Marmota flaviventris

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Marmotta dal ventre giallo

Un esemplare nel parco nazionale di Yosemite
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Rodentia
Sottordine Sciuromorpha
Famiglia Sciuridae
Sottofamiglia Xerinae
Tribù Marmotini
Genere Marmota
Specie M. flaviventris
Nomenclatura binomiale
Marmota flaviventris
(Audubon & Bachman, 1841)
Areale

La marmotta dal ventre giallo (Marmota flaviventris (Audubon & Bachman, 1841)) è un grosso sciuride terricolo dalla struttura tozza.[2] È una delle quindici specie del genere Marmota ed è originaria delle regioni montuose del Canada sud-occidentale e degli Stati Uniti occidentali, comprese le Montagne Rocciose, la Sierra Nevada e il monte Rainier nello stato di Washington, generalmente al di sopra dei 2000 metri. La sua pelliccia è prevalentemente marrone, con una folta coda scura, il petto giallo e una macchia bianca tra gli occhi; può pesare fino a circa 5 chilogrammi. Vive in tane sotterranee in colonie composte anche da venti esemplari con un solo maschio dominante. È diurna e si nutre di sostanze vegetali, insetti e uova di uccelli. Va in ibernazione per circa otto mesi, da settembre fino a tutto l'inverno.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Una marmotta ben nutrita nella riserva integrale di Ansel Adams (California).

Le marmotte dal ventre giallo adulte di solito pesano 1,6-5,2 kg, anche se i maschi in genere pesano più delle femmine.[3] Il peso oscilla in modo piuttosto drastico durante il corso dell'anno, con un minimo registrato all'inizio della primavera e un massimo all'inizio dell'autunno.[4] I maschi adulti pesano generalmente tra 3 e 5 kg e le femmine adulte tra 1,6 e 4 kg. Misurano 47-68 cm di lunghezza, compresa la breve coda che misura 13-21 cm, ricoperta da peli beige, rossastri e neri; il piede posteriore misura 7-9 cm.[3]

La marmotta dal ventre giallo ha un aspetto piuttosto brizzolato, in quanto alcuni peli di guardia presentano un'estremità chiara e delle bande scure.[3] Ha il cranio largo e piatto, la testa scura e il naso anch'esso scuro con una chiazza pelosa bianca.[4] La pelliccia è costituita da peli di guardia ruvidi e lunghi e da un sottopelo lanoso più corto.[3] È di colore marrone, con una macchia di peli bianchi sul muso davanti agli occhi.[4] Deve il nome comune e scientifico alla colorazione giallo brillante sul ventre, sui lati del collo e sulla gola.[4] Le orecchie, piccole e rotonde, misurano 1,8-2,2 cm di lunghezza, il muso è corto e bianco.[5] Il dorso è di colore bruno-rossastro brizzolato con peli neri e grigio-marrone chiaro.[4] I piedi sono di colore da giallastro a marrone scuro.[4] L'animale appare piuttosto corpulento in autunno, quando accumula riserve di grasso in preparazione dell'ibernazione.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Una marmotta sul monte Dana, nel parco nazionale di Yosemite.

La marmotta dal ventre giallo vive nel Canada sud-occidentale e negli Stati Uniti occidentali, comprese le Montagne Rocciose e la Sierra Nevada.[5] Verso nord, il suo areale si spinge fino alla Columbia Britannica meridionale e verso est fino alle regioni di montagne e bacini del Wyoming, del Montana orientale, del Colorado e dell'Alberta meridionale. A sud, il suo areale giunge al Nuovo Messico settentrionale.[6] Abita steppe, prati, ghiaioni e altri habitat aperti, a volte ai margini di foreste di latifoglie o conifere. In Colorado, si incontra da 1600 a oltre 4300 m di altitudine.[3] Nelle regioni centrali e orientali dello stato di Washington è comune a bassa quota.[7]

Questi roditori si incontrano nelle valli, nei prati e nelle colline pedemontane e tendono ad occupare le aree prive di vegetazione.[1] Il loro territorio si estende per circa 2,5 ettari attorno a una serie di tane scavate durante l'estate.[8] Scelgono di scavare le loro tane sotto le rocce, poiché qui è meno probabile che vengano avvistate dai predatori, come volpi, cani, coyote, lupi e aquile. Dopo aver visto un predatore, la marmotta dal ventre giallo lancia un fischio per avvertire i propri simili nella zona,[5][9] dopodiché si nasconde in genere in un mucchio di rocce vicine fino a quando la minaccia non è cessata.[8]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Femmina che allatta il proprio piccolo a Kamloops (Columbia Britannica).
Marmotte mangiano i rifiuti lasciati dagli escursionisti in un campeggio vicino al monte Whitney (California).

