, A Byzantine Novel. Drosilla and Charikles by Niketas Eugenianos, Wauconda 2004.
- Four Byzantine Novels, translated with introductions and notes by Elizabeth Jeffreys, Liverpool, Liverpool University Press, ISBN 9781781380079.
Monodie per Teodoro Prodromo
[modifica | modifica wikitesto]- Louis Petit, "Monodie de Nicétas Eugénianos sur Théodore Prodrome", in Vizantiskij Vremennik 9 (1902), pp 446–63: edizione della monodia in prosa.
- Carlo Gallavotti, "Novi Laurentiani codicis analecta", in Studi bizantini e neoellenici, n.s. 4 (1935), pp. 203–36: edizione delle due monodie in versi.
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]- Jean Fr. Boissonade (ed.), Nicetae Eugeniani narrationem amatoriam et Constantini Manassis fragmenta, vol. II, Parisiis 1819: edizione con traduzione latina a fronte della lettera "a Grammatica".
- Spyridion Lambros, "Ἐπιγράμματα ἀνέκδοτα", in Νέος Ἑλληνομνήμων 11 (1914), pp. 353–58: edizione degli epigrammi dal codice Vaticano, Urb. gr. 134.
- Carlo Gallavotti, "Novi Laurentiani codicis analecta", in Studi bizantini e neoellenici, n.s. 4 (1935), pp. 203–36: edizione degli epitalami.
- Brigitte Helfer, Nicetas Eugenianos, ein Rhetor und Dichter der Komnenzeit. Mit einer Edition des Epithaphios auf den Grossdrungarios Stephanos Komnenos, diss., Wien 1971: edizione dell'epitaffio per Stefano Comneno.
- Carme per Cariclea: Nunzio Bianchi, Lettori di Eliodoro a Bisanzio: il carme per Cariclea, in Graeco-Latina Brunensia, vol. 15, n. 2, 2010, pp. 13-24.
Attribuzioni discusse
[modifica | modifica wikitesto]- Ioannis D. Polemis, ‘Προβλήματα τῆς βυζαντινῆς σχεδογραφίας’, in Hellenika 45 (1995), pp. 277–302: studio degli esercizi grammaticali.
- Dimitrios A. Christides, Μαρκιανὰ ἀνέκδοτα. 1. Ἀνάχαρσις ἢ Ανανίας, 2. Ἐπιστολές -Σιγίλλιο, diss., Thessaloniki 1984: edizione della Anacharsis.
- Alexandros Sideras, 25 ἀνέκδοτοι βυζαντινοί ἐπιτάφιοι. Unedierte byzantinische Grabreden, Thessaloniki 1991: edizione della monodia.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Bisanzio
- Comneni
- Costantino Manasse
- Eustazio Macrembolita
- Impero bizantino
- Romanzo greco
- Teodoro Prodromo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nicèta Eugeniano, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27209751 · ISNI (EN) 0000 0000 8076 7252 · SBN CFIV093884 · BAV 495/40631 · CERL cnp00166598 · LCCN (EN) nr91027472 · GND (DE) 100954545 · BNF (FR) cb13200051t (data) · J9U (EN, HE) 987007318414905171 |
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