Movimento Khalistan

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La bandiera proposta per il Khalistan che è spesso usata come simbolo del movimento.[1]

Il Movimento Khalistan è un movimento separatista che cerca di creare la terra natìa dei sikh stabilendo uno stato sovrano chiamato Khalistan (Lingua punjabi: ਖ਼ਾਲਿਸਤਾਨ), che significa Terra dei Khālsā nella regione del Punjab[2]. I confini proposti per il Khalistan variano a seconda dei differenti gruppi coinvolti: alcuni suggeriscono l'intero Punjab indiano, mentre altri reclamano anche il Punjab pakistano e altre parti dell'India settentrionale come Chandigarh, Haryana, e Himachal Pradesh[3] Shimla[4] e Lahore[5] è stata proposta come capitale del Khalistan.

In India e nella diaspora Sikh c'è un discreto supporto al movimento, con proteste e dimostrazioni annuali a seguito delle uccisioni avvenute con l'operazione Blue Star[6][7][8]. All'inizio del 2018 alcuni gruppi militanti furono arrestati dalla polizia in Punjab in India[9]. L'ex capo dei ministri del Punkab Amarinder Singh ha dichiarato che il recente estremismo è supportato dai servizi di intelligence pachistani Inter-Services Intelligence (ISI) e dai simpatizzanti del "Khalistan" in Canada, Italia, e Regno Unito.[10] Simranjit Singh Mann, eletto nel 2022 da Sangrur, è attualmente l'unico membro del parlamento indiano con posizioni favorevoli al Khalistan, ed il suo partito Shiromani Akali Dal (Amritsar), è attualmente l'unico partito pro-Khalistan[11][12].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fuori dall'India[modifica | modifica wikitesto]

L'operazione Blue Star e le sue violente conseguenze hanno reso popolare la richiesta di un Khalistan anche tra i molti sikh sparsi per il mondo. Il coinvolgimento di sezioni della diaspora sikh si è rivelato importante per il movimento in quanto ha fornito il sostegno diplomatico e finanziario. Ciò ha permesso al Pakistan di essere coinvolto nell'alimentare questo movimento. I sikh nel Regno Unito, in Canada e negli Stati Uniti si sono organizzati in gruppi per viaggiare in Pakistan per dare assistenza finanziaria e militare. Alcuni gruppi sikh all'estero si sono anche auto-dichiarati come un governo del Khalistan in esilio[13].

I luoghi di preghiera dei sikh, i gurdwara, hanno fornito coordinamento istituzionale e geografico per la comunità sikh. Le fazioni politiche sikh hanno usato i gurdwara come forum di per organizzazioni politiche. I gurdwara talvolta son serviti come siti di mobilitazione della diapsora del movimento Khalistan in maniera diretta per raccogliere fondi per la causa. Indirettamente invece hanno promosso una versione artistica del conflitto e della storia sikh. Le sale di alcuni gurdwara mostrano immagini dei leader del Khalistan tra i dipinti dei martiri della storia sikh[14]

Pakistan[modifica | modifica wikitesto]

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Canada[modifica | modifica wikitesto]

Nelle province canadesi sono presenti delle diaspore sikh.

Il governo canadese accusa di un presunto omicidio politico da parte dell'India.[15]

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Il tricolore indiano è stato strappato dall'edificio dell'Alto Commissariato indiano nel Regno Unito da un gruppo di manifestanti pro-Khalistan che sventolavano bandiere del Khalistan e chiedevano il rilascio del simpatizzante Khalistan Amritpal Singh. I manifestanti hanno anche abusato di funzionari indiani all'interno dell'Alto Commissariato.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Ad agosto e ottobre 2022 è stata vandalizzata la statua di Gandhi a San Donato Milanese con insulti e con la firma Khalistan[16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Murtaza Ali Shah, Khalistan flag installed on Gandhi Statue in Washington, in Geo News, 27 gennaio 2022. URL consultato il 31 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2022).
  2. ^ (EN) Catarina Kinnvall, Globalization and Religious Nationalism in India: The Search for Ontological Security, Routledge, 24 gennaio 2007, ISBN 978-1-134-13570-7. URL consultato il 14 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2023).
  3. ^ Crenshaw, Martha, 1995, Terrorism in Context, Pennsylvania State University, ISBN 978-0-271-01015-1 p. 364
  4. ^ Naomi Canton, Banned SFJ leader unveils ‘Khalistan map’, with Shimla as ‘capital’, before Pak press in Lahore, in The Times of India, 10 giugno 2022. URL consultato il 26 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2023).
  5. ^ Mehtab Ali Shah, The Foreign Policy of Pakistan 1997, pp. 24–25.
  6. ^ Haider Ali, Mass protests erupt around Golden Temple complex as pro-Khalistan sikhs mark Blue Star anniversary, su en.dailypakistan.com.pk, Daily Pakistan, 6 giugno 2018. URL consultato il 25 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2020).
  7. ^ UK: Pakistani-origin lawmaker leads protests in London to call for Kashmir, Khalistan freedom, su Scroll. URL consultato il 29 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2021).
  8. ^ Anirudh Bhattacharyya, Pro-Khalistan groups plan event in Canada to mark Operation Bluestar anniversary, su hindustantimes.com, Hindustan Times, 5 giugno 2017. URL consultato il 6 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2021).
  9. ^ New brand of Sikh militancy: Suave, tech-savvy pro-Khalistan youth radicalised on social media, in Hindustan Times. URL consultato il 27 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2021).
  10. ^ Ushinor Majumdar, Sikh Extremists In Canada, The UK And Italy Are Working With ISI Or Independently, in Outlook India. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2019).
    «Q. Is it clear which "foreign hand" is driving this entire nexus? A. Evidence gathered by the police and other agencies points to the ISI as the key perpetrator of extremism in Punjab. (Amarinder Singh Indian Punjab Chief Minister)»
  11. ^ (EN) Simranjit Singh Mann stokes row, dedicates Sangrur win to Jarnail Singh Bhindranwale: Know about pro-Khalistan leader, in Firstpost, 27 giugno 2022. URL consultato il 27 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2022).
  12. ^ (EN) Sangrur Bypoll Results Live: AAP loses Bhagwant Mann's seat, SAD-A wins by 6,800 votes, in Hindustan Times, 26 giugno 2022. URL consultato il 26 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2022).
  13. ^ Fair, Diaspora Involvement in Insurgencies 2005, p. 128.
  14. ^ Fair, Diaspora Involvement in Insurgencies 2005, p. 132.
  15. ^ Sikh ucciso a Vancouver, è scontro tra India e Canada, su laregione.ch.
  16. ^ San Donato, vandali all’attacco della statua dedicata a Gandhi: «stupratore», in corriere.it, 1º ottobre 2022. URL consultato il 10 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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