Le marmotte si riproducono a partire dai due anni circa e possono vivere fino a quindici anni. Risiedono in colonie di circa dieci-venti individui.[8] Ogni maschio scava una tana subito dopo essersi svegliato dal letargo e inizia a cercare femmine con cui accoppiarsi. Entro l'estate, può essersi accoppiato anche con quattro femmine. Ogni femmina partorisce in media da tre a cinque piccoli per volta.[10] Tuttavia, solo circa la metà di questi piccoli riesce a raggiungere il primo anno di età.[5] Le marmotte hanno un sistema di riproduzione poliginico basato sugli harem, in cui il maschio si accoppia con due o tre femmine contemporaneamente.[10] Le giovani femmine tendono a rimanere nell'area intorno alla tana natia, mentre i maschi in genere se ne vanno quando hanno un anno di età e iniziano a radunare intorno a sé una o più femmine.[5]

Le marmotte dal ventre giallo trascorrono circa l'80% della loro vita nelle loro tane, di cui il 60% in letargo.[11] Spesso trascorrono anche le ore più calde della giornata e la notte all'interno della tana.[11] Queste tane vengono solitamente costruite su un pendio, come una collina, una montagna o una falesia.[11] Le tane destinate all'ibernazione possono essere profonde fino a 5-7 m; tuttavia, quelle costruite per l'uso quotidiano sono solitamente profonde solo un metro. Il periodo di ibernazione varia a seconda dell'altitudine, ma in genere va da settembre a maggio. Se ne hanno l'occasione, si arrampicano anche sugli alberi o su altre piante, sebbene di solito siano terricole.[5]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Le marmotte dal ventre giallo sono diurne e diventano meno attive durante la notte.[12] Pur essendo onnivore, mangiano generalmente un'ampia varietà di piante e vengono pertanto considerate degli erbivori generalisti.[13] Si nutrono prevalentemente di erba, cariossidi, foglie, fiori, legumi, uova di uccelli e insetti.[5] All'occasione, mangiano anche frutta e corteccia degli alberi da frutto.[6] Negli esperimenti destinati a studiare le preferenze alimentari, le marmotte dal ventre giallo rifiutavano le piante contenenti composti difensivi.[13] A causa di questo, mangiano i fiori di lupino, speronella e aquilegia, ma evitano i loro germogli, contenenti composti tossici.[14] La loro scelta alimentare dipende dalle concentrazioni di acidi grassi e proteine, ben presenti in cinquefoglie, panace bovina e foglie di tarassaco, anch'essi presenti nella loro dieta.[13] Alla fine dell'estate, tuttavia, la maggior parte della loro dieta è costituita da erba, piante e semi.[4] Amano anche nutrirsi di erba medica e trifoglio.[4] Bevono poca acqua, in quanto il loro fabbisogno idrico viene soddisfatto principalmente dalla loro dieta vegetale.[4]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1996, quando è stata inserita per la prima volta nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate, la marmotta dal ventre giallo figura nella categoria delle «specie a rischio minimo» (Least Concern).[1] Poiché la specie non è minacciata ed è protetta in diverse zone del suo areale, non necessita di appositi programmi di conservazione da mettere in atto.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Cassola, F. 2016, Marmota flaviventris, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Marmota flaviventris, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ a b c d e David M. Armstrong, James P. Fitzgerald e Carron A. Meaney, Mammals of Colorado, 2ª ed., University Press of Colorado, 21 dicembre 2010, ISBN 9781607320487.
  4. ^ a b c d e f g h i Donna Naughton e Canadian Museum of Canada, The Natural History of Canadian Mammals, University of Toronto Press, 2012, ISBN 9781442644830.
  5. ^ a b c d e f g Yellow-bellied Marmot, su Washington NatureMapping Program, NatureMapping. URL consultato il 4 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2017).
  6. ^ a b B. J. Verts e Leslie N. Carraway, Land Mammals of Oregon, University of California Press, 1998, ISBN 9780520211995.
  7. ^ Matthew Nash, Rock chuck takes rare trip to Sequim, su Peninsula Daily News, 9 maggio 2021.
  8. ^ a b c Modoc National Forest (N.F.), Sage Steppe Ecosystem Restoration Strategy: Environmental Impact Statement, 2008, pp. 113.
  9. ^ A questa caratteristica la marmotta dal ventre giallo deve il nomignolo di whistle pig, «maiale fischiante».
  10. ^ a b S. Hwang, Marmota flaviventris, su Animal Diversity Web, University of Michigan Museum of Zoology, 2012. URL consultato il 12 settembre 2007.
  11. ^ a b c Gerald E. Svendsen, Structure and Location of Burrows of Yellow-Bellied Marmot, in The Southwestern Naturalist, vol. 20, n. 4, 10 gennaio 1976, pp. 487-493, DOI:10.2307/3669865, JSTOR 3669865.
  12. ^ Elizabeth L. Stallman, Social behavior, foraging, and reproduction in female yellow-bellied marmots (Marmota flaviventris), University of Michigan, 2001, pp. 96, ISBN 9780493416687.
  13. ^ a b c George A. Feldhamer, Bruce C. Thompson e Joseph A. Chapman, Wild Mammals of North America: Biology, Management, and Conservation, JHU Press, 21 ottobre 2003, ISBN 9780801874161.
  14. ^ David P. Barash, Marmots: Social Behavior and Ecology, Stanford University Press, 1989, pp. 39, ISBN 9780804715348.

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