Mulattiera
La mulattiera è una strada rurale a fondo naturale (solitamente sterrata, ma non di rado erbosa o sassosa) simile al sentiero, ma più ampia e atta anche alla circolazione di animali da soma; essa si distingue inoltre dal tratturo per la minore larghezza, il che la rende inidonea alla circolazione di grandi greggi o armenti, come è invece necessario nel caso della transumanza; prima dello sviluppo della rete stradale vera e propria, essa rappresentava la via di collegamento tra i paesi e le campagne, o talvolta (nelle aree più impervie) collegava i centri abitati tra di loro; secondo la moderna normativa italiana, sentieri, mulattiere e tratturi (in quanto strade a fondo naturale) sono tra loro equiparate[1].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Struttura e scopi[modifica | modifica wikitesto]


È fondamentalmente un percorso in terra battuta, sterrato o roccia levigata a volte fiancheggiato o protetto da muretti realizzati a secco con pietre e sassi trovati sul luogo, o direttamente scavato nella roccia. Il suo percorso non è agevole da percorrere a piedi o con bicicletta date le pendenze e le asperità presenti. La mulattiera, oggi sempre meno presente, serviva sia come via di collegamento a cavallo tra i vari appezzamenti terrieri che al transito del bestiame (il termine "mulattiera" deriva proprio da mulo). Spesso la loro formazione è dovuta al semplice e continuo passaggio sul fondo roccioso o erboso dell'animale domestico lasciato allo stato brado o guidato dai pastori. Si trovano in tutte le regioni italiane, d'Europa e del mondo, soprattutto nelle regioni montagnose o ad alta concentrazione agricola.
Mulattiere celebri[modifica | modifica wikitesto]
- Stockalperweg: costruita intorno al 1630 per volere del governatore del Vallese, barone Stokalper, migliora e rimette in sicurezza la vecchia mulattiera medievale che valicava il Passo del Sempione partendo da Briga, giungendo a Gondo e poi, attraverso la Val Bognanco, terminando a Domodossola. La mulattiera risaliva in effetti all'imperatore romano Settimio Severo, che nel 196 aveva già tracciato lungo questa direttrice un ripido itinerario che in alcuni punti arrivava al 40% di pendenza. È un percorso che richiede due giorni di cammino, con tappa tradizionale al Passo del Sempione o a Gondo.
- Strada delle 52 gallerie (o della Prima Armata): mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Pasubio. Vero e proprio capolavoro di ingegneria militare e di arditezza, è lunga 6.555 metri, di cui ben 2.280 sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia; ogni galleria è numerata e caratterizzata da una propria denominazione.
- Le mulattiere reali sono strade reali di caccia fatte costruire per volere di Vittorio Emanuele II di Savoia, amante dell'arte venatoria, nella sua riserva reale di caccia, quella che diventerà poi il parco nazionale del Gran Paradiso. Paradossalmente, la passione sfrenata del re per la caccia agli stambecchi ne ha ridotto drasticamente il numero, ma ha permesso di preservare da un'eccessiva antropizzazione l'ambiente naturale e selvaggio del parco.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Codice della strada, Art.3, comma primo, n. 48: "Sentiero (o mulattiera o tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali".
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