Museo diocesano (Parma)
Museo Diocesano di Parma | |
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Ingresso | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Parma |
Indirizzo | Vicolo al Vescovado |
Coordinate | 44°48′13.61″N 10°19′49.31″E |
Caratteristiche | |
Tipo | archeologia, arte sacra |
Apertura | marzo 2003 |
Visitatori | 60 199 (2022) |
Sito web | |
Il Museo diocesano di Parma è stato inaugurato nel marzo 2003, al termine di un lungo restauro che ha interessato il Palazzo vescovile, nel cui seminterrato trova oggi spazio l'itinerario espositivo. Si è così data una sistemazione ai reperti archeologici e alle opere d'arte provenienti dalla Cattedrale, dal Battistero e dal territorio diocesano.
Nel corso del restauro per la sistemazione del Vescovado e del Museo sono emersi i resti delle fondazioni di un edificio medievale e un tratto delle mura romane (fine del III secolo d.C.).
Opere
[modifica | modifica wikitesto]L'itinerario museale prevede un percorso che segue la storia dei culti religiosi nella città, a partire dall'epoca romana e proseguendo poi con la sezione altomedievale e medievale. Di particolare pregio ed interesse:
- mosaici romani e paleocristiani (questo mosaico è stato datato approssimativamente al V - VI secolo), rinevenuti nel 1955 in Piazza Duomo;
- frammenti di sarcofago romano (prima metà del III secolo);
- un sarcofago con bassorilievi raffiguranti le Stagioni;
- un'epigrafe (III secolo) che testimonia il sincretismo cultuale entro cui si stava formando il cristianesimo nel territorio parmense;
- una lucerna paleocristiana con il Monogramma di Cristo, proveniente dall'area di Carignano;
- alcune monete e stucchi di una domus romana, ubicata sotto la Cattedrale, riemersi durante i lavori di ristrutturazione dell'edificio;
- le lastre di pavimentazione del presbiterio della Cattedrale;
- una lastra raffigurante l'inconsueto tema iconografico di San Martino con un pellegrino;
- sei sculture (fine XII - inizio XIII secolo), di Benedetto Antelami, collocate originariamente nelle nicchie esterne del lato settentrionale del Battistero (oggi sostituite da calchi), che raffigurano: Salomone e la Regina di Saba, il Re David e un profeta (Natan o Abacuc) e gli arcangeli Gabriele e Michele (con quest'ultima statua che probabilmente è stata realizzata riutilizzando parte di una precedente scultura romana);[1]
- quattro leoni stilofori (sui quali cioè poggiano delle colonne), da riferirsi sempre all'Antelami, provenienti da un pulpito originariamente collocato a ridosso della controfacciata della Cattedrale;[2]
- l'angelo, in rame dorato, originariamente collocato sulla cuspide della Cattedrale;
- ceramiche altomedievali ritrovate durante scavi nel cortile del Palazzo Vescovile;
- arazzo con l'Ascensione di Gesù (1530 - 1540), di manifattura belga, appartenente ai Farnese;
- ritratti dei vescovi di Parma.
All'interno vi è una stanza dedicata al nuovo Battistero virtuale, un touchscreen con immagini ad alta definizione per scoprire i segreti del monumento in tutti i suoi dettagli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Barbara Zilocchi, MUSEO DIOCESANO "Benedetto Antelami", in Antelami a Parma - Il lavoro dell'uomo, il tempo della terra, Parma, Studio Paolo Toschi, 2020.
- ^ Barbara Zilocchi, BASILICA CATTEDRALE "Santa Maria Assunta", in Antelami a Parma - Il lavoro dell'uomo, il tempo della terra, Parma, Studio Paolo Toschi, 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Milano 2005, p. 74
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Diocesi di Parma
- Duomo di Parma
- Museo diocesano
- Musei di Parma
- Palazzo vescovile (Parma)
- Palazzo del vescovo dei Mezzani
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su museo diocesano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su cattedrale.parma.it (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2007).
- Sito ufficiale, su piazzaduomoparma.com.
- Museo diocesano, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna.
- Museo diocesano, su Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Museo diocesano, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 128834715 · ISNI (EN) 0000 0000 8854 503X · LCCN (EN) n2007048248 |
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