NGC 276

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NGC 276
Galassia a spirale intermedia
NGC 276 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreFrank Müller
Data1886 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta00h 52m 06.6s [2]
Declinazione-22° 40′ 49″ [2]
Distanza661,3 mega anni luce (202,77 Mpc) [1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)14,7 [3]
nella banda B: 15,5 [3][4]
Redshift+0,046826 ± 0,000150 [2]
Luminosità superficiale13,71 [3],
Angolo di posizione90° [3]
Velocità radiale14038 ± 45 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale intermedia
ClasseSAB(r)b? pec [1][2], SBb [3]
Dimensioni253 500 al (77 720 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 3054
MCG -04-03-21
IC 1591
ARP 0049-225
IRAS 00485-2257
ESO 474-34 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 276
Categoria di oggetti astronomici

Coordinate: Carta celeste 00h 52m 06.6s, -22° 40′ 49″

NGC 276 è una vasta e lontana galassia a spirale intermedia situata nella costellazione della Balena.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La galassia ha una classe di luminosità II e viene classificata come galassia di campo, cioè una galassia che non appartiene né a un ammasso, né a un gruppo di galassie ed è quindi gravitazionalmente isolata.[2]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 276 è stata scoperta nel 1886 dall'astronomo americano Frank Müller.[1] È stata successivamente osservata da DeLisle Stewart il 3 novembre 1898 e inclusa nell'Index Catalogue con la designazione IC 1591.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 276, su cseligman.com. URL consultato il 20 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j NED results for object NGC 0276, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 21 marzo 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 21 marzo 2024.
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 21 marzo 2024.

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