NGC 3003

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NGC 3003
Galassia a spirale barrata
Immagine della SDSS di NGC 3003
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneLeone Minore
Ascensione retta9h 48m 36s
Declinazione33° 25′ 17″
Magnitudine apparente (V)11,9
Dimensione apparente (V)5,7′ × 1,4′
Redshift0,004937 ± 0,000002
Luminosità superficiale14,16 m/MOA²
Angolo di posizione79°
Velocità radiale1480 ± 1 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
Dimensioni107000 a.l.
(32750 pc)
Mappa di localizzazione
NGC 3003
Categoria di galassie a spirale barrata

Coordinate: Carta celeste 09h 48m 36s, +33° 25′ 17″

NGC 3003 è una galassia a spirale barrata a bassa luminosità superficiale distante 63,6 milioni di anni luce nella costellazione del Leone Minore. È stata scoperta da William Herschel nel 1785.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La sua velocità rispetto alla radiazione cosmica di fondo è di 1.742 ± 18 km/s, che corrisponde a una distanza di Hubble di 25,7 ± 1,8 Mpc (∼83,8 milioni di ly).[1] NGC 3003 fu scoperta dall'astronomo anglo-tedesco William Herschel nel 1785.

La classe di luminosità di NGC 3003 è II-III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[1]

Con una luminosità superficiale pari a 14,16 m/MOA2, NGC 3003 viene qualificata come galassia a bassa luminosità superficiale (LSB). Le galassie LSB sono galassie diffuse (D) con una luminosità superficiale inferiore a quella del cielo notturno.

Ad oggi, 25 misurazioni senza spostamento verso il rosso producono una distanza di 18.764 ± 5.572 Mpc (∼61,2 milioni di ly)[2] che rientra nei valori della distanza di Hubble. Si nota, tuttavia, che è con il valore medio delle misurazioni indipendenti, quando esistono, che il database NASA/IPAC calcola il diametro di una galassia e che di conseguenza il diametro di NGC 3003 potrebbe essere di circa 44,9 kpc (∼146.000 ly) se per calcolarla utilizzassimo la distanza di Hubble.

Gruppo di NGC 2964[modifica | modifica wikitesto]

NGC 3003 fa parte del gruppo di galassie NGC 2964 insieme alla galassia NGC 2968.[3] D'altra parte, le distanze di NGC 2964, NGC 2968 e NGC 2970 sono simili e poiché sono vicine sulla sfera celeste, è molto probabile che queste tre galassie facciano parte di un gruppo fisico di galassie.[4] Inoltre, le galassie NGC 3003 e NGC 3021 si trovano nella stessa regione del cielo e, secondo lo studio condotto da Abraham Mahtessian,[5] formano una coppia di galassie.

Le galassie NGC 2970 e NGC 3021 dovrebbero quindi essere incluse nel gruppo NGC 2964.

Corpi celesti[modifica | modifica wikitesto]

Buco nero supermassiccio[modifica | modifica wikitesto]

Secondo un articolo basato sulle misurazioni della luminosità nella banda K nel vicino infrarosso del bulge di NGC 3003, si ottiene un valore di 106,3 (2,0 milioni di M) per il buco nero supermassiccio presente.[6]

Supernova[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 febbraio 1961, all'interno della galassia fu rilevata dall'astronomo svizzero Paul Wild dell'Università di Berna una supernova di tipo II[7] con una magnitudine apparente di 13,0, successivamente denominata SN 1961F.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Results for object NGC 3003, su NASA/IPAC Extragalactic Database (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2024).
  2. ^ (EN) NED Query Results for NGC 3003, su ned.ipac.caltech.edu (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2023).
  3. ^ (FR) Une liste des groupes de galaxies proches, su atunivers.free.fr (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2021).
  4. ^ (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 3003, su cseligman.com (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2018).
  5. ^ (EN) Abraham Mahtessian, Groups of galaxies. III. Some empirical characteristics, in Astrophysics, vol. 41, luglio 1998, DOI:10.1007/BF03036100 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2021).
  6. ^ (EN) X.Y. Dong e M. M. De Robertis, Low-Luminosity Active Galaxies and Their Central Black Holes, in Astronomical Journal, vol. 131, n. 3, Bibcode:2006AJ....131.1236D, DOI:10.1086/499334.
  7. ^ (EN) Other Supernovae images, su rochesterastronomy.org. URL consultato l'8 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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