Museo archeologico Luigi Fantini

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Museo civico archeologico Luigi Fantini
vista esterna
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMonterenzio
IndirizzoVia del Museo 2
Coordinate44°19′39.34″N 11°24′14.57″E / 44.327594°N 11.404047°E44.327594; 11.404047
Caratteristiche
Tipomuseo archeologico
CollezioniReperti archeologici etruschi e celtici
Periodo storico collezioniIV-III secolo a.C.
Intitolato aLuigi Fantini
Apertura1º luglio 2000
ProprietàComune di Monterenzio
GestioneArc.a Monte Bibele a.p.s.
DirettoreAntonio Gottarelli
Visitatori2 000 (2022)
Sito web

Il Museo civico archeologico Luigi Fantini è situato nel comune di Monterenzio, nella Città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Come segnala il Ministero della Cultura si tratta di una delle più complete e importanti collezioni di materiali celtici sia a livello regionale che nazionale[1], in particolare per quel che riguarda le armi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il museo archeologico trae origine dalle campagne di scavi effettuate nel corso degli anni settanta nell'area del Monte Bibele, in particolare nel sito di Pianella di Monte Savino. Le indagini furono seguite con interesse, portando all'organizzazione di una prima mostra dei reperti rinvenuti nel 1983, a cui seguì l'idea di aprire un museo stabile.[1][2]

Il 1º luglio del 2000 venne inaugurato il museo nella sua attuale collocazione, presso il centro abitato di Monterenzio, nell'alta vallata del fiume Idice.[3] Prende il nome dallo speleologo e archeologo Luigi Fantini che ha a lungo esplorato l'Appennino bolognese, in particolare la zona tra il Monte Bibele e il Monte delle Formiche, sebbene non si sia occupato direttamente dei siti etrusco-celtici.[1]

Una nuova campagna di scavi, condotta a partire dagli anni 2000 sull'altro versante dell'Idice a Monterenzio Vecchio, ha permesso di arricchire ulteriormente le collezioni del museo[4], riallestito nel 2015 con un percorso di visita completamente ripensato e riprogettato.[3]

La sezione tattile, inaugurata nel 2010, è stata realizzata in collaborazione con l'Istituto Cavazza.[5][6]

Il museo è gestito dall'associazione Arc.a, fondata nel 2016 dagli archeologi che hanno seguito i progetti di ricerca e scavo; essa collabora strettamente con il comune di Monterenzio e l'Università di Bologna.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il museo è strutturato in quattro sale più un ambiente centrale[8], dove sono esposti i reperti archeologici rinvenuti nei siti di Monte Bibele e Monterenzio Vecchio. In particolare le prime due sale espongono i materiali di epoca etrusco-celtica provenienti da Monte Tamburino e dalla Stipe votiva etrusca; le altre due raccolgono i ritrovamenti del sito di Monterenzio Vecchio, sempre dell'età del bronzo. All'esterno del museo è presente la ricostruzione di un'abitazione del sito di Pianella di Monte Savino.[1][9]

L'allestimento museale è progettato per la didattica e in chiave accessibile per gli ipovedenti e accoglie varie riproduzioni di reperti maneggiabili, dalle armi celtiche allo specchio della tomba femminile 101.[5][6]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ministero della Cultura.
  2. ^ La nascita del Museo, su disci.unibo.it, Università di Bologna - Dipartimento di Storia Culture Civiltà. URL consultato il 13 marzo 2023.
  3. ^ a b Il museo archeologico "Luigi Fantini" di Monterenzio, su Bologna Online, Biblioteca Salaborsa, 12 agosto 2020. URL consultato il 13 marzo 2023. pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0
  4. ^ Gli scavi a Monterenzio Vecchio sono stati effettuati dalla stessa equipe di ricercatori dell'Università di Bologna che avevano operato fin dal 1978 a Monte Bibele sotto la guida di Daniele Vitali. Cfr. 1 gennaio 1882. Ritrovamenti archeologici a Monterenzio Vecchio e a Settefonti, su Bologna Online, Biblioteca Salaborsa, 5 settembre 2019. URL consultato l'8 marzo 2023. pubblicato con licenza CC-BY-SA 4.0
  5. ^ a b Un sezione tattile per ipovedenti nel museo di Monterenzio (Bo), su Herpestus. URL consultato il 15 marzo 2023.
  6. ^ a b Daniele Vitali 2010.
  7. ^ Arc.a Monte Bibele a.p.s, su montebibele.eu. URL consultato il 13 marzo 2023.
  8. ^ Le sale espositive, su disci.unibo.it, Università di Bologna - Dipartimento di Storia Culture Civiltà. URL consultato il 12 aprile 2023.
  9. ^ Visita al museo, su montebibele.eu. URL consultato il 13 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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