Neri Nannetti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Neri Nannetti (Firenze, 1889Firenze, 1962) è stato un artista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pronipote del pittore Giovanni Fattori, Nerino (detto Neri) Nannetti, nacque da una famiglia legata all’ambiente artistico toscano.[1]

Futuristi fiorentini: Vieri Nannetti, Nerino Nannetti, Filippo Tommaso Marinetti, Bruno Corra, Maria Ginanni, Arnaldo Ginna, Emilio Settimelli, Remo Chiti (foto del 1916, Firenze)

Aderì al futurismo sin dal 1912 e collaborò col fratello Vieri, di cinque anni più giovani di lui, alla rivista L'Italia futurista sia con "parole in libertà" sia con disegni, vignette e caricature.[1] Nel 1919 i due fratelli parteciparono con diversi disegni alla Grande Esposizione Nazionale Futurista al Palazzo Cova di Milano.[1]

Artista eclettico come il fratello, anche Neri si divise tra la scrittura ed il disegno, ma a differenza di Vieri che, superato il periodo futurista, abbandonò praticamente del tutto l'arte figurativa, quest'ultima rimase per Neri l'attività di elezione.[2]

Nel 1920 fu segretario del Fascio fiorentino dal quale in seguito si dissociò, assieme a Marinetti, in polemica con l'orientamento troppo conservatore assunto dal movimento nazionale.

Nel 1923 Neri si associò con la Tipografia Bengaglia e dette vita allo studio di pubblicità Creazioni Nerino impegnandosi nella produzione di bozzetti réclame, cartelli murali, calendari, cartoline, opuscoli che conservavano l’impronta futurista del loro autore.[1]

Negli anni Venti e Trenta si dedicò completamente alla carriera di cartellonista pubblicitario, di illustratore e di decoratore di stoffe.[2]

Massone, fu iniziato l'otto dicembre 1919 nella loggia Concordia di Firenze, promosso Maestro il 24 gennaio 1921[3].

Presso la Fondazione e Museo Primo Conti - Onlus di Fiesole (Firenze) esiste un Fondo Neri e Vieri Nannetti con raccolte di disegni, scritti, lettere ed altri documenti di entrambi i fratelli Nannetti.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Archivio Neri e Vieri Nannetti, su Fondazione Primo Conti. URL consultato il 9 luglio 2020.
  2. ^ a b Archivi Beni Culturali - Neri e Vieri Nannetti, su Siusa archivi beni culturali. URL consultato il 9 luglio 2020.
  3. ^ Fulvio Conti, Firenze massonica. Il libro matricola della Loggia Concordia (1861-1921) , Ed. Polistampa, Firenze, 2012, p. 303, no. 909.
  4. ^ Fondo Neri e Vieri Nannettii., su Fondazione e Museo Primo Conti. URL consultato il 7 luglio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Fanelli e Ezio Godoli, Il futurismo e la grafica, Edizioni di Comunità, 1988.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN54986148 · ISNI (EN0000 0000 1228 3213 · SBN USMV644370 · GND (DE12072801X