NGC 13

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NGC 13
Galassia a spirale
NGC 13 in una immagine della Digital Sky Survey di Monte Palomar
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data1790
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneAndromeda
Ascensione retta00h 06m 12,52s[1]
Declinazione+33° 09′ 18,5″[1]
Distanza197,27 ± 11,06 milioni di a.l.
(60,48 ± 3,39 Mpc) [1]
Magnitudine apparente (V)14,01[1]
Dimensione apparente (V)2,5 × 0,6[1]
Redshift0,016038[2]
Velocità radiale4808 ± 9[1] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
Classe(R)Sab[1]
Altre designazioni
UGC 77, MCG +05-01-034, 2MASX J00084772+3326000, PGC 650
Mappa di localizzazione
NGC 13
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 00h 06m 12.52s, +33° 09′ 18.5″

NGC 13 è una galassia a spirale di magnitudine 14,01[1] visibile nella costellazione di Andromeda e distante circa 60,48 Mpc (197,27 milioni di anni luce)[1] dalla Terra.

Fu scoperta da William Herschel nel 1790 con il suo telescopio riflettore di 18,7 pollici.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

NGC 13 è una galassia spirale vista di taglio della costellazione di Andromeda. La sua magnitudine visuale è di poco superiore alla quattordicesima ed è di modeste dimensioni apparenti (2,5 × 0,6[1]). Secondo il sistema di classificazione di Hubble rivisto da de Vaucouleur, NGC 13 viene classificata come una galassia di tipo (R)Sab[1], ovvero una spirale (S) con tracce di anello esterno (R) in cui il contributo del nucleo è preponderante rispetto al disco (ab, ovvero early type galaxy).

La distanza di NGC 13 è stata calcolata alla fine degli anni ottanta utilizzando la relazione Tully-Fisher che lega la luminosità intrinseca di una galassia con l'ampiezza della propria curva di rotazione[3]. Il valore trovato è di circa 60,48 ± 3,39 Mpc (197,27 ± 11,06 milioni di anni luce).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) NASA/IPAC Extragalactic Database: risultato per NGC 13, su nedwww.ipac.caltech.edu. URL consultato il 4 dicembre 2009.
  2. ^ (EN) Falco, Emilio E., Kurtz, Michael J.; Geller, Margaret J.; Huchra, John P.; Peters, James; Berlind, Perry; Mink, Douglas J.; Tokarz, Susan P.; Elwell, Barbara, The Updated Zwicky Catalog (UZC), in The Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 111, n. 758, 1999, pp. 438-452, DOI:10.1086/316343. URL consultato il 6 dicembre 2009.
  3. ^ (EN) Willick, Jeffrey A., Courteau, Stephane; Faber, S. M.; Burstein, David; Dekel, Avishai; Strauss, Michael A., Homogeneous Velocity-Distance Data for Peculiar Velocity Analysis. III. The Mark III Catalog of Galaxy Peculiar Velocities, in Astrophysical Journal Supplement, vol. 109, 1997, pp. 333-366, DOI:10.1086/312983. URL consultato il 7 dicembre 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) C. J. Lada, N. D. Kylafits, The Origin of Stars and Planetary Systems, Kluwer Academic Publishers, 1999, ISBN 0-7923-5909-7.
  • A. De Blasi, Le stelle: nascita, evoluzione e morte, Bologna, CLUEB, 2002, ISBN 88-491-1832-5.

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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