Musica Elettronica Viva

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Musica Elettronica Viva
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica sperimentale[1]
Jazz[1]
Musica elettronica[1]
Periodo di attività musicale1966 – in attività
EtichettaAlga Marghen, Spalax, New World Records, Matchless Recordings
Album pubblicati16
Studio14
Live1
Raccolte1

I Musica Elettronica Viva, anche conosciuti con l'acronimo MEV, sono un gruppo musicale italiano acustico ed elettronico fondato a Roma nel 1966. Hanno fatto parte del gruppo musicisti come Alvin Curran, Richard Teitelbaum, Frederic Rzewski, Allan Bryant, Carol Plantamura, Ivan Vandor, Steve Lacy e Jon Phetteplace.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I MEV furono uno dei primi gruppi a sperimentare le possibilità di trasformazione del suono attraverso il sintetizzatore. Nel 1967 presero parte ad un concerto che vedeva sul palco John Cage con la sua composizione Solo for Voice 2 e la voce di Plantamura trasformata da un sintetizzatore Moog. Sul finire degli anni '60 il gruppo partecipò ad un progetto musicale di Michelangelo Pistoletto dal nome Lo Zoo. Nei loro concerti erano soliti inserire strumenti non convenzionali, amplificando i suoni concreti di oggetti come lastre di vetro, latte o olio d'oliva. Il gruppo è attivo come progetto parallelo dei loro componenti, le cui carriere si sono sviluppate nella musica classica contemporanea. L'ultimo concerto dei MEV si svolse al Tanglewood Festival nella città di Tanglewood nel 2007.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Musica Elettronica Viva, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 gennaio 2020. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Valerio Mattioli, Roma 60. Viaggio alle radici dell'underground italiano. Parte seconda, in Blow Up, n. 188, Tuttle Edizioni, gennaio 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN140280817 · ISNI (EN0000 0000 9520 0435 · LCCN (ENno92016731 · GND (DE6117134-7 · J9U (ENHE987007352556705171 · WorldCat Identities (ENlccn-no92016731
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